Dieci

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Skylar's POV

Per l'assurdo, tutto nella mia vita stava andando bene. Senza alcuna interruzione da parte di un inquietante stalker incappucciato. Senza alcuna minaccia. Senza niente, in realtà. Mi ero sdraiata una notte e avevo pensato wow, quindi è questa la normalità . Che immaginavo fosse stato un grande momento di sfiga, perché da quando alla mia vita piaceva essere normale?

Da quasi mai. La mia vita aveva un debole per l'assurdo tanto quanto la mia scelta di vestiti in questi giorni, almeno secondo la mia coinquilina, Nova.

"Non andrai al negozio della signora Marshall indossando quello, vero?" Me l'aveva chiesto quella stamattina, con fare piuttosto preoccupato per qualcuno che si era appena svegliato.

"No." Le sorrisi perché ero gentile, lanciando un'occhiata al corto rosso cappotto che stavo mettendo sopra il mio top nero. "Sono piuttosto consapevole del suo cane ora, non grazie a te."

Mi fece un cenno con la mano, sprezzante o indifferente, o forse anche entrambe le cose.

"Dov'è tuo... um fratello?" Chiesi, guardando intorno al nostro piccolo piccolo appartamento.

"Da un amico."

Strano, pensai. Chicken venne correndo verso di me e spinse l'orecchio contro i miei leggings. Mi chinai per darle una carezza.

Più tardi quel giorno, incontrai Alex e facemmo una bella passeggiata in centro, aggiornandoci sulle cose. Probabilmente gli avrei anche raccontato tutto della follia che avevo vissuto la scorsa settimana, ma non mi era sembrato necessario quando Alex aveva iniziato a parlare di Hanna. O almeno io avevo pensato che volesse solo sfogarsi quando in realtà era davvero di un pessimo umore. 

"So cosa ti metterà dell'umore giusto." Diedi una gomitata ad Alex mentre camminavamo fianco a fianco. Mi guardò da sotto il suo cappellino snapback grigio. "Dovremmo uscire a coppie a volte."

Alex sorrise un po'. "Sì. Certo. Pensi di poter convincere il tuo lunatico stronzetto di fidanzato?"

"Probabilmente no." Agganciai il mio braccio al suo. "Stiamo parlando di Caden dopotutto."

Alex sbuffò una risata.

"Posso ancora farlo, però," Dissi. "Sarò la terza ruota per me stessa. Voglio uscire con voi due da quando... be', da molto. Sai, come ai vecchi tempi?"

"Mi piacerebbe."

"Anche a me." Appoggiai la testa al suo braccio. "Ma cosa stavi dicendo su Hanna?"

Alex sospirò e lo sentii riverberare attraverso di me. "Distante. Lei è sempre più distante. Non... capisco davvero perché."

"Cosa vuoi dire perché? Sei il suo dannato ragazzo. L'amore della sua vita. Vai a chiederglielo!"

Un piccolo bar dall'aspetto accogliente apparve alla nostra vista e il mio spirito urlò di gioia quando pensai a un buon caffè freddo.  Anche un muffin. Un'auto suonò il clacson e io sussultai un po'.

"Non è quello." Lui scosse la testa. "Ha bisogno di spazio. Le sto dando spazio."

"Non dirmi che vuoi che rompa con te." Passai i secondi a torcere l'anello d'argento attorno al mio dito, chiedendomi distrattamente dove fosse Caden in quel momento e cosa stesse facendo.

"Ovviamente no."

"Bene." Sospirai. "Sarò onesta con te. Penso... le relazioni di solito vanno in malora quando si chiede spazio." Glielo dissi e ci fermammo. "Voglio dire, certo, un po' di tempo da solo è plausibile. Ma dare spazio a qualcuno è quasi come... non combattere per ciò che ami. O qualcosa del genere."

Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora