Capitolo 4

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...veramente Malfoy le stava proponendo di dividere il letto con lei? Era per caso impazzito? Aveva perso il senno oltre che alla vista?

Hermione lo osservò per un paio di secondi, ancora incredula, poi il coraggio che caratterizzava i Grifondoro tornò improvvisamente a galla e si sdraiò accanto al ragazzo.

Si coprirono con il lenzuolo ed entrambi rimasero fermi e muti, rigidi come pali.

"Forse non è stata una grande idea" si disse Draco, vedendo l'imbarazzo che si era venuto a creare "Cacciala via" gli disse una vocina, quella dettata dall'orgoglio " Stai ospitando una sporca Mezzosangue nel tuo letto, Draco, non è da te!" continuò la vocina. Draco strizzò gli occhi e scossa la testa, come per scacciarla via "Sarà pure una sangue-sporco, ma lei mi è stata vicina quando stavo male, si merita il mio rispetto" ribadì Draco, poi voltò la testa verso il lato dove stava Hermione.

-Sei comoda?- le domandò in imbarazzo.

-Si, grazie. E tu?- chiese lei, rossa in volto. Era la prima volta che condivideva un letto con un ragazzo, ed era una cosa strana pensare che il ragazzo in questione era Draco Malfoy.

-È strano, vero Granger?- chiese Draco, come se le avesse letto nel pensiero- Io e te nello stesso letto-

-Già, stavo pensando alla stessa cosa, Malfoy- fece Hermione sorridendo leggermente. Era una situazione strana e imbarazzante, ma lei e Malfoy riuscivano a parlare con calma e sicurezza, Hermione se ne stupì, erano veramente arrivati a quel punto? Decise che avrebbe chiesto il parere del ragazzo.

-Malfoy, posso chiamarti per nome?- chiese titubante, abbassando lo sguardo.

Lui rimase in silenzio per una manciata di secondi, poi sospirò- Sì, siamo veramente arrivati a questo punto, Hermione- rispose infine lui.

Lei alzò lo sguardo e lo guardò in volto, era serio e rilassato, molto amichevole, per niente freddo o ostile.Avevano di nuovo pensato alla stessa cosa, erano veramente così in sintonia? Malfoy non era lì da neanche una settimana! Eppure lei e Draco avevano trovato un ponte di collegamento tra loro quasi subito, al primo giorno, ed erano diventati...amici.

-Dobbiamo dormire- la voce di Draco la riportò alla realtà.

-Hai ragione, Draco- la sua mente aveva ripetuto un sacco di volte quel nome, ma dirlo ad alta voce aveva del tutto un altro effetto. Quindi se lo gustò fino all'ultima lettera e quando il suono del nome sparì nella stanza, Hermione non desiderò nient'altro che poterlo ripetere un'altra volta.

-'notte- disse lui, con la voce un po' strascicata dal sonno, evidentemente era pronto ad addormentarsi.

-Buonanotte, Draco- sussurrò lei, mentre lo vedeva cadere tra le braccia di Morfeo.

La mattina seguente fu un incessante rumore alla porta a svegliarla. Qualcuno bussava senza sosta alla porta.

Chi poteva essere? La signora Weasley non era così brusca quando si trattava di Draco, anzi, visto che aveva il problema della cecità, lo trattava da principe. Era improbabile che qualcuno dell'Ordine venisse a cercare Draco così di corsa, di prima mattina. Infatti guardò l'orologio che stava appeso al muro e vide che erano appena le 7 del mattino.

Allora chi diavolo poteva essere? Nessun altro sapeva che c'era qualcuno in quella stanza, tranne...Hermione sbarrò gli occhi...tranne Ginny, lei sapeva tutto ed Hermione ebbe un brutto presentimento.

Hermione si guardò attorno, qualcosa le pesava sulla pancia, si accorse che Draco, inconsciamente, l'aveva abbracciata alla vita e in quel momento Hermione provò uno strano senso di piacere a sapere che era stata abbracciata al ragazzo per quasi tutta la notte, o magari per solo cinque minuti, dei minuti fantastici.

Occhi che non vedonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora