Kei è davanti all'ingresso del grande edificio. Si alza sulle punte dei piedi guardandosi intorno, e ogni tanto saltella sul posto, impaziente.
E' nervoso, perché è in ritardo. E lui odia essere in ritardo. Arrivare dopo gli altri significa attirare l'attenzione e avere gli occhi di tutti puntati addosso. Ed è quello che lui in genere vuole evitare. Oggi probabilmente nessuno farà caso a lui, ma in ogni caso lui odia arrivare in ritardo.
Finalmente, sul piazzale compare Kuroo, che arriva correndo.
"Scusa se ci ho messo tanto, è tutto pieno, ho dovuto parcheggiare in fondo..." dice ansimando, piegato in avanti, con le mani appoggiate alle ginocchia.
"E' tutto pieno perché siamo in ritardo. E tu lo sai che-"
"Che tu odi arrivare in ritardo, lo so. Potevi andare avanti, ti avrei raggiunto".
"Ho preferito aspettarti. Conoscendoti, ti saresti perso nei corridoi" risponde Kei, con simulata indifferenza. "Comunque muoviti, siamo in ritardo".
"Non ti preoccupare, nessuno farà caso a noi. E comunque non c'è niente di cui avere paura".
"Ma quale paura, io non ho paura proprio di niente!" risponde stizzito Kei.
"Certo, come no. Se non sbaglio eri tu quello che diceva di non volersi bagnare con la pioggia, e che deve sempre avere un ombrello o una corazza, e bla bla bla...?" lo prende in giro Kuroo, quasi ridendo. "Preparati ad un bell'acquazzone, caro mio!". Sa quanto Kei sia irrequieto, e si diverte a stuzzicarlo.
Kei gli prende la mano e la stringe, guardandolo negli occhi. "Nessuna pioggia mi può bagnare, oggi. Ho il mio ombrello".
"Oggi faremo qualcosa di più. Niente ombrelli! In caso di pioggia, ci bagneremo insieme". Kuroo sorride.
Kei appoggia la fronte su quella dell'altro e per un attimo chiude gli occhi.
"Prima di entrare, vuoi fermarti a prendere qualcosa da mangiare? Nel caso ci venga un po' di fame..."
"Tetsurou!". Quel gattaccio ha la capacità di farlo andare fuori dai gangheri!
"Va bene, va bene, scusa. A mangiare penseremo dopo, adesso siamo in ritardo" lo anticipa Kuroo, con le mani alzate all'altezza del petto, in segno di resa. Kei lo sta guardando da sotto gli occhiali, lo sguardo corrucciato e le labbra contratte. Kuroo lo trova bellissimo quando si arrabbia, e spesso cerca di proposito di farlo innervosire per vedere quell'espressione adorabile. "Andiamo".
Gli ampi corridoi sono deserti, e li percorrono correndo.
In fretta salgono due rampe di scale e si fermano davanti ad un varco. In sottofondo si sente un forte chiacchiericcio e una musica altissima e ritmata.
Si fermano un attimo, guardandosi ancora negli occhi.
"Eccoci. Ancora buon compleanno, Kuroo-san".
Kuroo gli lascia un bacio sulle labbra.
Sotto di loro, le squadre sono già predisposte: Giappone – Italia, partita valida per le selezioni al campionato mondiale maschile di pallavolo.
"Sono contento che alla fine tu abbia deciso di non buttare i biglietti."
"Non sono mica matto! Avrei sempre potuto venderli e farci un sacco di soldi. Non credere che li abbia conservati per te!" ribatte Kei sarcastico.
"Ti amo anch'io" ribatte Kuroo con gli occhi accesi e una risatina sulle labbra.
A Kei scappa un sorriso. Non glielo dice mai abbastanza, almeno non quanto glielo ripete Kuroo, ma anche lui lo ama, come non avrebbe mai pensato di essere capace. D'altra parte non pensava neppure di essere capace di provare tanta felicità. Ma adesso sono lì, insieme, persi l'uno nell'altro e pronti a tuffarsi tra una moltitudine di persone, per assistere ad una gara avvincente dello sport che li appassiona. Che combinazione perfetta!
Si prendono per mano e tirano un grosso sospiro.
"Pronto?"
"Pronto!"
L'arbitro fischia l'inizio della partita. In un istante tutto il pubblico si zittisce.
Mentre il giocatore giapponese si prepara alla battuta, il prestante capitano della Nekoma, Kuroo Tetsurou, e lo spilungone biondo della Karasuno, Tsukischima Kei, fanno il loro ingresso nelle gradinate del palazzetto e prendono posto, tenendosi per mano.
ANGOLO AUTRICE
RINGRAZIAMENTI E AVVERTIMENTI
Prima di tutto è doveroso precisare che i protagonisti di questa storia sono una creazione dell'infinito genio di Haruichi Furudate, angelo caduto in terra per regalarci tanti personaggi meravigliosi e materiale infinito per i nostri sogni.
Spero di aver rispettato il più possibile la personalità che lui ha voluto dare ai personaggi.
Solo Yuki (ex ragazza di Kuroo, cap. 7), Matsuri Tashiro e i bulli della squadra di calcio (cap. 8), sono frutto della mia fantasia.
Ringrazio con tutto il cuore tutti coloro che hanno avuto la pazienza e la curiosità di leggere questa storia. Ho cercato di esprimere il mio punto di vista, e di trasmettere tutto l'amore che mi lega ai due protagonisti, Tsukishima e Kuroo (lo so, sono un disco rotto, ma che ci posso fare se li adoro, e li adoro solo insieme? ;-D).
Ho cercato di render loro omaggio anche con piccoli dettagli, come il numero dei capitoli (11) o i numeri degli autobus che Kei prende nel capitolo 2.
Spero tanto che vi sia piaciuta, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, anche per capire se in futuro posso dare ancora sfogo "scritto" alle mie fantasie, o è meglio che le tenga per me ;-)
Infine, vorrei cogliere questa occasione per fare un particolare ringraziamento a tutt* quell* che hanno scritto o scriveranno Kurostuki (solo per citarne alcune: JesD, Scarletblood, Chelsea_08, Inazumiana01, Ev4 Milani e tant* altr*): in me troverete sempre una lettrice appassionata e piena di gratitudine. Grazie!
Adesso tocca a voi. Fatemi sapere cosa ne pensate. A presto e... viva l'amore (soprattutto se è un amore Kurotsuki!!) <3
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Combinazione perfetta
FanficDomani. A Tokyo. Domani è il compleanno di Kuroo. Combinazione perfetta. Il racconto parla di Tsukishima e Kuroo e del loro rapporto. Si svolge principalmente in un unico giorno, il giorno del compleanno di Kuroo, ma grazie a una serie di flashback...