Capitolo 7

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Devika

La richiesta del pirata era stata difficile da accettare ma, considerando che Lacroix non poteva partire senza una ciurma e che Devika non gradiva particolarmente navigare nella bagnarola con cui era arrivata nelle Isole, aveva ceduto. La nave che Bastian aveva comprato era abbastanza grande da ospitare il doppio dei marinai di cui disponevano, così da lasciare parte della stiva vuota per essere riempita di provviste.

Apristan. Devika osservò l'orizzonte senza distinguere niente oltre alla linea indefinita dove il cielo si mescolava con il mare. Eirian Lancaster si trovava ad Apristan. Secondo le fonti di Bastian era nel palazzo reale, nel luogo meglio sorvegliato di tutta la nazione insieme alla banca centrale.

Il pirata aveva avuto la brillante idea di infiltrarsi nel primo e rapinare la seconda.

"Non è una rapina, considerala più come un riscatto. Quei soldi sono miei, me li sto solo riprendendo."

"Se sono tuoi" aveva chiesto, abbassando il tono perché solo loro due si sentissero. Stavano caricando le loro cose nella nuova nave, così da poter partire all'alba. "allora perché devi mandare qualcuno sotto falso nome?"

"Perché, perché, perché..." il pirata sospirò, un sorriso fece capolino sul suo volto. "Mi ricordi la principessina quando chiedi perché." dopo una breve pausa riprese, "Le leggi di Askos non sono in mio favore, specialmente non quando il conto è in mio nome e il mio nome è conosciuto come quello di un terribile pirata."

"Cosa cambia mandare qualcuno?"

"Non conosci le leggi di Askos?"

Devi scosse la testa e si sedette nella cabina dove Lacroix avrebbe alloggiato da solo, l'altra era destinata a lei, Isobel e Aislyn.

"Una vedova può riscuotere l'eredità del marito se si sta per risposare, indipendentemente da chi era l'uomo con cui stava."

Con quella frase la Vecchia aveva capito l'intero piano del pirata, soprattutto perché avevano passato il resto della notte a capire come infiltrarsi al ballo che il principe stava organizzando per il matrimonio con Eirian Lancaster. Era una fortuna che sia lei che Bastian avessero lo stesso modo schematico e pratico di pensare e definire un piano. Se lei voleva distrare le guardie per permettere agli altri di entrare nel castello senza essere visti, Bastian voleva entrare dalla porta principale, come guardie.

Il discorso era andato avanti per diverse ore senza giungere a una conclusione. Solo l'intervento di Aislyn era riuscito a dare un punto di svolta alla questione.

"Dividiamoci. Avremo modo di depistare le guardie del principe dall'esterno e se ci infiltriamo potremo prendere Eirian e portarla via."

Era un compromesso che entrambi erano pronti ad accettare. Per Eirian.

La Vecchia non conosceva la Fanciulla, non come Isobel, ma erano numerose le volte in cui era stata trasportata nella sua stanza sotto forma di ombra scura o figura incappucciata. Era il prezzo da pagare per essere la più anziana delle tre, per essere stata la prima a sviluppare completamente i suoi poteri. Nel deserto, quando la sua regione combatteva contro il nemico, Devika era una spia di Gark, una strega al servizio del re per combattere contro i guerrieri del dragone che minacciavano di renderli schiavi. La verità era molto più complicata e coinvolgeva secoli di litigi tra le due regioni confinanti per il dominio su una zona prosperosa del Brieg Sheau.

Era strano pensare che dopo tutti gli anni passati al servizio di Generali e Caporali, la Vecchia era finalmente libera di essere il capo di se stessa. In un certo senso era per quel motivo che le piaceva Lacroix, non solo perché i loro poteri erano estremamente simili. Il pirata aveva reclamato il suo potere, si era liberato dalle catene che lo ancoravano al suolo, così come aveva fatto Devika disertando e correndo in aiuto delle sue sorelle.

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