- 𝗖 𝗔 𝗣 𝗜 𝗧 𝗢 𝗟 𝗢 15

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Dopo 15 minuti stacchi la chiamata.

<Sono le 18:00. Conviene cominciare a salire.>

<Oh ehm, sisi... okay...>

Mentre cominciate a fare strada...

<Ah. Quasi quasi dimenticavo. Che dovevi dirmi prima che mi chiamassero?>

<Nono, nulla tranquilla...> fa un falso sorriso.

<Oh. Okay...>

Continua a camminare e alle 18:40 arrivate a scuola. Proprio appena mettete piede dentro la scuola i ragazzi vi fermano.

<Heylà! Ciao ragazzi!> vi dice Junkyu.

<Ciao.> rispondete.

<Allora? Com'è andata?> chiede Suk ridendo.

<Non è stata proprio una delle mie migliori uscite. Avrei preferito starmene in dormitorio.> rispondi.
<Già! Anche io...>
<Adesso se non vi dispiace salgo su. Vado a lavarmi di nuovo.> ti ricordi delle chiavi e quindi ti giri verso Jihoon. <Potresti darmi le chiavi della stanza?>
<Tieni...> te le porge.
<Grazie. Ciao.>
<Ci vediamo dopo...> ti risponde.

Vai verso il dormitorio e Jihoon ti segue con lo sguardo.

<Hey! Come mai questo tono?>
<Mh? Quale tono?>
<Sei strano...>
<Già Hyung. Sembri... come dire... triste.> afferma Yoshi.
<Nah...> risponde.
<È successo qualcosa?> domanda Suk.
<Nono, tranquillo...>
<Ne sei sicuro, Jihoon?> continua a chiedere.
<Dico solo che avevo ragione quando ti ho detto che non sarebbe stata una buona idea...>
<Se magari ci dici cosa è succe->
<No. Ci sentiamo... adesso salgo anch'io in dormitorio. Ciao ragazzi...>

Gli altri, vedendo il comportamento dell'amico, rimangono confusi.

<Che sarà successo...> chiede Doyoung.
<Speriamo niente di così grave alla fine...> risponde il leader.
<E beh... speriamo.> continua Yedam.

Mentre Jihoon sale le scale, gli torna in mente quello successo al parco. Quindi, pensandoci più volte, si impanica e si mette una mano sulla fronte strizzando gli occhi.

<Jihoon riprenditi.> si dice più volte.
<Aish... ma che mi prende...> alza la testa e continua a dirigersi verso il dormitorio.

Appena arriva bussa alla porta ma nota che è socchiusa.

《HA SERIAMENTE LASCIATO LA PORTA SOCCHIUSA? MA SERIAMENTE?》pensa lui.

Entra, chiude la porta. Tu lo senti ma fingi di nulla. Appena esci trovi Jihoon appoggiato sulla porta con le braccia incrociate.

<Ma ciao ChoHee.>
<Ciao> rispondi indifferente.
<Perchè hai lasciato la porta aperta?>
<Era socchiusa, Jihoon. Poi non so se ci vedi male oppure è stato il vento ad aprirla. Anche se ne dubito perchè vento non ce n'è proprio.> rispondi.
<Sai che poteva succederti di tutto.>
<Ma smettila. Cosa vuoi che mi succeda.>
<Poteva entrare chiunque vedendo la porta aperta.>
<Era socchiusa. Lo vuoi ripetuto ancora?>
<Sempre aperta era!>
<Senti... non mi stressare.>
<Ah, pure?>
<Si.>
<Vorresti dire che ho torto?>
<Si. Ho lasciato la porta in quel modo per darti la possibilità di entrare. Mi devi anche ringraziare.>

Jihoon comincia a guardarti male avvicinandosi sempre di più a te.

<Non ti ringrazierò proprio. Ripeto. Poteva succederti di tutto. Chiunque aveva brutte intenzioni poteva farti la qualsiasi.>
<Jihoon smettila. Siamo in una scuola.>
<ChoHee... non farlo mai più. Sei sotto la mia responsabilità. E poi anche se siamo in una scuola può succedere di tutto.>
<So cavarmela anche da sola.>
<Dopo questa, non credo proprio.>
<Si invece.>
<ChoHee. Ti credevo più intelligente.>

ɪ ʜᴀᴛᴇ ʏᴏᴜ ;; ᴘᴀʀᴋ ᴊɪʜᴏᴏɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora