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Giovedì

La conversazione con Nunzio mi aveva fatto pensare a una punizione bella per lui, che credo che avrebbe trovato corretta nei suoi confronti. Per una volta speravo che lui perdesse la sfida.

Dopo aver sistemato gli ultimi dettagli Maria si mise in collegamento con Nunzio e Michele, che erano davanti al televisore sulle gradinate.
Luigi era vicino a suonare il piano.

Maria iniziò a spiegare quella particolare gara ai due ballerini, che alternarono sguardi di stupore e divertimento totale. Iniziarono a provare le coreografie, persino Luigi si avvicinò. Approfittando del momento allora scrissi a Maria su un foglietto di estendere la gara a Luigi e a qualcun altro di canto. La visita della malcapitata Sissi decretò l' ultimo concorrente.

Era bello vederli tutti sorridenti e spensierati provare qualcosa che fosse solo per il divertimento e non un ennesimo stress per il serale.

Stavo vedendo anche Luigi finalmente sciolto e rilassato, mi sembrava anche che non nutrisse risentimento nei confronti di Nunzio, almeno in apparenza.

Maria li lasciò provare per la gara del giorno seguente.

Venerdí

Furono tutti riuniti nello studio del pomeridiano per assistere alla tanto temuta gara di coordinazione. Nunzio e Michele si sfidarono davanti ad una imparziale Maria. Nunzio stava facendo spettacolo. Era palese che Maria avrebbe premiato Michele anche solo per vedere Nunzio affrontare la punizione che avevo proposto.

Infatti tutto filò liscio e Nunzio dovette cedere alla punizione. E che punizione! Vennero portate in studio su un'attaccapanni delle divise, delle divise da maggiordomo. Nunzio non poteva credere ai proprio occhi mentre osservava le divise ed il cappello da indossare.

Mentre Sissi e Luigi iniziavano la loro sfida, Nunzio fu invitato ad uscire per cambiarsi. Sgattaiolai fuori dalla sala di registrazione e andrai dietro le quinte, aspettando che Nunzio finisse di vestirsi. Uscí tirato di tutto punto, con questa veste nera abbottonata e il cappello nero.

Tutta compiaciuta gli dissi: "Mi avevi detto che eri abituato ad un certo tipo di trattamento, ora forse ti ci devi abituare tu. D'altronde é dal primo giorno che mi hai chiamata Milady, ti troverai benissimo in questa veste"

Nunzio mi guardò malissimo, ma con l'aria di chi sarebbe stato allo scherzo e si sarebbe divertito.

"Benissimo, Milady. Il tempo che esco da questa scuola e mi vendicherò tantissimo di questa cosa. D'altronde nei film il colpevole é sempre il maggiordomo", mi disse ridendo, prima di rientrare in studio per farsi ammirare dalle telecamere con quel nuovo stile.

"A presto", mi salutò regalandomi un ultimo sorriso.

Nello ore successive io e la produzione riprendemmo Nunzio servire e riverire i compagni in casetta. Ringrazia nella mia testa Alex, Albe e Michele perché lo stavano davvero facendo impazzire tra uno scampanellio e un altro.

Michele e Luigi scelsero il film da vedere al "cinema", ossia lo studio del pomeridiano, come premio per la vittoria, portandosi con sé gli sconfitti Nunzio e Sissi. Ero davvero contenta sia per il ballerino che per il cantante. Finalmente due ore in cui potevano staccare la mente da tutto e rilassarsi.

Finito il film i ragazzi uscirono dallo studio e io aiutai i tecnici a risistemare lo studio.
Mentre spostavo le sedie cadde a terra un lettore mp3. Doveva essere dei ragazzi. Mentre lo raccoglievo sentí la voce di Luigi che diceva di essere tornato perché doveva aver dimenticato lí le cuffiette.
Vide che le avevo io in mano.

"Allora devono essere tue", gli dissi sorridendo.

"Grazie, Carmen", mi disse distaccato mentre gliele restituivo.

"Allora? Ti é piaciuta la sfida, hai vinto!", gli dissi contenta.

"Si... É stata... Particolare", mi rispose accennando un timido sorriso.

"Spero che ti sia divertito, non lo dovrei dire ma ho proposto il tuo nome per questa sfida. Volevo che ti rilassassi e che ti divertissi un po'"

"Ah", esclamò sorpreso. "Non me lo aspettavo, credevo che tu... Mi odiassi adesso", continuò triste.

"Cosa?! Onestamente io pensavo il contrario. Perché dovrei odiarti? Anzi", gli dissi confusa.

"Anzi?", mi chiese guardandomi.

"Nel senso... Sei un ragazzo eccezionale, Luigi. Mi piaci un sacco caratterialmente, sei anche un pò di simile a me e la tua voce é bellissima. Non ho motivo per avercela con te", mentre lo dicevo incontrollabilmente mi accorsi di arrossire.

"Okay... Neanche io ti odio... Anzi.", mi disse lui serio.

"Anzi?", gli chiesi anch'io.

Raramente ero stata guardata con degli occhi cosí dolci.
Luigi mi sorrise e uscì dallo studio.

Dietro le telecamereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora