Upright End

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Costretto a compiere una scelta, Loki strinse i denti e si obbligò a ragionare. Byleistr progettava di uccidere la famiglia reale -sia di Asgard sia di Jotunheim- destabilizzando irrimediabilmente l'ordine dei Nove Regni interi. Non poteva permettergli di scappare e farla franca.

Odino e Frigga sarebbero arrivati a momenti, attirati dalla distrazione del Bifrost. Ci avrebbero pensato loro a sistemare la situazione, Loki non ne dubitava. Doveva incrociare le dita e avere fiducia di star facendo la cosa giusta.

Perciò, seppur odiandosi nel voltare le spalle in quel modo alla Terra, si costrinse a girare i tacchi e a precipitarsi all'inseguimento di Byleistr.

Doveva sbrigarsi. Il tempo era agli sgoccioli.

☆☆☆☆☆☆☆☆

Thor fece irruzione nella sala del trono come un uragano, spaventando a morte i genitori che non si aspettavano minimamente di vedersi comparire davanti il figlio esiliato che, per quanto ne sapevano, avrebbe dovuto ancora essere su Midgard.

«Thor? Ma cosa...!»

Il dio del tuono stroncò bruscamente qualsiasi domanda suo padre stesse per fargli, iniziando a parlare come un fiume in piena, senza nemmeno fermarsi per riprendere fiato. «Non c'è tempo. Byleistr. Vivo. Pericolo.» Spiegò loro la situazione il più velocemente ed esaustivamente possibile, e mentre raccontava loro del piano di Byleistr di ucciderli tutti poté vedere la sorpresa abbandonare i loro volti, che si fecero cupi e intenti, attenti a ogni parola che diceva.

«Dov'è Loki?», domandò Frigga in un momento in cui Thor aveva effettivamente smesso di parlare.

Il dio aprì la bocca ma si bloccò, suo malgrado stupito. Non aveva ancora fatto accenno a Loki, eppure sua madre dava per scontato che lui fosse lì. Quanto sapeva esattamente della loro amicizia?

«Sta facendo la guardia. Lui... lui è in pericolo, se non riusciamo a trovare una soluzione entro l'alba morirà.»

«Perché? Cos'è successo?»

Thor deglutì. Gli faceva male anche solo dirlo a voce alta. «Si è sacrificato per me. Ha scambiato la sua vita per la mia. E ora io non posso lasciarlo morire.»

Qualsiasi tentativo di approfondire passò in secondo piano quando una luce in lontananza attirò l'attenzione di Thor, che si voltò verso la finestra e poté così vedere il ponte dell'arcobaleno aprirsi improvvisamente. Si sentì sopraffare da un terribile presentimento.

Asgard dormiva, di questo era sicuro. Nessuno avrebbe potuto usare il Bifrost per lasciare il pianeta.

Quando il ponte non accennò in alcun modo a richiudersi, continuando a risplendere in mezzo all'oscurità dello spazio, i suoi timori si trasformarono in certezze. Qualcosa non andava.

«Byleistr. Ha manomesso il Bifrost»

Senza aggiungere altro Thor si precipitò fuori dalla sala del trono, con Odino e Frigga che lo seguirono a ruota.

Intanto, al di fuori del palazzo, Loki aveva ormai raggiunto il suo ex amico. Quando ormai era distante una decina di passi urlò, spezzando il silenzio di Asgard.

«Ehi! Come mai tanta fretta?»

Byleistr si paralizzò sui suoi passi, colto completamente alla sprovvista, cosa che compiacque Loki più di quanto gli facesse piacere ammettere. Alla fine lo Jotun si voltò verso di lui, atteggiando un sorrisetto così falso che a Loki venne voglia di prenderlo a schiaffi in faccia. Oltre ovviamente a pugnalarlo ripetutamente per aver ucciso Thor.

«Ma tu guarda. L'hai fatto, alla fine. Hai sul serio avuto le palle di spodestare Odino e riprenderti i tuoi poteri. Sono colpito.»

«Potresti dispiacertene», ringhiò Loki, facendo comparire una sfera smeraldina di magia sul palmo della mano. «Perché ho tutta l'intenzione di recuperare il tempo perso.»

Enemy's Love / Thor and LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora