Mi risveglio nel letto con un orribile mal di testa. Probabilmente è per colpa di ieri sera, dato che avevo bevuto un sacco di drink. L'unica cosa che mi ricordo è Jake che butta per terra Balthazar e che mi riporta a casa. Scacciando via i cattivi pensieri della notte precedente decido che è tardi, ed è meglio andare a scuola. Guardo l'orologio e per fortuna segna sabato. Ma se ieri era giovedì come mai è già sabato? Alcool di merda. Mi alzo lentamente e mi dirigo fuori da camera mia solo con canottiera e mutande. Imbocco la strada verso la cucina per mangiare qualcosa e per poi, tornare a dormire. Appena arrivo mi paralizzo e sbianco completamente. Che cazzo ci fa Jake Schmidt in casa mia? Cerco di evitare il salotto per non farmi vedere in mutande andando di soppiatto in cucina, ma ovviamente, mi si piazza davanti Jake. Arrossisco e non capisco niente di quel che dice. Insomma, come mai quel ragazzo mi fa questo effetto? "Jef come stai? Sei intontito?" continua a chiedermi Jake schioccando le sue dita in faccia. "Si, certo. Credo....penso..." rispondo io. Devo smetterla di fissargli gli occhi altrimenti gli salterei addosso in meno di due minuti. Così cammino verso di lui e lo abbraccio. Lui risponde all'abbraccio e mi accarezza con una mano il collo, mentre con l'altra mi scompiglia i capelli. Starei nelle sue braccia per ore, ma capirebbe tutto. Mi stacco e gli dico: "Grazie Jackie." Lui sorride e mi chiede se possiamo andare a fare un giro a Ottawa. Ovviamente accetto e mi preparo velocemente. Nella mia testa c'è una sola frase: SII PROVOCANTE! Così mi rifaccio tutte le sopracciglia e mi faccio la doccia velocemente. Lascio un pochino di barbetta bionda sulle guance e mi metto i super Skinny Jeans che mi aveva regalato Charlie con una maglietta a stampa bianca. Poi, metto le mie solite scarpe ed esco dal bagno. Lui mi guarda sbalordito e usciamo. Decidiamo di andare in un bar qualsiasi e finalmente potrò provocarlo con il cappuccino. Un po' mi dispiace, ma se lo voglio tutto per me, devo osare. La mia colonna sonora di oggi è Flashlight di Jessie J. Nonostante cerco di cacciare la canzone dalla mia testa per fare un po' il bad boy della situazione, il ritornello continua a risuonarmi in testa :
I got all I need when I got you and I,
I look around me, and see sweet life,
I'm stuck in the dark but you're my flash light.E ciò significa : "Ho tutto quello che mi serve quando ti ho, e mi guardo attorno vedendo una dolce vita. Sono bloccato nel buio, ma tu sei la mia torcia." Sì, lui è proprio la mia torcia, e ho bisogno di lui per uscire da tutti i miei problemi. Prendiamo le ordinazioni e incominciamo a parlare del più e del meno, anche se per tutto il tempo gli fisso gli occhi. "Eddai, sono neri. Che cosa avranno di stupendo?" penso. Il fatto è che per cercare le sue pupille devo scrutarli per bene e quindi diventa difficile trovarle. Come se stessi giocando a trova le differenze. Arrivano le ordinazioni e bevo tutto d'un fiato. "Wow, hai proprio fame!" mi fa notare Jake. "Dio, si! Stanotte ho praticamente rimesso tutto nel water!" dico mentre scoppiamo a ridere. "Ma perché hai buttato per terra Balthazar?" chiedo. Lui mi guarda incerto e poi mi risponde : "Dio Jef, ci stava provando con te. E tu eri ubriaco!" Annuisco alla sua risposta ma capisco che non è così. Decido di avvicinare la schiuma del cappuccino a quel liquido color beige sul fondo per finirlo, e lo bevo tutto d'un fiato. Lo appoggio sul tavolo e Jake mi indica che sono sporco di schiuma sopra il labbro. Prendo un tovagliolo per pulirmi la bocca ma Jake mi ferma dicendo : "Aspetta, faccio io. Sei ancora un pochino ubriaco e potresti correre il rischio di ucciderti anche con un semplice fazzoletto." Incomincio a ridere e acconsento. Mi pulisce la bocca completamente con una cura micidiale, ripiegando più volte il fazzoletto. Ogni volta che lo vedo, è come se m'innamorassi di lui per la prima volta. Come se mi facesse perdere completamente la testa dimenticandomi di tutto e tutti. Ed ecco, che la canzone giunge a un punto che mi ha sempre ispirato:
I see the shadows long beneath the mountain top,
I'm not the afraid when the rain won't stop,
'cause you light the way..."Vedo le ombre lungo la cima della montagna, e non sono spaventato se la pioggia non si fermerà. Perché tu mi illumini la strada." Lui è la mia torcia. Lui m'illumina la strada. Non ho paura degli ostacoli se sono con lui, anzi, non vedo l'ora che si presentino così saprò come affrontarli. Guardo Jake mentre appoggia il fazzoletto sul tavolo e le mie guance diventano di un rosso molto evidente. Devo trattenermi dal baciarlo, anche se lo voglio più di ogni altra cosa. Magari è etero, e allora perché stava con Balthazar? E se in realtà è venuto a parlarmi della loro relazione e che vogliono adottare un bambino? E se lo vogliono chiamare come me? Dio, che paranoico che sono. È già un miracolo che Jake mi abbia invitato ad uscire ed io penso solamente al peggio? Che verginella in calore che sono. Ma se davvero sta con Balthazar? Se davvero lui ama il biondino dagli occhi azzurri e non me? Mi sistemo i capelli velocemente e guardo ancora una volta i suoi occhi. Improvvisamente, preso dalle mie paranoie mi sfugge : "Come sei bello Jake...." e lui, guardandomi con occhi dolci mi risponde : "Sembra proprio che questa sbronza non finisca più, vero Jef?"
Passano i giorni, e la mia testa è martellata da Jake Schmidt. Le cose tra di noi vanno alla grande, facendomi capire che è follemente cotto di me. Siamo usciti molte volte per "studiare", per fare shopping e una volta in palestra. Quella volta non me la scorderò mai. Vederlo fare gli esercizi per le gambe con il sudore che gli faceva risaltare i muscoli sulla canottiera blu attillata mi mandava in estasi. La maggior parte delle volte, a lezione, ero richiamato più volte dai vari prof perché sognavo ad occhi aperti. Tutte le volte fino ad oggi. È la classica giornata no di chiunque. Il fratello di Charlie è ripartito in guerra e non sa quanto starà via, Thomas è depresso perché ha finito Glee ed io sono assonnato perché ho fatto un'altra notte in bianco. È la quarta ora. Lezione di Storia della Musica su Beethoven. Riassunto: Uomo sordo e depresso che scriveva musiche troppo complesse per essere suonate. Fortunatamente, qualcuno bussa alla porta, ma sfortunatamente, quello ad entrare è Jake. Tutti si voltano verso di me e mi fissano per poi girarsi. "Salve ragazzi." Ci saluta lui. "Allora, dato che siete l'unica classe libera siccome siete molto avanti con il programma e non avete nessuna verifica in ballo, vi consegniamo le autorizzazioni per la gita di quest'anno organizzata da noi studenti del dodicesimo grado. Andremo a Niagara Falls!" dice lui entusiasta. Wow! Sono felicissimo, ma io, Charlie e Thomas siamo talmente depressi che facciamo un sorriso arcaico simile a una smorfia. Dopo averle consegnate, ci ribadisce le solite regole da tenere in gita, e prima che possa andarsene, mentre nascondo uno sbadiglio, gli chiedo : "Chi è che ci accompagnerà?" Mi guarda, sorride maliziosamente e mi risponde : "Lucas Thompson, Drew Carter, Julie Jones ed io." Perfetto. Al mio tre, scatenate l'inferno!
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Il Cigno di Vetro
Teen FictionJeffrey Hewitt, quindicenne amante della danza classica, è sottoposto alla misera vita di un giovane étoile : esercizi difficili e dieta molto stretta. Un giorno, incontra Jake Schmidt, ragazzo dell'ultimo anno ribelle di natura. Due personalità d...