Oggi è il giorno della gita. Mi sveglio prestissimo e decido di mettermi qualcosa di comodo per non avere scomodi problemi durante il viaggio. Trascino la valigia giù per le scale del condominio e aspetto che Charlie e sua mamma mi vengano a prendere per andare in stazione. Il viaggio in pullman è veramente noioso. Decido di ascoltare la musica e di dormire. Tutti sono nella mia stessa situazione : assonnati e svogliati. Tutti tranne i ragazzi del dodicesimo grado. Sembrano tutti molto svegli e Jake, stranamente, è più attivo del solito, che detto così mi fa subito pensare a cose perverse. Passa un po' di tempo e finalmente riesco a vedere le Cascate del Niagara. Se potessi descriverle con una sola parola direi : Mozzafiato. Quando scendiamo dal pullman e ci dirigiamo verso la cittadina, seguiamo la strada principale immersa dentro la foresta, che segna la località di Niagara Falls su un cartello rosso e bianco. I ragazzi del dodicesimo grado sono davanti a noi e siccome siamo l'unica classe che ha aderito alla gita alle Cascate del Niagara devono per forza badare a noi, e guarda caso, c'è proprio Jake. Ora come ora gli salterei addosso e mi vergogno dei miei pensieri perversi. È proprio possibile che penso a lui in tutti i sensi? Non è possibile che la sua maglietta sudata verde acqua e i suoi pantaloncini corti attillati mi distraggono dai discorsi antiquati di Thomas e Charlie. "Pianeta chiama Jeffrey!" mi urla nell'orecchio Charlie. "Sembra che quel Schmidt ti abbia offuscato la mente!" aggiunge lei. "Shhhhh, non farti sentire Char! O morirò se scopre che gli sbavo dietro!" dico io tirandole una pacca sulla spalla. "E dai, capita solo una volta nella vita che per puro caso 'il ragazzo che ti piace'..." dice Thomas mimando le virgolette "sia uno dei rappresentanti della gita e che abbia deciso di accompagnare la nostra classe sapendo che ci sei tu!" conclude lui. Chloe, evidentemente attirata dalla nostra conversazione, si intrufola e mi dice : "Non sperare tanto di farti Schmidt. La mia amichetta è tutta sua, e scommetto che riesco a dargliela prima della mia morte." Charlie ride e non appena Chloe la nota le dice : "Non ridere tanto Newton, altrimenti ti cadono le mele in testa e magari diventi intelligente!" Charlie si ferma, la guarda e le dice : "Tu ti credi importante, una ragazza stupenda e magnifica, ma io ho una cosa che tu non hai. Io ho le alpi. Mentre tu sei piatta come una tavola, ed ecco perché Schmidt non ti vuole. Non ispiri niente......non ringraziarmi!" Chloe si allontana sconfitta ed io e Thomas diamo il cinque a Charlie. "Avanti ragazzi! Siete lenti come lumache!" ci urla Jake. 'Scusami tanto Jackie! Non siamo dei pezzi grossi con gambe muscolose che ispirano sesso violento come te!' penso. Aspetta! Ho appena detto che Jake mi ispira sesso violento? La mia mente è pervertita sul serio, o sarà amore? Dio, basta paranoie. Devo godermi la gita e ringraziare il cielo che non mi è ancora successo niente, a parte cadere dagli scalini del pullman e andare a sbattere contro il vetro della sala d'attesa. Proseguiamo per un altro chilometro e arriviamo al campeggio. È ben attrezzato, ma soprattutto riprende i motivi delle insegne della cittadina. "Molto Tumblr!" si affretta a dire Thomas. In effetti si, mancano solamente le didascalie depresse sulla vita e siamo effettivamente in un blog di Tumblr. Ogni stradina ha una propria "via" accompagnata da uno stato e ogni angolo è cosparso di tende di vario tipo e colore. Camminiamo ancora un po' per la strada principale, e svoltando a destra arriviamo al centro del campeggio. È formato da una piazza circolare con disegnata una meridiana da dove partono tutte le vie che portano alla piscina, ai bungalow e alle varie postazioni per le tende. Drew Carter prende un foglio dal suo zaino e dice a tutti dove andare. Io, Thomas e Charlie siamo nel bungalow numero 197, dato che ci conosciamo da quando siamo nati e non ci vergogniamo, e prima di farci andare ci raccomandano tutti e quattro le solite regole. "Per qualunque cosa siamo nella casetta vicino al ristorante, buon divertimento e buona giornata!" ci dice Jake. Ci disperdiamo e andiamo a sistemarci nelle nostre casette. La nostra è vicina a una occupata da studenti Norvegesi, e se non fosse per Jake, ci avrei provato con ognuno di loro. Buttiamo gli zaini e decidiamo di sistemare tutto per la notte, così poi da non avere problemi. "Noi due prendiamo il letto singolo, tu il matrimoniale, ok?" mi chiede Charlie. "Ok!" dico io con un finto sorriso per nascondere la mia depressione cronica siccome dormirò da solo per sette giorni. Vado nella camera matrimoniale trascinando tutto il mio zaino svogliatamente, mi butto sul letto e Charlie inaspettatamente mi segue. "Ehi, il tuo Jackie come sta?" mi chiede. Ci penso un attimo e non so come mai mi metto a piangere. Tento di ricacciarle ma tra un singhiozzo e l'altro dico : "Va di merda Char. A me non piace Jake. Io lo amo. Non ho mai provato niente del genere per nessuno. Mi sono reso conto solo adesso che gli piaccio per quello che sono e non solo per scoparmi. Non so cosa pensare." Lei mi guarda e mi dice : "Quando ami una persona si è disposti a tutto, e spesso si soffre per queste cose. Diglielo, faresti solo la cosa giusta." "Ho paura..." dico io asciugandomi le lacrime con il pollice. "Provaci Jeffrey. Si vive una volta sola." Aggiunge lei. In effetti ha proprio ragione. Se non vivo adesso, non vivrò mai più.
Dopo la cena al ristorante, decidiamo di andare a fare un giro per Niagara Falls. Non mi vesto provocante perché voglio contenermi stasera. Jeans lunghi e una maglietta a tinta unica, perfetti per una serata sobria. La cittadina è fantastica, piena di luci e colori, e come al solito, tutti incominciano a disperdersi nei meandri dei vicoli. Rimaniamo come al solito noi tre. Il golden trio mi piace chiamarlo. Abbiamo sempre fatto tutto assieme e anche stasera decidiamo di uscire insieme. L'unico locale per cui stasera vale la pena andare è l'Hard Rock Café. Ho sentito che i cappuccini li fanno ottimi e prima di andare a letto sono l'ideale. Passiamo davanti a tantissimi negozi che vendono qualsiasi cosa, dall'usato a vestiti di alta classe fino a quando non ci troviamo davanti un edificio con un grattacielo rovesciato. Si chiama : Ripley's Believe Or Not Museum, e giudicando dall'esterno mi sembra un edificio per bambini simile ai musei interattivi. Sull'orizzonte c'è un'imminente ruota panoramica con un locale che vende oggetti magici chiamato : Wizard's Golf, mentre più avanti c'è l'Hard Rock Café attorniato da diversi ristoranti. "Bene ragazzi, da dove cominciamo?" chiede Thomas. "Io direi di andare subito all'Hard Rock, prendere un cappuccino e andare via il prima possibile per non perdere l'ultima navetta disponibile. Fare shopping ora non mi sembra il caso. Vero Thomas?" dice lei squadrando quest'ultimo. Lui annuisce tristemente e poi si mette a ridere. Ci dirigiamo verso il locale e ogni genere di persona ci viene in contro : di ogni nazionalità, stile diversi e fortunatamente anche coppie gay. Ogni volta che le vedo mi scende una lacrima perché loro sono fortunatissimi, io non lo so nemmeno. Ma poi ripenso : ho Jake, e alla fine realizzo : allora perché mi devo lamentare? Devo smetterla di farmi paranoie su paranoie. Ho un'occasione con i fiocchi e non la perderò. Quando arriviamo al locale rimaniamo a bocca aperta perché sembra un tempio del rock cosparso di vinili qua e là e completamente rivestito di legno. Sui muri compaiono delle enormi chitarre elettriche con delle decorazioni in rosso. Andiamo a un tavolo e mentre ordiniamo i tre cappuccini parliamo del più e del meno. Non guardiamo l'orologio e ci godiamo fino in fondo il gusto del caffè. "Allora vedrai il tuo maritino in costume da bagno, e non mette i pantaloncini!" dice Charlie entusiasta. "Quindi mi stai dicendo che dovrò godermi il suo bel pacco regalo?" dico io sarcastico. "In tutti i sensi" dice Thomas soffermandosi su 'tutti i sensi'. Io li squadro e aggiungo : "Ma non avete mai pensato di mettervi insieme?" "Siamo opposti eccheccavolo!" urla quasi Charlie. "Infatti scusami e poi non mi metterei mai con lei perché.....cazzo GUARDATE CHE ORE SONO!" urla Thomas. "L'ultima navetta è alle undici e il campeggio chiude alle undici e un quarto!" si dispera Charlie. Paghiamo il conto e ci buttiamo sul marciapiede. La fermata è poco prima del museo rovesciato e fortunatamente riusciamo a prendere il pullman. Ci sediamo con tranquillità e vediamo che mancano cinque minuti alla chiusura dei cancelli. Chiediamo all'autista di aumentare il passo e detto fatto lui sfreccia tra le macchine ad alta velocità facendomi sbattere la faccia contro i vetri. Arriva alla fermata dove è situato il campeggio e scendiamo di corsa. Il cancello incomincia a chiudersi e grazie al cielo Charlie e Thomas riescono ad entrarci, mentre io rimango chiuso fuori, proprio quando un tuono minaccia una tromba d'aria dall'alto.
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Il Cigno di Vetro
Novela JuvenilJeffrey Hewitt, quindicenne amante della danza classica, è sottoposto alla misera vita di un giovane étoile : esercizi difficili e dieta molto stretta. Un giorno, incontra Jake Schmidt, ragazzo dell'ultimo anno ribelle di natura. Due personalità d...