Simone è in piedi di fronte a me e io lo guardo in modo insistente con la bocca aperta. Ci salutano e noi rispondiamo.
《 p...ppiacere R..rachele》balbetto
《Piacere, Simone》sto. Stringendo. La. Sua. Mano. Aiuto
《Dove vogliamo andare, ragazze?》
Io non sento niente, guardo fisso Simone e i suoi capelli stupendi. Lui guarda Marco, intento a rispondere alla sua domanda.
《 io ho fame, andiamo a mangiare?》dice Simone
《Per me va bene》, guardo Giulia e le dico con lo sguardo che le devo dire una cosa
Iniziamo a raggiungere la pizzeria e, mentre i ragazzi vanno avanti, io mi tiro indietro Giulia.
《Sto per morire, non potevi dirmelo che ci sarebbe stato anche lui? Mi facevo più bella》dico sottovoce, con aria di rimprovero
《Giuro che non sapevo niente. Marco non mi aveva detto che sarebbe venuto lui》
Mentre Giulia si giustifica i ragazzi si girano per vedere cosa stiamo facendo.
Facciamo un sorriso da ebeti e ci affianchiamo a loro. Io non ho idea di cosa dire, Simone mi mette in agitazione. Marco e Giulia scherzano tranquilli e io e lui restiamo in silenzio. Vorrei tanto scherzare con lui, ma sono troppo impedita ed impegnata a guardarlo. Mi sento goffa e bassa accanto a lui.
Finalmente il silenzio si spezza, grazie a Giulia che coinvolge tutti nella conversione.
《 ahahahahahahah》, ridono. Simone rivolge lo sguardo a me per prenderli il giro e facendo un'espressione di disapprovazione, poi ride con me.
Quanto sei bello? Quanto?Entriamo nella pizzeria e ordiniamo e parliamo, parliamo e parliamo. Io e Simone siamo in sintonia, leggermente. Quando arrivano le pizze le mangiamo lentamente e al momento del conto i due ragazzi indicano a me e Giulia di posare i portafogli. Che imbarazzo. Detesto queste situazioni, sono troppo imbarazzanti.
《 dai, per favore》 prego Simone
《Non ti azzardare》 mette le mani sulle mie per spostarle e mi guarda in faccia.
Mi sciolgo
《Dai andiamo 》 usciamo dalla pizzeria dopo una serie di figure di merda e Marco e Giulia vanno via da soli
《A dopo 》, Giulia mi sorride e improvvisamente il mio cuore inizia a battere fortissimo. Sono sola con Simone. Potrei anche svenire.
《Allora..dai dimmi qualcosa, stai sempre zitta》, esclama, i miei occhi si fanno lucidi
《Che vuoi sapere?》, lo guardo, sorride
《Che scuola frequenti?》
Scoppio in una risata
《Prendo ogni giorno il tuo stesso pullman, possibile che non mi hai mai vista?》
《 io dormo nel pullman, non guardo la gente》, ride
《Comunque liceo classico》
《 wow. È difficile?》
《abbastanza impegnativo》
《 anche io studio tantissimo, la mia scuola è molto pesante》
《 sì, ne ho sentito parlare. Però si dice che è una scuola valida》
《 certo. Validissima. Ma troppo pesante》
《ormai è finita. Finalmente》
《 si... che intendi fare dopo? 》
《 medicina, spero. Tu?》
《 io lavorerò con mio padre, ma vorrei anche fare l'università di giurisprudenza 》
《 che lavoro fa tuo padre? 》 gli chiedo
《Ha un'azienda di pantaloni. Ha bisogno di qualcuno che lavora al computer, e dato che la mia scuola è specializzata in informatica, nessuno è più adatto di me》
《 wow. Bello》
《 Comunque, perché non mi hai più risposto su facebook? 》
Oddio, si ricorda? Ricorda che sono io? Divento rossa come il terriccio dei campi da tennis.
《.....ehm...perché si era capito che non eri interessato a me...》 abbasso lo sguardo
《E da cosa l'hai capito scusa?》
Abbasso la testa
《Boh, dal modo in cui mi rispondevi, forse..》
《Come ti rispondevo?》
《Freddo》
《Forse hai frainteso. Devo essere sincero, appena ho visto il tuo profilo ho pensato fossi una cretinetta che pensa soltanto ad uscire e a stare con gli amici. Non pensavo fossi una a cui interessa lo sport, una che studia e che gioca a gta..》
《io non sono come le altre ragazze... i miei amici me lo dico sempre. Ho più amici maschi che femmine e ne vado fiera. I miei amici mi considerano come una di loro, che se si trucca leggermente in più rimangono sorpresi. Adoro i vestiti e la moda, ma non indosso quegli abiti prettamente femminili e supereleganti. Infatti si vede. Quando vado a scuola non mi trucco neanche e il più delle volte ho la tuta. Soltanto quando esco mi piace vestirmi bene. Non sono una di quelle che segue la moda, quelle cose stupide su facebook..mi dispiace che tu mi abbia reputato una paperetta》
《Mi dispiace. Ho molte amiche così e non le sopporto. Sono tutte sempre perfettamente truccate e guai se le smuovi una ciocca》
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il tempo di un'estate
RomanceRachele Corvetti è una semplice ragazza di diciotto anni che vive in una piccola cittadina nel sud dell'Italia. Ama la sua famiglia, i suoi amici e ha ambizioni molto alte nella vita. Va bene a scuola, e proprio durante l'ultimo anno vive esperienz...