...

388 15 0
                                    

Ero terrorizzato da Blazer e quello che avrebbe potuto fare a Ivan per colpa mia. Era difficile evitare Ivan sembrava come giocare al gatto al topo, lui mi inseguiva e io inspiegabilmente cercavo di evitarlo, correvo da Blazer ogni volta che dovessi scappare da Ivan, nel mentre vedevo Omar di tanto intanto visto che era l'unico capace di curarmi con le sue carezza, a causa del suo lavoro non ci vedevamo spesso ma Omar era l'unico che poteva trattarmi con cura e rispetto e io sentivo di aver bisogno di quello. Le sue gentilezze erano così belle da farmi sentire sempre protetto, come se il molto non mi stesse facendo nessun affronto impedendo di amare chi volessi.

"Ivan ti piace tanto vero?", disse ancora accaldato da quello che mi aveva fatto.

"Mi piace da morire", risposi paonazzo sfinito dal sesso con lui.

"Dovresti essere sincero con lui e dirglielo", disse accarezzandomi i capelli come con un bambino.

Lo guardai torvo, "pensi non l'abbia fatto, gli ho persino confessato di essere innamorato di lui!", sbottai.

"Allora cosa non va?"

"Beh a lui piacciono le donne!", ammisi ironico come se non ci credessi a pieno.

Sbuffai e mi misi a pancia in su.

"Non penso proprio, l'altra sera durante la festa, quando ti sei sballato con Isadora, lui dopo aver baciato Ari era venuto a cercarti, ma ti aveva trovato a sniffare e baciarti un tipo spalla a spalla con l'imperatrice. Ricordo che venne da me al bancone si scolò due tre shottini blaterando cose a caso su di te e poi tornò da Ari".

"Cosa diceva di me?"

"No, non chiedermelo", scosse la testa, "ricordo però che mi raccontò di questi fighi muscolosi compagni di squadra del padre calciatore"

Iniziai a ridere a squarciagola ricordandomi che anche l'altra volta durante la sbronza a casa mia aveva parlato degli amici del padre, aveva una reale ossessione per i muscoli di quei giocatori.

"Penso gli piacciano gli uomini visto come parlava", disse passandomi una mano sul petto e iniziando a fare movimenti circolari.

"So di piacergli, ma non posso stare con lui finché lui non lo vorrà, che poi c'è anche una mezza cosa in mezzo"

"In che senso?", chiese.

"C'è di mezzo Blazer", dissi sottovoce per nascondere la paura e la gravità della situazione. La sua faccia si accigliò preoccupata.

"Nulla di grave Omar", negai per farlo stare tranquillo.

Apri le braccia stringendomi forte, "sta attento Patrick, per qualsiasi cosa io sono qui! Comunque sono contento che hai trovato qualcuno da amare, sono felice che anche tu possa godere dell'amore di un altra persona e magari di quei tre minuti sguardo dentro sguardo dopo il sesso", disse accarezzandomi il viso e alludendo a quella piccola confessione che ci eravamo fatti appena conosciuti.

"Amo la tua dolcezza...se non ci fosse stato Ander di mezzo ti avrei amato lo sai?"

Dopo aver nominato Ander parti un mutismo selettivo per qualche minuto, forse avevo sbagliato.

"Lui mi manca", non ne avevamo più parlato era come un fantasma nella nostra vita.

"Anche a me", trovai la forza per liberarmi di questo peso con lui.

Lui mi guardo stupito ma poi sorrise.

"Lo so, sempre saputo, so che scopi con me perché ti ricorda Ander", disse in totale confessione.

"E la stessa cosa che fai tu", risposi con tutta franchezza.

"Siamo proprio due rincoglioniti", disse stringendosi a me e ridendo insieme.

Qualcuno da amare. Fanfiction Ivan/Patrick.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora