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Dopo diversi giri lo trovai in una saletta con una signora.

La riconobbi dalla foto, era la mamma di Nunzio. Mi aveva detto di quanto fossero legati e il loro affetto era a vista d'occhio. Penso fosse proprio la cosa che Nunzio volesse di più in quel momento.

La mamma mi vide e disse: "Tutto ok? Deve già andare?".

Nunzio che non si era accorto finora di me si girò per capire a chi si stesse rivolgendo.

"Nono, signora. Ancora mancano alcuni minuti, mi hanno incaricata giusto di microfonare i concorrenti, ma appena finite faccio velocemente, altrimenti faccio adesso e me ne vado".

Cercai lo sguardo di Nunzio, mi stava fissando il vestito.

La mamma disse: "Io in realtà inizierei a sistemarmi nei posti, mi raccomando Nunzio", gli disse guardandolo negli occhi "Fai vedere a tutti chi sei".

Si diedero un altro forte abbraccio e si salutarono.

Una volta che se ne fu andata lui si girò verso di me e mi disse con quel sorrisetto che ormai conoscevo:

"Sei illegale con quel vestito".

"Sta così male?"

"Stai scherzando?...Sei...perfetta, davvero".

Ci guardammo a lungo. Presi coraggio e dissi:

"Nunzio, non voglio finire nei guai con la produzione. Già la mia tutor mi ha fatto capire che il baciamano che mi ha fatto Luigi era un problema, figuriamoci cosa accadrebbe con quello che è successo tra di noi e...".

Nunzio subito mi interruppe:

"Secondo te non lo so? E' l'unico motivo per cui sto cercando di non perdere il controllo e baciarti. Sei davvero stupenda Carmen. Ma... hai ragione, sono delle settimane particolari e estremamente importanti per noi, né tu né io dobbiamo avere problemi e fare cose di cui ci pentiremmo per tutta la vita".

Fece un lungo sospiro e poi mi disse: "Ma vorrei sapere una cosa, prima di fare la puntata".

"Dimmi" lo incoraggiai.

"Fuori da qui", riprese lui "C'è una possibilità tra noi due? Ovviamente fuori da questo contesto. Ho avuto l'impressione che ti preoccupassero di più i miei gesti, piuttosto che quelli di Luigi eh...non so, ecco. Se poi vuoi approfondire la conoscenza con lui sei libera di farlo, ma voglio saperlo ecco".

Era una domanda più che legittima.

"Cercherò di essere onesta con te. Dalla prima volta che ti ho visto ho provato un'attrazione indescrivibile nei tuoi confronti. E' stato veramente spiazzante per me. Eh si, hai ragione. Ho avuto meno "timore" per gli approcci di Luigi perché...".

Non sapevo come continuare, ma volevo essere sincera.

"Ecco...magari è stupido ma, tu sei più piccolo di due anni, sei appena uscito dalla maturità, mi sentivo sbagliata nel pensare a te in un certo modo. So che la differenza d'età non è molta ma non è comunque assente e...non vorrei sembrare più adulta di te per certi versi".

Lui non sembrò intendere completamente questo concetto: "Ma ... in che senso? Fisicamente, caratterialmente o altro?"

Poi fece un sospiro scoraggiato e seccato mi disse:

"Proprio come dice lei eh? La Celentano non fa che ripetermi quanto io sia un bambino, con il corpo esile e il viso da piccolo. A quanto pare è tutta colpa mia se le persone non mi considerano seriamente".

Diede un calcio a una lattina terra. Non pensavo di aver toccato un punto debole.

Cercai di aggiungere in fretta "Non ho ancora risposto alla tua domanda però...".

"Non ce n'è bisogno" tagliò corto, "non ce n'è bisogno".

E se ne andò, lasciandomi con le apparecchiature del microfono in mano e a fissare la lattina a terra.

Dietro le telecamereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora