L'IMMENSO GIARDINO DELLE MERAVIGLIE

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Quel giorno di serena primavera,
camminai spensierata
fra immensi, brulicanti, chiari giardini
di quel verde parco.

Mi addentrai
tra i pioppi, soli e tristi,
tra i pini verdi smeraldo,
tra betulle vibranti e rigogliose,
tra aceri folti e tinti di rosso,
tra querce maestose e immense.
I loro rami,
erano avvolti da mille foglie,
si irradiavano nel cielo azzurro limpido,
velato di nuvole candide.

I fiori splendevano di vita,
dondolavano variopinti.
Gli iris viola, sbocciavano ovunque.
I tulipani erano dipinti dai colori del tramonto.
I vivaci narcisi gialli splendevano vanitosi.
Il gelsomino invadeva l'aria, inebriandola di delicata piacevolezza.
Le rose rosse erano fresche e profumate, splendevano di pura passione,
ed esprimevano un amore eterno e incondizionato.
Le bianche margherite regnavano beate fra i prati.

All'ombra del salice piangente,
i raggi dorati del sole che filtravano tra le addolorate fronde,
illuminava come cristalli,
l'acqua dello stagno.
I pesci rossi nuotavano guizzanti e allegri.
Alcune tartarughe si riposavano placide, tra la terra,
attraversata da un singolare pontile, color del legno.
Sopra le ninfee,
erano posati aggraziati,
una miriade di fiori di loto,
dai petali bianchi sfumati di rosa.

Farfalle innocenti,
volavano nell'aria leggiadre e libere,
donando gioia e spensieratezza.
I passeri cinguettavano felici
e un sordo ronzio di api invadeva i prati verdeggianti.

Nei miei occhi vidi riflessa l'incantevole meraviglia
e l'amore che ha la natura per le sue creature,
perché in lei è racchiusa la vera essenza della vita.

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