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Io e Ivan eravamo rimasti amici ma con qualche incontro amichevole, stavamo spesso insieme ma non facevamo nulla di che, passavamo dal cinema, a scuola, al calcio, tutto con una leggerezza a dir poco stravolgente, la voglia di averlo mi faceva mordere le mani e rodere da morire. La verità era che a nessuno importava un cazzo di cosa facessimo o cosa no, le uniche a rompere i coglioni erano le fan di Ivan soprattutto dopo quella vittoria, lo seguivano da per tutto, erano tutte ossessionate dal suo corpo, potevo capirle perchè anch'io lo volevo ma lui con quel suo culo era come la mela prelibata nella foresta. Lui le allontanava sempre con buon gusto e gentilezza, era sempre così posato da farmi chiedere se lo facesse anche con me, magari avrebbe voluto allentarmi con la stessa delicatezza con cui faceva con quelle ragazze ignare di come aveva ansimato quando l'avevo toccavo, o forse mi voleva davvero ma aveva paura; anche se lui di paure sembrasse non averne mai.

"Lo sai che spesso credo che prima o poi mi allontanerai come fai con loro", confessai spingendo il suo sguardo verso il gruppo di fan all'angolo.

"Sei geloso?", chiese facendo dei suoi occhi delle fessure e provando persino a farmi il solletico.

"No! Quanto più è l'incertezza che mi dai a creami problemi", risposi facendo spalline.

"Lo so che ti sto dando dei problemi, lo so che non ti meriti tutto questo ma non riesco a far a meno di te e della tua presenza, mi piace passare del tempo insieme a te.."

Continuai con le spalline annuendo, "puoi avermi quando vuoi comunque", stuzzicai.

Lui mi guardò respirando pesantemente porto il collo all'indietro e mi guardo, era silenzioso e mi guardava, ogni tanto apriva la bocca poi la chiudeva. "Non lo so", riuscì solo a dire costringendosi a guardare altro. Passarono pochi minuti poi sbottò, "come faresti con l'amore che provi per Ander, potresti amarmi nonostante.."

"..Spiegami come cazzo hai fatto a parlare d'amore per la primissima volta tra noi e includere anche Ander che non c'entra un cazzo in questo momento", risposi nero di rabbia. Avevo cambiato mood in un attimo e la colpa era di Ander.

"Non è vero che non c'entra! Non è vero Patrick", scosse la testa, " scopi con Omar pensando che sia Ander perchè ne eri innamorato, hai fatto lo spogliarellista e hai scopato con il mondo dopo che lui se ne è andato, non puoi dirmi che non c'entra un cazzo, c'entra e come! Cazzo! Si che c'entra!", si stava agitando stringeva il manubrio e non era affatto tranquillo.

"Non voglio che tu parli di Ander, perchè non sai un cazzo", l'indicai aprendo lo sportello e dandogli le spalle e mollandolo lì come un fesso. Ero incapace di stare calmo quando si parlava di Ander e l'unica cosa giusta da fare era scappare.

Non passò molto in realtà non mi aveva dato neanche il tempo di organizzarmi con qualcuno per sfogare la mia rabbia. Ormai sapeva come reagissi in situazioni del genere; perciò finite le lezioni mi afferrò.

"Senti se è per quello che ho detto di Ander, ho sbagliato, non avrei dovuto dire nulla su quell'argomento!"

"No! infatti non avresti dovuto", ammisi rude mettendo i quaderni e penne dentro lo zaino. Avevo ancora voglia di prenderlo a schiaffi, ma adesso ci si metteva Blazer ad ossessionarmi con quei suoi messaggi del cazzo.

"Ho esagerato ti chiedo scusa, ma qui nessuno parla di Ander, nessuno sembra volermi dire nulla, del tuo rapporto con lui ..e del tuo rapporto con Omar", sussurrò alle mie spalle.

Mi voltai di scatto allacciando i nostri sguardi. Lui lo sapeva, forse lo sapevano tutti ma degli altri non me ne importava nulla.

"Gli voglio bene e basta", risposi cercando di controllarmi. Avevo mille pensieri e non ero neanche sicuro di cosa volessi dirgli o non dirgli, sapere o non sapere.

Qualcuno da amare. Fanfiction Ivan/Patrick.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora