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Una donna stringeva tra le dita un foglio e ogni tanto lo accarezzava sorridendo.

Un mese era già passato da quel giorno ma lei non si pentì di dover passare chissà quanto tempo in quella cella... lei aveva salvato la sua bambina e questo gli bastava.

Il rumore delle chiavi che aprivano la cella la fece alzare di scatto.

"Andiamo."

Il poliziotto si scansò di lato facendole segno si uscire.

"Si" disse la donna guardandolo rassegnata.

Arrivarono in tribunale e la scortò fino in sala.

Vide suo marito e gli sorrise triste venendo ricambiata da uno più limpido e sincero.

La fecero sedere accanto al suo avvocato e iniziarono l'udienza.

La situazione andò per le lunghe tra il suo avvocato che voleva a tutti i costi diminuirgli la pena, la cosa che piu la confondeva era l'avvocato avversario... se ne stava in silenzio senza mai contestare.

Arrivò il suo turno di parlare e confessò tutto, dopo poco fù il momento della decisione del giudice.

"Per aver preso parte al tentato omicidio dei qui presenti Kim Taehyung e Jeon Jungkook la dichiaro..."

Ma lei già sapeva.

"Colpevole!"

La donna annuì e guardò i due uomini scusandosi con lo sguardo.

"Ma prendendo atto del patteggiamento e dopo una lunga riunione siamo arrivati alla conclusione che la condanniamo a 3 anni di arresti domiciliari! La sentenza è finita!"

I colpi di martello annunciarono la fine e tutti andarono via.

La donna ad occhi sgranati guardava il suo avvocato che gli spiegava la situazione.

"Hanno capito la situazione e hanno scelto di patteggiare per alleviare la sentenza. Hanno richiesto una riunione speciale con il giudice che alla fine si è rivelato un vecchio amico del Signor Jeon."

Lei si girò di scatto ma non incontrò mai le faccie dei due.

La scortarono fuori.

Ogni passo... ogni movimento verso la fine di quel posto gli sembrava un sogno...

Il portone si aprì e strizzò gli occhi accecata da quella luce troppo forte.

"Mamma!" Urlò una bambina correndogli in contro che lei prontamente sollevò stringendola e baciandole l'intera faccia.

Gli occhi lucidi gli impedivano di vedere perfettamente il viso della sua bambina e sorrise quando quest'ultima gli diede un bacio sulle labbra.

"Mamma, mamma! Ho fatto amicizia con una bambina tanto carina. Si chiama Areum ed è proprio lì." Disse indicando un punto al di fuori del cortile.

La donna seguì il suo dito e scoppiò a piangere vedendo la piccola bimba bionda salutarla con gioia mantenendo con una manina il guinzaglio che teneva fermo il cagnolino.

Taehyung e Jungkook erano affiancati dal marito della donna e sorridevano mostrandogli tutto il loro sostegno.

"Ora sei finalmente libera..." sussurrò Taehyung stringendo la mano del marito.

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