Tw: accenno di un tentativo di suicidio.Sarà nei racconti riferiti al passato ed è una piccola parte, ma ci tenevo a segnalarlo in caso vogliate evitare di leggerlo.
La vostra salute mentale viene prima di tutto.
In caso vogliate saltare quella parte del capitolo dove non esitate a scrivermi un messaggio in privato e vi dirò che parte del capitolo leggere.
Stavano camminando per le stradine del parco quando Manuel aveva preso a parlare.
<<Allora, parlamo de cose serie. Sei pronto?>> gli aveva chiesto.
Per lui era abbastanza ovvio a cosa si riferisse. Ci lavoravano da fine settembre, era pure normale che fosse uno dei primi pensieri. Per l’altro un po’ meno.
La risposta non aveva tardato ad arrivare <<Per cosa?>>
Manuel aveva scosso la testa incredulo per poi fermarsi e guardarlo attentamente.
<<Ma come per cosa, Simò… Te ricordi che tra una settimana c’hai l'esame de guida, vé?>> aveva aggrottato anche le sopracciglia mentre lo diceva. Anche se, in effetti, poteva anche capire che in quella settimana non fosse stato il primo dei suoi pensieri.
Aveva visto l’altro sgranare gli occhi, prima di dire <<Cazzo… c’hai ragione>> e l’unica cosa che Manuel aveva fatto era stato alzare le spalle ed annuire, come a dire lo so di aver ragione.
L’altro aveva ripreso a parlare poco dopo <<Credo di sì, comunque c’ho ancora una guida prima di quel momento>>. Manuel avrebbe voluto dire che lo sapeva, ma aveva evitato. Si era messo la sua solita corazza e aveva trovato un’altra risposta <<Guarda che co’ tutto quello che ho fatto - se te bocciano - me incazzo>>. L’aveva guardato dritto negli occhi in quel momento, come a voler sembrare minaccioso anche se non ci riusciva.
<<Seh, ma ti senti? tutto quello che hai fatto, ma smettila>> l’altro gli aveva poggiato una mano sulla spalla e l’aveva spintonato leggermente.
<<Stai proprio rischiando, Balestra, ‘o sai sì?>>
Manuel aveva puntato il dito verso di lui con fare divertito.
Aveva visto l'altro ragazzo scuotere la testa mentre ricominciava a camminare tranquillamente.Manuel trovava sempre rilassante passeggiare in quel parco e averci portato anche Simone - quel giorno - sperava che potesse dare la stessa sensazione di pace anche a lui.
Da piccolo suo madre lo portava quasi sempre lì, quando poteva. Perché sì, erano stati anni disastrati ma il parco era sempre stato una cosa particolare. Anzi, ora che ci pensava, c'era una cosa che faceva sempre con sua madre da bambino e aveva pensato che potesse essere una cosa da far fare anche a Simone, perché era una cosa a cui - tuttora - ricordava volentieri.
Aveva così indirizzato la loro passeggiata verso una fontana poco più distante.
Era una fontana particolare: l'acqua che usciva dai rubinetti si incanalava in tre ruscelli diversi che trovavano la fine in un canale di scolo nascosto da tre massi. Manuel aveva raccontato a Simone di quando - da bambino - si metteva seduto su uno di quei massi e con i piedi scalzi toccava l'acqua.
Aveva imbrogliato su qualcosa, in quel racconto, ma aveva in mente un'idea e non voleva perdersi la reazione di Simone per nessun motivo al mondo.<<Ma tu sei sicuro di sta cosa?>> gli aveva chiesto l'altro ragazzo. Manuel aveva annuito prima di tirare su le spalle e <<Ma so’ sicuro sì, te pare? L’ho sempre fatto>>
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Aspettando primavera
Fanfic[ Simuel|AU | What if | Jacopo vivo ] Di passati da elaborare, convivenze improvvise e futuri da allenare. "Forse i pezzi li aveva rimessi insieme a fatica. L'unico problema era che sapeva di essere ancora ben lontano dal mescolare la colla e la po...