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Venerdì.

Mi ero ripromessa di lasciare perdere, non aveva senso rischiare per i prossimi giorni, era troppo pericoloso. 

Quel giorno mi ero occupata di sistemare la scaletta del serale del giorno seguente, di fare in modo che venisse tutto svolto in sicurezza e che le scenografie avessero il tempo giusto per essere piazzate durante la puntata. Lisa e Rosy si erano occupate di aiutare i tecnici al montaggio del daytime. Dopo pranzo mi diedero qualche oretta libera e tornai nel mio appartamento. Nel salone c'era un piccolo televisore e alle 16 e 10 lo accesi e lo sintonizzai su canale 5 per vedere il daytime. 

La puntata fu molto incentrata su Luigi. Non era stato molto protagonista delle puntate. Per me comunque si percepiva lo stesso che lui aveva un carattere ben definito, ma sicuramente quello che pensava lo teneva spesso per lui e non lo condivideva. 

Quella giornata invece stava discutendo con la Cuccarini su un guanto di sfida che riteneva lo svalutasse. Fu chiaro per tutti che in realtà Luigi era giù per mille motivi. Per Maria, che parlava fuori campo, era da ricondursi a dei litigi avuti in casetta con Alex sul talento di entrambi. 

Io sentì un magone nello stomaco. Mentre lo vedevo piangere provai un senso di colpa. L'avevo visto molto giù quando avevamo parlato di quello che era successo con Nunzio. Poi effettivamente non aveva più accennato a me o a Nunzio con nessuno in casetta. Mi aveva dato la sua parola e l'aveva rispettata. Sicuramente e senza ombra di dubbio Luigi potevo considerarlo una persona matura. Inoltre mi dispiaceva veramente tanto vederlo piangere e tenersi tutto dentro. 

Ripensai a come era stato carino con me la prima volta che c'eravamo visti in casetta, a quanto avevamo cantato insieme nel giardino e a come aveva cercato di includermi quando eravamo stati in spiaggia. Iniziavo a pensare che avevo fatto male a non tenerlo in considerazione praticamente sin dall'inizio, accecata dalla spavalderia e dal carattere di Nunzio. Se ero dubbiosa della maturità di Nunzio iniziavo invece a pensare che Luigi si stesse comportando anche in maniera più matura di me. 

Spensi il programma e mi diressi sempre con mille pensieri in testa verso gli Studios. A metà strada mi sentì chiamare con un accento palesemente siciliano.

"CARMEN", mi disse un sorridente Nunzio correndo verso di me. 

"Che ci fai qui?", gli chiesi allarmata guardandomi intorno. 

"Niente tutto apposto, sta tranquilla. Ho fatto solo una visita da un medico per controllare le gambe, che le ho sforzate molto questa settimana. Tra cinque minuti ritorno in casetta", mi disse massaggiandosi le gambe. 

"Credo che dovresti già tornare, dopo quello che è successo non è il massimo anche se ti vedono solo parlare con me", gli dissi distaccata.

"Si, questo lo capisco .... ma tutto bene? Ti vedo strana?", mi guardò inquisitorio.

"Tutto bene", gli risposi fredda

"Andiamo che problema c'è?", disse avvicinandosi ancora di più e tentando di accarezzarmi il viso.

"Stai indietro Nunzio, ti prego. Non è il caso che stiamo insieme. Sono preoccupata. Anzi... forse non è il caso che stiamo insieme a prescindere", dissi indietreggiando.

"Che vuoi dire?", disse Nunzio guardandomi confuso

"Non ti conosco, Nunzio", sbottai. "Non so niente di te, non capisco quando sei serio e quando menti. Non capisco che tipo di persona sei, se sei quello che mostri in tv, se sei quello che mostri a me, non capisco più niente onestamente. E sto rischiando tanto per te". 

Erano frasi che mi tenevo in testa da una settimana ed era difficile non dirgliele in modo così diretto.

"Pensi che io sia una persona falsa?", mi chiese infastidito.

"Nunzio io non riesco proprio a pensare a niente. L'unica cosa di cui sono sicura è che sono stata una stupida a mettere in discussione i miei progetti per una persona che non conosco, che non prende niente sul serio e vede tutto come un gioco"

"Scusa, ma chi ti ha detto queste cose di me?", mi chiese incredulo Nunzio.

"Tutti lo pensano, Nunzio. E adesso inizio a crederlo anche io. Quanta verità c'è tra me e te?"

"Tutti? Ma tutti chi?", mi disse scaldandosi. Poi si guardò le scarpe e cercando di contenersi. Riprese dicendomi: 

"Non trovo per nulla giusto quello che mi stai dicendo. Sono stato il primo a chiederti di conoscerci fuori da qui, alla fine del programma, per evitare di farci influenzare da tutto questo"

"Si ma...", lo interruppi.

"Fammi parlare", riprese deciso. Sei stata TU a voler cercare di instaurare qualcosa tra di noi prima di tutto, dalle tue entrate a sorpresa in casetta alla gita in spiaggia. L'hai ammesso TU che l'hai fatto per me. Io non ho fatto nulla e ho sempre rispettato le tue decisioni. E poi se dobbiamo parlare onestamente, io ho questo tipo di carattere, anche se alla gente risulta non credibile, Nunzio è fatto così. Può darti anche l'impressione che non prenda le cose sul serio, ma la differenza è che io prendo tutto con il sorriso, ma le critiche e le cose su cui devo riflettere le interiorizzo. Ho l'intelligenza per farlo", mi disse quasi in tono di sfida. 

"Lo so che hai l'intelligenza per farlo", risposi. "Ma non mi hai permesso di capirti meglio e..."

"Ho capito, ma cosa dovevo fare da qui dentro?", mi chiese gesticolando e indicando i palazzi attorno a noi. "Mi sto comportando come sono fatto. Cosa dovevo dimostrare nei tuoi confronti? Boh io sinceramente non capisco", concluse mettendo le mani sui fianchi.

"E giustamente ti atteggi in questo modo come un bambino quindi?"

"IO come un bambino??", mi rispose portandosi le mani ai capelli. "Vabbè Carmen, ho capito. Hai tratto le tue conclusioni e io non sono NESSUNO per farti cambiare idea. Sai che c'è? Visto che ormai pensi di aver capito come sono fatto non penso neanche che ci possa essere una chance tra noi una volta uscito dal programma, che tra l'altro me lo sento che accadrà domani."

"Questo è un tuo pensiero e poi..."

"Tra l'altro tu mi vedi 24 ore su 24 da uno schermo, IO al massimo non so nulla di TE. Ti avrei conosciuta meglio fuori molto volentieri, senza farmi influenzare dai tuoi comportamenti qui dentro. Ma ormai le cose sono cambiate. Buona giornata e buon lavoro", si girò e si mise a correre in direzione della casetta.

Rimasi lì ferma per diversi minuti. Sempre più confusa sui miei atteggiamenti e sui suoi. 

Dietro le telecamereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora