Haymitch era in piedi, con gli altri tributi del suo distretto, mentre Candice spiegava annoiata quello che sarebbe successo una volta scesi. Infatti il treno aveva appena iniziato a rallentare, segno che stavano entrando a Capitol City. Haymitch non era minimamente interessato a tutte le spiegazioni che la donna stava fornendo, anzi sperava di uscire presto da quel treno in cui aveva vissuto tre interminabili giorni di prigionia, senza mai poter uscire a prendere una boccata d'aria o un raggio di sole. Purtroppo, però, sospettava che si sarebbe trovato nella stassa situazione a Capitol City: rinchiuso insieme agli altri in un enorme ricco e sfarzoso grattacielo, segno dalla potenza e del totale disinteresse di Capitol sui distretti.
《Bene ragazzi》disse infine Candice《stiamo per arrivare alla Gold Station. Da lì saliremo nel fantastico grattacielo che ci ospiterà per questi giorni. Ed ora sorridete e siate carini, cosa sono quei volti tesi e vuoti? Dovete splendere e farvi notare, forza, un po' di vita.》naturalmente nessuno era dell'umore giusto per essere il volto dell'allegria, ed Haymitch si limitò a cercare di non vomitare da quando scesero dal treno, e furono circondati dai curiosi abitanti di Capitol nei loro abiti appariscenti e trucchi esagerai, fino a quando arrivarono nei loro alloggi. La ricchezza del treno impallidiva di fronte allo sfarzo racchiuso in quell'appartamento. C'erano divani in pelle, lampadari di cristallo, tappeti orientali, quadri ed altre cose di ogni genere che, nonostante la varietà, erano combinate armoniosamente.
《Allora,》cominciò Candice《come vi ho già detto, dopo mangiato passerete un pomeriggio di relax per prepararvi alla cerimonia di apertura che aprirà ufficialmente i giochi, tra tre giorni. Per cui godetevi il cibo, finché potete.》aggiunse con un sorrisetto crudele. I ragazzi si sedettero al tavolo e subito dei camerieri li servirono con ogni ben di dio. Haymitch pensò che avrebbe potuto persino abituarcisi, se non fosse stato per "la sua morte imminente", come diceva Candice. Allora si accorse che stranamente la donna non stava facendo nessun commento velenoso sul loro modo di mangiare, ed alzò gli occhi. Non c'era, né lei né Aloysius.
《Mo bove fobo fi ofti?》farfugliò con la bocca piena.
《Amico,》gli rispose Kyra《dovresti provare ad inghiottire prima di parlare, non si capisce niente.》
《Scusate, ma dove sono gli altri? Candice e Aloysius?》
Kyra scoppiò in una fragorosa risata《Era per loro il tuo sguardo preoccupato? Insomma amico, io me ne frego: c'è più da mangiare per noi no?》disse afferrando una grossa coscia di pollo arrosto. Sì, si disse Haymitch, forse ha ragione, non c'è nulla di cui preoccuparsi, saranno in riunione per decidere del nostro futuro. E riprese a mangiare.
***
《Ehi Ben, la carne secca ce l'hai tu?》
《No May, è finita ieri sera. Non abbiamo più nulla, solo acqua.》la ragazza imprecò tra i denti. Quella non era infatti la situazione migliore in cui trovarsi nel bel mezzo di una foresta: il cibo era finito.
《Ma com'è possibile!》esclamò Emy《Io e Ben abbiamo preso scorte per una settimana, e nemmeno i vostri zaini erano vuoti. Possibile che non sia rimasto nulla?》
《Siamo a secco》confermò Bill《dovremmo cacciare, ma questo ci porterà via un giorno intero di marcia.》
May fece un respiro profondo:《Ok, va bene, oggi cacceremo. Ne abbiamo bisogno, dopo tutto. Allora, Bill, Andrew e Ben, andate a cacciare, mentre Emy ed io raccoglieremo delle bacche e cercheremo di pescare qualcosa, anche se sarà difficile. Forza ragazzi, prima finiamo prima possiamo riprendere a camminare.》e detto questo il gruppo si divise.
May stava cercando di pescare, ma non era affatto facile pescare a mani nude, nonostante in quel tratto di fiume l'acqua fosse bassa e la corrente lenta.
《Beh, guardiamo il lato positivo》disse ad un tratto Emy, concentrata nella stessa impresa dell'amica.
《Ah si? E quale sarebbe?》le rispose l'altra facendo scattare le mani in direzione di un pesce che si era avventurato in quelle acque basse, ma anche questa volta la preda le scivolò facilmente tra le dita. La ragazza imprecò.
《Beh, per prima cosa per una volta non dovremo mangiare cibo in scatola, e poi finalmente abbiamo una giornata di pausa, in cui possiamo rilassarci un po'.》
May alzò la testa sbalordita, non poteva credere che Emy fosse contenta di perdere un giorno di marcia, non poteva credere che non le importasse che quel giorno avrebbe potuto significare la vita o la morte per Haymitch.
《Ma certo, fermiamoci pure, anche una settimana, tanto che differenza può fare, c'è solo il mio ragazzo, nonché uno dei tuoi migliori amici, che dobbiamo cercare di salvare, perché tra qualche giorno entrerà nell'arena! Rilassiamoci pure, prendiamoci tutto il tempo del mondo, tanto ne abbiamo, non è vero Emily?》le aveva sputato in faccia tutto l'odio, tutta la tensione, tutta la rabbia, tutta la delusione che aveva accumulato in quei giorni.
《No May, non volevo dire questo, intendevo che abbiamo bisogno di recuperare le energie, almeno per mezza giornata, o se continuiamo con questo ritmo tra qualche giorno non ce la faremo più.》e posò una mano sul braccio dell'amica, ma lei si spostò.《Andiamo, mi hai sempre raccontato tutto quello che ti passava per la mente, ti ho sempre supportata, come tu hai fatto con me. Ti prego, so che questo è un momento davvero difficile per te, permettimi di stare al tuo fianco, di consolarti, ora che ne hai bisogno come non mai.》
May non riuscì a trattenersi oltre, sentiva che le lacrime, arginate per troppo tempo, stavano per uscire. Si gettò tra le braccia dell'amica e pianse. Pianse per Haymitch, pianse per sua madre e per le sue sorelle che aveva lasciato a casa, pianse per i ragazzi che aveva trascinato in quell'impresa impossibile, che si sarebbe probabilmente rivelata un suicidio, ed infine pianse per se stessa, perché si sentiva così inutile ed impotente.
《Ok, ora basta》disse dopo qualche minuto《grazie Emy, sei la migliore, davvero. Non so come farei senza di te.》
《Figurati, lo sai che farei qualunque cosa per te》rispose asciugandole le ultime lacrime che le bagnavano le guance《ed ora rimbocchiamoci le maniche e prendiamo qualcuno di questi bastardi.》
***
Il pomeriggio di relax che Candice aveva tanto osannato si era rivelato per Haymitch una tortura. Era stato ore ed ore in una stanza, dove l'unico movimento che gli era concesso di fare era il tragitto dalla vasca da bagno ad un lettino, mentre estetisti e truccatori si affacendavano attorno a lui. In realtà l'unica parte dolorosa era stata la depilazionie, dalla quale era stata risparmiarta esclusivamente la sua parte più delicata, solo dopo suppliche, imprecazioni e minacce, alle quali lo staff aveva risposto con un'espressione annoiata e una sarcastica alzata di sorpecciglia.
Ora Haymitch era stato condoto in un'altra stanza, nella quale stava aspettando il suo stilista, colui che avrebbe dovuto realizzare il suo vestito per la cerimonia di apertura. Dopo mezz'ora di attesa la porta si aprì e fece il suo ingresso un uomo. Haymitch rimase di sasso. Non aveva mai visto nessuno così. Quell'uomo doveva essersi sottoposto a chissà quanti interventi per somigliare in modo così inquietante ad una bambola.
《Bene》pronunciò con tono disgustato e fissando Haymitch impassibile《Distretto 12, carbone.》
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Le Cronache di Haymitch Abernathy
RandomHo deciso di scrivere questa ff per dare un'origine ad Haymitch e ad un altro misterioso personaggio: Maysilee Donner. Distretto 12, 50° Hunger Games, 2°edizione della memoria, cos'è successo realmente in quell'arena? Non sarà più la storia come l'...