«L'HO TROVATA!»
L'urlo di Nat fece sobbalzare le due divinità -in quel momento sedute a tavola a pranzare- al punto che Loki rischiò di strozzarsi. Il momento dopo Natasha entrò nella stanza sbattendo la porta, tutta concitata, sventolando un fascicolo davanti alla faccia di Thor con aria vittoriosa.
«Ci ho messo secoli, lo Shield ha fatto davvero un ottimo lavoro nel seppellire ogni informazione al riguardo. Ma alla fine, eccola qui: la posizione esatta della fonte dell'Acqua della Vista».
«Sul serio!?»
Thor quasi le strappò il fascicolo dalle mani, esaltato come non mai. Loki balzò in piedi e si affrettò al suo fianco, sbirciando da sopra la sua spalla: stando a quanto c'era scritto lì, l'Acqua della Vista si trovava in una regione sperduta della Norvegia, lontana da qualsiasi centro abitato, ben nascosta agli occhi del mondo.
Non c'era da stupirsi che nessuno sapesse della sua esistenza. Loki si domandava come avesse fatto lo Shield a scoprirla.
Ringraziarono calorosamente Nat per l'inestimabile aiuto, cosa che la compiacque anche se lei si guardò bene dal mostrarlo. La donna lasciò poi ai due un momento di privacy, andando a cercare Stark per assicurarsi che non avesse distrutto il laboratorio in sua assenza.
Gli occhi di Thor brillavano come i suoi fulmini quando alzò lo sguardo sul suo compagno di sventure. «È fatta, Loki! Se riusciremo a convincere le Norne, potremo tornare a casa!»
Lo Jotun sorrise di riflesso, ma la sua mente stava già frullando con mille pensieri. Finalmente, avevano la posizione della fonte, ma questo non significava affatto che la parte difficile della missione fosse superata. Tutt'altro. Avrebbero dovuto raggiungere la Norvegia, e poi sottoporre alle Norne stesse la loro situazione: Thor aveva detto che esse sarebbero state costrette a dir loro la verità e ad aiutarli, ma avevano una sola domanda a disposizione. E se la risposta non fosse stata piacevole?
Tra l'altro, aveva abbastanza familiarità con entità divine e magia per sapere che niente veniva mai ceduto per niente, specialmente la verità: ci sarebbe stato un prezzo da pagare, se volevano tornare a casa. E dentro di sé temeva sarebbe stato un prezzo salato.
Ma ora c'era Thor che gli stava sorridendo al settimo cielo, felice come un bambino il giorno di Natale, e quindi per il momento Loki mise da parte tutte quelle angosciose riflessioni, lasciando che un barlume di speranza si accendesse anche nel suo cuore.
«...hor?»
Quel sussurro portò entrambi ad alzare la testa dal fascicolo, guardandosi intorno. Se l'erano immaginato? Strano, eppure Loki avrebbe giurato di aver udito una voce dire...
«Thor? Puoi sentirmi?»
Thor balzò in piedi dalla sedia, gli occhi improvvisamente spalancati, setacciando la stanza con frenesia crescente. No, decisamente non se l'erano immaginata.
«...Madre?»
Ci fu uno strano bagliore al centro della stanza, come un immagine sfocata riflessa da un proiettore sulla parete. Dopo qualche secondo essa si fece più nitida, assumendo le fattezze di una donna che Loki aveva visto solo una volta, in una situazione non particolarmente piacevole, ma di cui ricordava ancora lo sguardo gentile e le dita delicate che gli sfioravano la gola, andando a curare le ferite infertegli dal suo stesso figlio.
La regina di Asgard era ora in piedi nel mezzo del loro salotto, e fissava Thor con due occhi che traboccavano di sollievo, amore e tristezza.
Ci fu un momento di totale silenzio. Poi Thor si riscosse, e non resistette: le venne incontro in due falcate e tese le braccia, come per stringerla, ma tutto ciò che ottenne fu di attraversare l'aria. Batté le palpebre, confuso, e la tristezza sul volto di Frigga divenne più intensa del sollievo.
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Enemy's Love / Thor and Loki
أدب الهواة~Thor 1 what if / Thorki come brotp~ Un universo in cui Loki non è mai stato portato su Asgard da Odino ed è invece cresciuto a Jotunheim, circondato dai giganti di ghiaccio e dall'opinione spregevole che avevano degli Asgardiani. Un universo in cui...