Capitolo 25

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Sono passati tre giorni dal rapimento di Sanem e Can non si dà pace, non ha mai dormito per più di un ora, la notte gira come un matto cercando in ogni posto impensabile, senza mai ottenere nulla, rientra per quando si sveglia Soleil cercando di tranquillizzarla, mentendo, dicendo che dopo che si è addormentata Sanem aveva chiamato perché non voleva che sua figlia si sentisse abbandonata da sua madre, L accompagna a scuola e subito comincia a cercare di nuovo, non fa che riempire di telefonate L investigatore che ha assumito e anche il commissario, spesso si ferma davanti casa di Clarissa e la segue sperando che lei lo porti da Sanem ma fino ad oggi non è mai successo nulla.
Il pomeriggio sono i genitori di Sanem o o suoi a prendersi cura di Soleil inventando lavori o riunioni lunghe per Can che arriva giusto per l'ora di cena dove finge di mangiare, per stare con sua figlia per prepararla alla notte e farla addormentare, ed è proprio quando fa addormentare lei, che anche lui cede alla stanchezza e per un oretta si addormenta, ma lo stesso sogno lo sveglia e lo porta a vestirsi e uscire a cercare di nuovo Sanem
Sogna che lei lo chiama, chiede il suo aiuto, ma lui addormentato non la sente bene... quando apre gli occhi lei è già troppo lontana, lui corre corre forte per raggiungerla e quando sembra averlo fatto lei svanisce e l'eco della voce di Stefano, che gli dice lei ora è solo sua lo fa svegliare di colpo.

In questi giorno ha trascurato tutto compreso il lavoro, nessuno sa cosa stia succedendo solo Andrea Antonella e Matteo sanno la verità, perché Can tnon si fidava di nessuno, loro erano gli unici.
Can ha appena lasciato Soleil a scuola e Andrea lo chiama

< Can dove sei?>

< ho lasciato ora Soleil a scuola... ora faccio un giro..>

Andrea si schiarisce la voce

< Can mi dispiace doverti chiedere questo proprio ora... ma ho bisogno che entri nel telefono aziendale, ti ho inviato un contratto e dovresti firmarlo, altrimenti non posso procedere>

< ok non preoccuparti lo faccio subito... anzi scusa per averti lasciato tutto così...>

Andrea lo zittisce

< non dire stronzate Can , tu avresti fatto lo stesso, tu pensa a Sanem e Soleil qui ci penso io >

< grazie... ti firmo subito il contratto >

Can chiude la chiamata e accende il telefono aziendale, cominciano ad arrivare infiniti messaggi e chiamate, ovviamente è tutto lavoro e a lui ora non interessa, cerca il contratto di cui parlava Andrea, ma l'occhio le va su un messaggio di Can la data e dopo il suo rapimento, quindi senza esitazione lo apre

" Can, sono stata rapita, non sto male, Stefano mi tiene chiusa non so dove,  ma sono ancora in Italia è sicuramente ancora a Roma.... Aiutami per favore voglio tornare da te e nostra figlia vi amo immensamente  appena posso ti scrivo o chiamo io se trova questo telefono sono morta"

Can riempie il suo viso di lacrime leggendo quel messaggio, vorrebbe chiamare ma lei ha scritto di non farlo, effettivamente se lui le avesse trovato il telefono, poteva metterla in pericolo, senza esitazione si avvia a gran velocità verso la stazione di polizia e senza aspettare di essere annunciato, irrompe nell'ufficio del commissario

< mi scusi per il modo... ma ho delle novità importanti>

Il commissario lo fa accomodare e Can con un po' più di speranza mostra il messaggio, il commissario annuisce e chiama un agente

< ho bisogno che provi ad agganciare questo numero, sopratutto da dove è stato inviato questo messaggio >

L'agente annuisce ed esce, il commissario guarda Can che sorride speranzoso

< sarà complicato solo con un messaggio se il telefono risulta spento ora, ma non è detto sia impossibile >

Can stringe la mano del commissario

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