Capitolo 6

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-Hermione, io ti amo- disse il biondo, incapace più di trattenersi la baciò con fervore, lasciando la ragazza stupita e immobile. Poi lei si rilassò e ricambiò con altrettanto fervore il bacio di Draco, abbracciandolo forte e stringendosi a lui -Anche io ti amo Draco- disse la ragazza appena ebbe la bocca libera, poi lui gliela ricatturò, giocando con la sua lingua e stringendola a sé, ancora più stretta.

Harry spalancò gli occhi, affannato e sudato. Si deterse il viso con la maglietta e sospirò sonoramente. Ron, nel letto accanto al suo, russava bellamente, ignaro che l'amico fosse sveglio.

Si sedette e si mise le pantofole che stavano accanto a letto. Si alzò in piedi e guardò fuori dalla finestra, il sole era sorto da un paio d'ore, Harry ipotizzò che fossero appena le otto del mattino.

Sospirò di nuovo, strizzò gli occhi un paio di volte e aprì la porta.

Chiuse la porta della sua stanza e quella di Ron alle sue spalle, facendo piano, e si diresse in soffitta, nella camera dove stava Malfoy.

Mentre saliva le scale ripensò al sogno che aveva appena fatto. Era molto strano, Malfoy e Hermione che si dichiaravano uno all'altra era veramente bizzarro da vedere. Eppure quel sogno era stato molto realistico, come se lui fosse stato veramente lì ad assistere a quella strana scena. Harry sperò vivamente che non fosse uno dei suoi sogni premonitori e che quella cosa potesse succedere sul serio.

Bussò alla porta di Malfoy e sentì un avanti da dietro di essa.

Entrò piano e si chiuse la porta alle spalle- Ciao Malfoy- salutò Harry, con voce dura.

Draco fece una faccia stupita, ma si riprese subito- Potter? Credevo fosse Her...la Granger- disse Draco, cercando di recuperare l'errore- Non pensavo che saresti venuto a farmi visita, a cosa devo questo onore?- fece sarcastico cercando di guardare nella direzione dove poteva essere il moro, ma senza rendersi conto che Harry si era spostato senza farsi sentire e che ora era vicino al letto accanto a lui.

-Sono qui, Malfoy- lo informò il moro, con voce pacata. Aveva voluto solo confermare quello che le aveva detto Hermione, voleva solo avere la conferma che Draco era veramente cieco.

Il Serpeverde si stupì di nuovo e arrossì leggermente sulle gote, lo stava forse umiliando? Lo faceva apposta a farlo sentire così male?- Cosa vuoi, Potter?- chiese sgarbatamente, voltandosi dalla parte della finestra.

-Hermione mi ha detto della tua condizione- rispose Harry con calma.

-Sei venuto per pietà?- chiese Draco scocciato.

-No, sono venuto perché volevo parlare con te, Malfoy, non per avere pietà per te- disse Harry- Voglio sapere come ti sei ridotto in questo stato, cosa ti hanno fatto i Mangiamorte e cosa sta complottando Voldemort-

-Ho detto tutto a Remus Lupin, non mi va di ripetere tutto, Potter- rispose scocciato Draco- Non ho nessuna voglia di discutere su questa cosa, quindi sparisci!- si voltò minaccioso. Ma la minaccia andò a vuoto, Harry non si mosse dal suo posto.

Hermione entrò nella stanza di Draco senza bussare e si ritrovò davanti una scena che la bloccò all'istante.

Harry era in piedi davanti al letto di Draco e lo stava fissando duramente, Draco invece aveva il viso in fiamme e aveva il capo rivolto verso il suo nemico.

-Harry- sussurrò lei, i due si accorsero solo in quel momento che lei era lì.

-Hermione- salutò Harry, cercando di sorridere benevolo.

-Cosa ci fai qui?- chiese in tono preoccupato Hermione, chiudendo la porta e avvicinandosi ai ragazzi, con il vassoio della colazione in mano.

-Volevo parlare con Malfoy, non ti allarmare, in tono amichevole, naturalmente- sorrise il ragazzo allentandosi dal letto e avviandosi alla porta- Abbiamo finito, comunque. Ci vediamo più tardi- le disse uscendo velocemente.

Occhi che non vedonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora