Seul
Ore 01:30
Passi lenti ma decisi risuonavano lungo il corridoio totalmente buio se non fosse per quelle pochissime luci blu soffuse dei LED lungo la parete, continuarono a sentirsi fino a fermarsi del tutto davanti a quella camera dove a detta di Taehyung tutto ebbe inizio.
Un corpo massiccio si sovrappose tra lui e il legno e quando alzò gli occhi color cielo in quelli scuri dell'uomo un ghigno si formò sul suo volto.
"Mi dispiace ma questa stanza è occupata!"
E gli occhi del grigio rotolarono all'indietro scocciato, troppo sforzo per i suoi gusti.
Schiccò le dita e altri due uomini svoltarono l'angolo e si misero ai suoi fianchi, un piccolo cenno della mano e uno dei due iniziò a parlare.
"Le conviene spostarsi, il Signor Kim non ha tutto il giorno." Disse l'uomo basso dai capelli nero pece e uno sguardo da far invidia anche al diavolo.
"Mi dispiace ma ho avuto l'ordine di non poter far entrare nessuno." Ridisse il castano.
L'uomo al centro scoppiò in una risata, una di quelle malvagie da far accapponare la pelle a chiunque.
"Okay." Disse.
Voce roca e bassa, ma terribilmente sensuale.
Il ghigno sparì e si girò per pochi attimi annuendo verso l'altro uomo molto più alto del corvino.
Il castano venne immobilizzato alla parete con una mano premuta sulle labbra per non attirare altre persone.
L'uomo in giacca e cravatta guardò la porta davanti a sé e prese un bel respiro prima di far rinascere il ghigno e aprire definitivamente quella porta.
Davanti agli occhi di Taehyung non si parò nessuna immagine nuova e che non ebbe mai visto prima, il solito letto con il solito uomo... l'unica cosa a cambiare era la donna che appena sentì la porta aprirsi urlò scansandosi e coprendosi con le coperte.
"Buonasera!" Ghignò il grigio verso suo marito che sbiancò alla sua vista e cercò di alzarsi dicendo all'altra di andare via, la donna si sbrigò a sollevarsi frettolosamente ma Taehyung sorrise perfido.
L'uomo alla porta riuscì a liberarsi entrando frettolosamente nella stanza e per poco non si scontrò con la schiena del grigio.
"Oh no, tranquilla." Il grigio alzò una mano col palmo rivolto a lei "Sarò qui solo per pochi minuti, giusto il tempo di dire due parole." Disse camminando in modo elegante e sedendosi sulla poltrona posta proprio di fronte al letto, le gambe si accavallarono e si lasciò cadere contro lo schienale.
Scavò nel suo taschino e ne estrasse una sigaretta che accese con calma, aspirò il fumo socchiudendo gli occhi.
"Sai..." ispirò guardando il marito che si era bloccato in mezzo alle coperte "Mi devo complimentare, stavolta hai superato il record. 10 in una settimana!" Gli fece un applauso ridendo.
"Taehyung questo non fa parte delle regole!" Cercò di difendersi l'uomo ma alla occhiata velenosa del grigio si ammutolì.
"Regole?" Sbuffò una risata prendendo un'altra dose di fumo "Le tue regole valevano per il Taehyung di 4 anni fa, quello di oggi di regole ne crea." Ghignò spegnendo la sigaretta sul manico della poltrona "Ho subito i tuoi schiaffi troppo a lungo amore, ora ne ho abbastanza di tutto questo schifo" Sbuffò girando lo sguardo verso la donna "Hai iniziato un gioco e l'hai vinto, ma adesso che ho iniziato io una nuova partita non ti sta bene?." Appoggiò il viso sul palmo della mano guardando lui con finto dispiacere "Oh non guardarmi così, quello sguardo abominevole mi da il voltastomaco!" Ghignò ancora "Non ti aspettavi mica di perdere con le tue stesse regole, ma ecco..." si alzò sistemandosi la cravatta e avvicinandosi alla porta "C'è un detto molto interessante L'allievo supera il maestro... Buonaserata." Concluse facendogli l'occhiolino, passò una mano sul petto del castano e lo superò si chiuse poi la porta alle spalle.
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Hotel's Corporation
RomanceQuesta storia è nata come un unico capitolo ma verrà diviso in più parti poiché troppo ma troppo lungo. Un accordo che salverà Jungkook e Taehyung da tutti i loro problemi. ~~~ "Bene da dove inizio?" Si portò la mano al mento fingendo di pensarci su...