CAPITOLO 9

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<<Oddio Chri, mi sei mancato così tanto!>>
Delle semplici parole, che di semplice non avevano proprio nulla, se non la naturalezza con cui erano uscite dalla bocca di Mattia.
Al moro, che lo stava ancora stringendo tra le braccia, venne spontaneo rispondere: <<Anche tu Matti, molto più di quanto immagini.>>

Ma mentre metabolizzava quella frase, mentre quelle parole che aveva desiderato tanto sentire gli penetravano dentro, riscaldandogli il cuore, sentì altri pensieri prendere forma dentro di lui, riportando a galla la sua razionalità e, con essa, le sue insicurezze.

<<Ma allora devi dirmi perchè.>> D'un tratto  si staccò dall’abbraccio con volto serio, suscitando la perplessità del biondo.

<<Cosa?>>

<<Perchè Matti? Perchè è stato così facile allontanarsi? Come se non avessimo un legame stupendo, come se si potesse buttare anni di amicizia al vento, come se non avessimo saputo che avevamo bisogno l’uno dell’altro… Io sono stato malissimo quando ti ho perso, davvero>> la voce del ragazzo si fece sempre più seria e poi addirittura tremolante. <<… Niente aveva più lo stesso senso. A scuola a ricreazione non potevo fare a meno di cercarti, quando andavo alle feste non riuscivo a divertirmi perchè pensavo che ci saresti potuto essere anche tu lì con me, a farmi sentire bene come solo con te mi sento… davvero è stato difficilissimo all’inizio e non so neanche bene perché poi mi sono rassegnato all’idea che non ti avrei più rivisto… e ho provato a cercare altri amici ma ovviamente nessuno è più stato come te.>>

Mattia strabuzzò gli occhi davanti a quella che sarebbe potuta benissimo apparire agli occhi di chiunque l’avesse ascoltata una dichiarazione, specialmente per la vulnerabilità con cui il più grande aveva parlato. E fu inevitabile che si riaccendesse nel biondo una scintilla, che forse non si era mai realmente spenta.
Perchè in fondo, anche se lui aveva avuto meno difficoltà a farsi delle nuove compagnie grazie alla sua socialità decisamente maggiore del moro, le parole da cui si era appena sentito travolgere valevano anche per lui. Perchè se c'era  una cosa certa era che nessuno avrebbe mai potuto rubare il posto speciale del suo cuore che era riservato a Christian.

<<Io non immaginavo che tu fossi stato così male e mi dispiace, però… non lo so Chri, è successo tutto così in fretta… la mamma mi ha convinto che andarmene era la cosa migliore per tutti e io non sono riuscito ad oppormi, ero un ragazzino e mi sono lasciato travolgere dagli eventi.>>

<<Ma il punto è che io non ho capito quali eventi sono successi! Da un giorno all’altro sei diventato un estraneo per me e io non ho potuto fare a meno di pensare di aver fatto qualcosa di sbagliato... le ho pensate tutte davvero, ma non ho trovato una sola cosa che potesse giustificare anche solo in parte il tuo allontanamento e mi sono sentito uno schifo per aver lasciato che una delle persone più importanti, forse la più importante della mia vita se ne andasse senza un reale motivo.>>
Christian era in lacrime nel rivivere le terribili sensazioni provate in quei due anni infernali e Mattia si stupì nel scoprire quella fragilità dell'amico che non ricordava.

<<Chri mi dispiace, mi dispiace tanto… non è colpa tua, tu non c’entri assolutamente niente davvero! Non hai fatto niente di male, anzi. Sei sempre stato l’amico più fedele che io potessi desiderare e proprio per questo è stato difficile… ma mi sono reso conto solo dopo dell’enorme sbaglio che avevo fatto lasciandoti così senza spiegazioni, mi spiace. Io spero che tu mi perdoni.>>

Ora fu il moro a sgranare gli occhi: fino ad un secondo prima credeva di essere lui ad aver in qualche modo causato la lontananza di quegli anni, ed ora il piccolo chiedeva il suo perdono con gli occhi lucidi? Tutto gli sembrò ancora più confuso di prima, ma capì che Mattia non fosse ancora pronto a dargli tutte le risposte di cui necessitava, anche se era evidente che ci fosse altro che lo turbava.

Così prese un sospiro, tentando di recuperare la lucidità, anche perché il biondo sembrava scosso almeno quanto lui. <<Ma certo che ti perdono, scherzi? Senti, diciamo che siamo stati responsabili entrambi d’accordo? Forse l’abbiamo voluto tutti e due o per lo meno non abbiamo fatto niente per impedirlo. L’importante è che ora ci siamo ritrovati e non permetteremo più che accada.>>

<<D’accordo… Chri, io- noi...>>
Mattia chiuse gli occhi tristi sospirando profondamente e lasciando andare una grossa lacrima, come se stesse lottando con un pensiero che stava per sfuggirgli tra i denti.

<<Dimmi>> Il moro sussurrò per evitare di mettere pressione all'altro, che nel frattempo aveva aperto gli occhi.
E Christian avrebbe giurato di aver visto quelle iridi blu soffermarsi sulle labbra da cui aveva appena emesso quel bisbiglio per un secondo un po' troppo lungo, mentre il biondo muoveva qualche spostamento in avanti.
Ma, sicuramente, era stata solo una sua impressione dovuta alla tensione e confusione del momento.

A quel punto, forse a causa di una mancata reazione del moro a quell'avvicinamento, Mattia emise un altro sospiro, stavolta mettendo su un sorriso, soddisfatto ma dispiaciuto al tempo stesso per essere riuscito ad accantonare quel pensiero che lo aveva fatto sussultare. <<... Volevo solo dire... Adesso siamo tornati amici come prima, giusto?>>

Christian sorrise davanti a quella tenerezza del piccolo. <<Anche più di prima se possibile.>>
Lo ritirò a sé per godersi ancora un po quel calore che aveva ritrovato e di cui anche Mattia sembrava aver bisogno.
Gli mancava così tanto quella sensazione che sentiva solo quando gli stava vicino, quella completezza che riusciva a colmare qualsiasi ferita, quella magia inspiegabile che si creava tra di loro in quello che a loro sembrava quasi un universo parallelo.
E tutto quello era davvero inspiegabile, almeno per Christian.

Love me or Let me go💜 [_Zenzonelli_]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora