Capitolo 3

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May si svegliò quando il sole stava ormai per tramontare, a pomeriggio inoltrato. Aprì gli occhi e vide Haymitch. 《Buongiorno dolcezza!》le disse 《Dormito bene?》

《Assolutamente si》rispose《ma stà per tramontare il sole, dobbiamo tornare a casa.》

《Esatto, che ragazza perspicace!》scherzò lui con un sorriso, stampandole un bacio sulla fronte.

《Si, si, prendimi in giro quanto vuoi, ma ora dobbiamo davvero andare, o rischio di fare preoccupare troppo mia madre. La faranno santa quella donna, con tutta la pazienza che ha!》 e così dicendo, più a se stessa che a Haymitch, si diresse verso Ben ed Emy, ancora addormentati.

Emy si svegliò di soprassalto, con la voce di May che le urlava in un orecchio: 《Sveglia belli addormentati! Dobbiamo tornarcene a casa!》

Ben, che era accanto a lei, si mise a sedere di scatto, e per poco non tirò un pugno a May per lo spavento. Quest'ultima si mise a ridere vedendo le facce preoccupate dei due amici.

《Grazie di cuore Donner!》rispose imbronciato il ragazzo. Per tutta risposta May continuò a ridere ancora più forte, contagiando i due amici.

***

《Mamma! Sono a casa!》disse May, rientrata in casa.

《Vieni cara, la cena è quasi pronta!》le urlò di rimando sua madre dalla cucina.

La ragazza si incamminò, seguendo la scia di profumo che le arrivava dai fornelli.

《Allora,》le chiese Helen con un ampio sorriso, appena vide la ragazza《come è andata oggi?》

May le raccontò tutto. Aveva sempre avuto un buonissimo rapporto con sua madre, e sapeva di potersi confidare con lei. Poco dopo arrivarono in cucina anche Martha e Katerina, e la famiglia si sedette a cenare.

May, stanca per la lunga giornata, dopo aver mangiato si diresse in camera sua, con l'intenzione di dormire. Quando spense la luce si rese però conto che era troppo nervosa, e non riusciva ad addormentarsi. Dopo aver continuato invano a girarsi nel letto, la ragazza si alzò, e, dalla finestra, vide Haymitch, nella sua camera, sdraiato sul letto e immerso in un libro. May non seppe resistere. Uscì dalla finestra e si diresse prudentemente verso quella del ragazzo.

***

Haymitch era sul suo letto, immerso nella lettura, quando sentì la finestra della camera aprirsi. Distolse gli occhi dal libro e osservò stupito May che atterrò agilmente sul pavimento e, dopo aver richiuso la finestra si girava verso di lui dicendo:《Ehi Mitch, non riuscivo a dormire, e a quanto vedo neanche tu, non è che potrei restare qui per un po'?》

《Certamente dolcezza, sei la benvenuta》 rispose il ragazzo con un sorrisetto e le fece spazio accanto a se. Nessuno dei due era mai stato così vicino all'altro, su un letto, e la tensione era palpabile, finché Haymitch non fece scorrere la mano fin sotto il mento di May, alzandole il capo. La guardò negli occhi e si avvicinò per baciarla, trovando le labbra della ragazza a metà strada. Ma la verità era che entrambi erano stanchi morti. Poco prima non riuscivano a dormire continuando a ripensare al pomeriggio appena trascorso, ma ora, essendo finalmente di nuovo insieme, si addormentarono tranquilli.

Le Cronache di Haymitch AbernathyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora