Luci Malinconiche

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L'udienza è alle sei di sera, quindi io e Jake ne approfittiamo per andare al Luna Park.

Sembra un'idea stupida ma siccome gli ultimi momenti che ho passato con lui sono stati quando si è fatto il tatuaggio e una pausa frappuccino da Starbucks, l'alternativa al sesso nostalgico non poteva essere niente meno che questa.

Lui guida tranquillamente mentre cambia frequenza sulla radio, mentre io controllo se nello zaino ho portato le sigarette.

So che non dovrei fumare, me lo hanno ripetuto più volte Charlie e mia sorella Clary, ma sto davvero sprofondando in un'ansia davvero paurosa, e il fumo sembra l'unica soluzione per rilassarmi e calmarmi.

Ad un tratto spunta il sole tra le solite nuvole grigie di Ottawa, e sulla radio trasmettono la canzone di "Staring at the Sun" di Mika.

Dovrebbe essere una coincidenza? Beh io oramai non credo più a nulla.

L'avranno messa solo perché avrà fatto successo su MTV o in qualche classifica di internet.

Nonostante tutto però sembra che il tempo si sia fermato, facendo sembrare il viaggio ancora più lungo.

Appena arriviamo al campetto, vediamo subito le giostre.

Ci sono montagne russe, scivoli, le tazze, la ruota panoramica e chi ne ha più ne metta.

Peggio di un videogioco.

Lui è raggiante e non vede l'ora.

Mentre io sono troppo triste per continuare.

Non voglio che la nostra ultima giornata sia al Luna Park a fingere che non sia successo nulla.

Però dato che forse sarà la sua ultima giornata con me mi sforzo ad accontentarlo.

Ha fatto molto per me, ed è giusto che io lo ricambi.

Per togliermi i cattivi pensieri gli prendo la mano e la intreccio alla sua.

Appena faccio questo lui sussulta, e poi mi guarda sorridendomi.

Decidiamo di passare per le bancarelle prima di salire sulle giostre, e conoscendo Jake, so che lui andrà a beccare i giochi dove serve tanta mira e precisione.

In poche parole, giochi dove sono completamente negato.

Infatti, mi persuade a fare il gioco dei fucili ad acqua.

Senza neanche pensarci mi trascina alla cassa e paga due biglietti.

Poi mentre mi abbraccia sorridente e mi porta davanti al bancone dei bersagli.

Lui prende un fucile e io lo afferro con poca decisione.

Come fa a sorridere a trentadue denti, mentre io riesco solamente ad affondare nella mia tristezza?

"Ehi piccolo, pensa che sul bersaglio ci sia la troietta. Sfogati. Fammi vedere che sorridi!" Mi incita lui.

Premo il grilletto e immagino Chloe dall'altra parte.

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