Undici

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Skylar's POV

L'avevo già vista.

Lo sapevo perché stavo impazzendo. E non impazzivo senza motivo. E la ragione era che fossi stata faccia con il mio inquietante stalker incappucciato. Ma soprattutto perchè l'avevo già vista. Dove, era ciò che cercai di comprendere nelle prime ore di panico.

Per tutto questo tempo mi aspettavo che fosse un ragazzo. Mi aspettavo che fosse Blake, cazzo. Avrei persino pensato che fosse Kyle. Ma era una ragazza. Con lunghi capelli scuri e un viso magro e un nasino all'insù e un cipiglio. Non sapevo. Forse il mio cervello stava componendo il resto del suo viso in quei pochi secondi in cui rimasi ad osservarla. E poi era scappata.

Dev'essere una vera psicopatica, pensai tra la paura e il panico, minacciando Chicken oltretutto.

Mi sentivo come se mi avessero osservato per tutto il tragitto verso il mio appartamento. Non aspettai un solo secondo prima di prendere il mio telefono.

"Devo vederti." Non mi ero nemmeno accorta di essere per terra con la schiena contro il minuscolo ripiano della cucina. "Ho bisogno di vederti."

Sembrava che avessi interrotto il sonno di Cade, il che era assurdo dato che era quasi sera adesso. Nemmeno io avrei dormito in quell'orario.

"Sky?" Parlò, confuso. "Cosa... stai bene?"

"Sto un po' impazzendo." La mia voce suonava divertita. "Dove sei? Posso... posso vederti? Adrian ha detto--"

"Um." Sembrava ancora addormentato.

Feci una smorfia, poi dissi a voce piuttosto bassa. "Stai bene, Caden?"

"Sì." Rispose quasi immediatamente questa volta. "Perché non dovrei esserlo?"

"Sembri esausto."

"Sì, beh, mi hai svegliato da un pisolino, Sky."

Aggrottai la fronte e c'era questa pesante sensazione di nodo alla bocca dello stomaco. La sensazione che provavi quando qualcosa era veramente sbagliata ma non sapevi cosa.

"Bene." Mi costrinsi a smettere di impazzire. Funzionò, credo. "Sai cosa, va bene. Non devi... penso che dovresti dormire. E parleremo, parleremo quando le cose saranno un po' sistemate, okay?"

Caden era tranquillo dall'altra parte. Pensavo si fosse già riaddormentato.

"Sto bene." Sospirò e ora sembrava un po' irritato. O forse me lo stavo immaginando.

"Non ho detto il contrario." Piegai le ginocchia, tirando un filo allentato dai miei pantaloncini bianchi.

"Allora perché hai detto quando le cose sono un po' sistemate?" Non in quel senso. Il tono era leggermente arrabbiato. "Non lo sono già? Sto bene."

Trasalii. "Non è quello che io..."

"Solo... ci vediamo da qualche parte, va bene?" Mi interruppe. "Dimmi dove, Anderson."

Annuii anche se non poteva vedermi. Nei minuti successivi ci accordammo per incontrarci al piccolo sentiero pedonale appena fuori dal bosco, che circondava la maggior parte della città qui. Non gli chiesi come mai fosse qui quando Adrian mi aveva detto che non era così. Non gli chiesi altro perché avevo la sensazione che avrebbe dato di matto. Non volevo che lo facesse. Forse avrei potuto chiedergli il resto una volta che lo avrei visto con i miei occhi. 

"Sarò lì." Disse prima di riattaccare.

Ci sarò anch'io, pensai il silenzio.

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Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora