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Vi è mai capitato di sentirvi insignificanti a tal punto da entrare in uno stato di silenzio semi permanente?

Quando Dalila aveva varcato quella dannata porta insieme a Camilo il peso della verità mi schiacciò a tal punto da farmi girare la testa

Erano la coppia più bella che avessi mai visto

Lei era bellissima,con quei suoi capelli neri che le incorniciavano il viso e il suo bellissimo vestito a valorizzarle le forme, sembrava uscita da un libro di favole

Abuela la accolse calorosamente,molto più di quanto avesse mai fatto con me, come anche Pepa e Felix

Dolores accanto a me non si mosse di un millimetro e anzi, sembrava alquanto infastidita, come del resto Isabela e Mirabel

L'unica a sembrare perniente toccata dalla magnificenza di quella ragazza era Luisa che corse immediatamente a presentarsi

Io non riuscivo a muovermi

Fu solo quando Mirabel mi tirò una gomitata nel fianco che distolsi lo sguardo posandolo sul pavimento

Abuela-Dalila ,bambina mia,puntualissima come al solito.Che bel vestito,scommetto che tel'ha fatto tua madre, que buena mujer

D-confezzionato per questa serata proprio stamattina

Sulla faccia della ragazza spiccava un sorriso vanesio e seducente, pensai subito assomigliasse a un'arpia

Isabela-Che arpia

TN-sono completamente d'accordo- lo dissi talmente a basso voce che non mi sentì nessuno, solo la casa

SKIP TIME

Se l'arrivo mi era parso lungo e insopportabile la cena mi sembrò un girone dell'inferno

Tralasciando il fatto che nella disposizione dei posti ero stata lasciata da sola infondo senza nessuno davanti, sentire Dalila ridere a squarcia gola tutto il tempo mi aveva spaccato in due la testa

Di fianco a lei Camilo stava quasi sempre zitto tranne per chiedere da mangiare.

Era capitato parecchie volte che i nostri occhi si incrociassero ma il contatto non era mai durato più di qualche secondo tirato

Lui aveva paura,paura che io potessi dire quello che mi aveva fatto

Se avessi aperto bocca avrei rovinato la serata a tutti, per questo decisi che avrei parlato con Dalila in disparte

Finito di mangiare nessuno dei presenti si alzò da tavola ,restarono tutti seduti a parlare e ridere, chi per piacere e chi per dovere

Io restai semplicemente in silenzio ad osservare come il vento fuori dalla finestra muoveva le foglie degli alberi in lontananza

Dove vivevo un tempo di alberi non se ne vedeva quasi per nulla

Qualche pianta che incorniciava la via delle strade, cespugli posizionati tra i parcheggi a regola d'arte, ma niente di naturale

Tutto quello che avevo visto fino all'incidente aereo era solo frutto di esseri umani con la testa quadrata che non sapevano vedere al di là del proprio naso

Alcuni giorni,per via delle polveri sottili e dell'aria impestata dalle fabbriche,era impossibile uscire di casa senza mascherina

Non che ci lasciassero uscire molto comunque

Persa nei ricordi non mi accorsi nemmeno che la famiglia si stava alzando per salutare l'ospite

Mentre si baciavano sulle guance o si davano lunghi abbracci, come se non si sarebbero rivisti il giorno dopo, io mi diresse barcollante verso le scale

Andai in camera mia e di Mira e,dopo essermi messa il pigiama e lavata i denti, andai nella stanza in cui giaceva Luis ,dormiente da qualche giorno

Mi accasciai vicino a lui e iniziai a piangere.

Piansi in silenzio, come era mio solito fare, solo che sta volta non mi preoccupai di trattenermi ne di quello che accadeva intorno a me

Nel pianto si fondevano così tanti pensieri da farmi distaccare dalla realtà

Cosa sarebbe successo se fossi entrata insieme a tutti gli altri bambini nel rifugio?

Probabilmente sarei morta e non avrei salvato Luis ne sarei mai arrivata a vedere questo posto meraviglioso

Non avrei più dormito o mangiato,non avrei più potuto leggere,chissà se in paradiso ci sono i libri,oppure sarei finita all'inferno?

E poi non avrei mai conosciuto lui, lo sconosciuto che mi aveva messo il cuore in un angolo dalla prima volta che lo avevo visto

La causa di tutti i miei problemi ma anche il pensiero che invadeva la mia mente e mi rendeva felice

Il protagonista maschile di tutti i miei film mentali, troppo dettagliati per poterli descrivere senza censure.

Mi addormentai così ,tra un pianto e l'altro, ma con le gote rosse.

SKIP TIME

Un tuono rimbombò nel cielo ,svegliandomi di soprassalto

Ci misi un bel po ad alzarmi ,essendomi addormentata in una posizione spiacevole il collo mi aveva abbandonata

Quando finalmente riuscì ad alzare la testa mi sfregai gli occhi con le mani per cercare di cacciare via la sonnolenza

-Come diamine ho fatto ad addormentarmi così?

Parlai a voce troppo alta e sentì Antonio lamentarsi da sopra l'albero

Uscì cauta dalla porta nel buio pesto di una notte senza luna

Fuori una ventata gelida mi alzò la maglietta del pigiama con violenza, facendomi notare che oltre le montagne che circondavano la città era in atto un violento temporale

camminai carponi verso la stanza di Mirabel cercando di non far scricchiolare nessuna delle assi di legno del pavimento né di andare a sbattere contro nessuno dei numerosi vasi

Ero a pochi passi dalla camera quando sentì il chiavistello di un'altra porta dietro di me spalancarsi

C-che ci fai in giro a quest'ora? E perchè prima sei sparita di sopra?

A lamentarsi era ovviamente Camilo

Aveva la voce impastata dal sonno e ,malgrado il buio,gli occhi erano socchiusi come se gli desse fastidio la luce

TN-Mi sono addormentata vicino a Luis,che a quanto pare sembrate esservelo scordato.
Ora se non ti dispiace andrei a dormire

Feci per andarmene ma il mutaforma mi prese per un polso tirandomi indietro

C-ti sei dimenticata di rispondere a una domanda- lo disse talmente a tono basso da farla sembrare una minaccia

TN- Non ti devo dare nessuna spiegazione ,ma comunque avevo sonno,ho sonno, lasciami andare

Provai a stattonarmi via da lui ma per quanto fosse assonnato la sua stretta non vacillò nemmeno un po

C-non raccontarmi balle, lo so che sei gelosa , ma non è un buon motivo per comportarti in questo modo. Potresti destare dei sospet...

Lo colpì

Gli tirai un ceffone talmente forte che l'eco risuonò per tutta la piazzetta sottostante.

Mi liberai velocemente camminando a passo deciso verso la mia stanza

Ero così furiosa che avrei potuto urlargli contro fino alla mattina

Invece, aperta la porta mi girai a guardarlo, lui non si era mosso di un muscolo, e con la voce più disgustata che potei dissi lentamente -sei solo un pomposo e viziato ragazzino che gioca alla doppia relazione per noia,mi fai schifo.

Entrai lasciandolo li fermo e interdetto.










camilo × RaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora