9)Sabriel.

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Sam, vide Castiel allontanarsi con il medico di turno e notò che aveva un viso familiare, infatti appena sentì Castiel dire il nome di Gabriel, capì che era proprio uscito lui a comunicare la notizia della morte di Dean, dato che era consuetudine far dire le brutte notizie ai primari, ma fortunatamente quello non era stato il caso perchè sentì che Dean era ancora vivo.

Finalmente Sam poteva respirare di nuovo.

Sentita la buona notizia, Sam sentì come un peso sul cuore svanire come polvere e questo provocò per il dottore un rilassamento delle spalle e un dolore lancinante alla testa, che lo portarono a chinarsi in due con gli occhi lucidi per la felicità; all'improvviso si sentì una mano sulla spalla e credendo che fosse il suo migliore amico, si alzò di scatto e abbracciò quella figura che si trovava davanti a lui.

Sam notò che l'altezza non era del tutto uguale a come la ricordava ma non ci diede peso, fino a quando non la sentì parlare.

-" Ho sempre pensato di essere irresistibile, ma non anche in queste occasioni"- disse ridacchiando leggermente Gabriel.

Sam spalancò gli occhi e allontanò con le braccia ancora sulle spalle quella figura che si rivelò proprio essere il primario di cardiologia -"Io-io pensavo fossi- io-" - rispose balbettando incredulo il dottore.

- "Tranquillo, per questa volta ci passerò sopra, sai come si dice no? Ammirare ma non toccare" - continuò Gabriel per far rilassare Sam.

- "Gabe i-io non so come ringraziarti" - disse il dottore con gli occhi lucidi e un sorriso appena accennato.

- " Non devi ringraziarmi di niente Winchester, ho solo rispettato il mio giuramento" - disse sorridendo Gabriel mettendo la mano destra sul cuore e alzando l'altra - "ma se proprio ci tieni, potresti offrirmi un pranzo così potremo parlare di quella nostra questione in sospeso" -

- "Va benissimo, domani sei libero vero? Avevo letto sul tabellone che domani non hai interventi per mezzogiorno" - rispose Sam.

- "Che fai, mi spii Winchester? Comunque, salvo casi particolari sarò lì per le 12:00. Questa è la tua ultima possibilità capellone." - disse Gabriel andando per la sua strada, lasciando il Winchester con una faccia da ebete sognante.

- "Gabe, mh" - pensò il cardiologo mentre si dirigeva in ufficio - "non mi dispiace affatto come nomignolo" - continuò accennando un sorriso.

Sam rimase impalato sul posto, incredulo di essere riuscito a "riconquistare" temporaneamente Gabriel, ma una cosa era certa, non avrebbe sprecato nuovamente quest'occasione, non poteva permetterselo, soprattutto dopo quello che aveva fatto per il fratello.

Un po' impacciato, il minore dei fratelli Winchester, decise anche lui di raggiungere il fratello così da rassicurarsi del suo stato di salute. Entrò in punta di piedi, bussando per prima cosa per evitare di interrompere in modo brusco il saluto di Castiel nei confronti di Dean, infatti il cognato ebbe a disposizione tutto il tempo per ricomporsi e per dire -"Avanti"- , vedendo che si trattava di Sam e non di qualche infermiera che cercava di cacciarlo, fece un leggero sorriso, si alzò e si mise alla fine del letto così da dare a Sam la possibilità di poter salutare il fratello sedendosi sulla sedia sistemata lì accanto.

Un silenzio assordante accompagnato dal bip delle macchine attaccate al povero Dean, facevano da atmosfera in quella stanza del reparto. Nessuno dei due presenti aveva il coraggio di proferire parola, come se anche un soffio di vento, mosso dai movimenti della bocca, potesse fare del male e far peggiorare le condizioni precarie di Dean, anche se sapevano che l'intevento era andato bene e per il momento non c'era da preoccuparsi, ma solo da aspettare.

Sam stringeva sempre di più la mano del fratello, in cerca di una risposta, che non sarebbe arrivata quel giorno.

Nel mentre che le luci del mattino si palesavano dentro la stanza, i due cognati si scambiavano i posti per far sentire a Dean la vicinanza di entrambi, quando per abitudine, Sam guardò l'orologio e si accorse che erano le 08:30 del mattino e alle 09:00 avrebbe dovuto iniziare il turno; così richiamò l'attenzione di Castiel per avvisarlo che sarebbe dovuto andare a lavorare, ma di chiamarlo se ci fossero stati risvolti positivi o negativi, Castiel capì all'istante e mormorò con un leggero sorriso accondiscendente -"vai non preoccuparti"- . Sam chinò il capo in segno di gratitudine e toccò le gambe del fratelo come saluto e diede una pacca sula spalla di Castiel e uscì dalla stanza con una certa fretta.

Fortunatamente l'ospedale era dotato delle docce e nel suo armadietto il Dottor Winchester, teneva sempre un cambio per ogni evenienza. Riuscì a preparasi facendo leggermente ritardo, ma nessuno diede peso all'accaduto poichè la notizia aveva già fatto il giro di tutto l'ospedale, infatti Sam si sentiva costantemente osservato, ma cercò di non pensarci più di tanto e di concentrarsi più che poteva nel salvare altre vite.

Nel tragitto verso l'ufficio, Sam vide Gabriel arrivare con due bicchieroni in mano e iniziò a pensare che potessero essere per qualcuno dell'equipe della notte passata, con cui stava facendo una pausa, quando aprendo la porta, sentì alle sue spalle -"Sam, aspettami!"-

Sam si girò all'istante colto di sorpresa, ritrovandosi il Dottor Novak mentre cercava di passargli con una mano un cappuccino, preso apposta per lui.

-"Non dovevi Gabriel, ti sei disturbato troppo"- rispose in tono stanco Sam

-"Oh non preoccuparti, mi restituirai questi favori"- rispose ridacchiando Gabriel -"Non vuoi invitarmi ad entrare per bere con calma?"-

-"Si scusami, ho la testa tra le nuvole stamattina, certo entra pure e grazie per questo"- rispose Sam alzando il bicchiere che aveva preso dalle mani di Gabriel pochi istanti prima, mentre lo invitava ad entare.

-"Allora Sam, posso chiamarti Sam?"- inizio Gabriel

-"Si, dimmi pure."- rispose Sam

-"Come ti senti?"- chiese il Dottor Novak

-"Preoccupato per mio fratello, non riesco a pensare ad altro."- rispose il Dottor Winchester passandosi una mano tra i capelli

-"Beh dovresti stare tranquillo Sam, dopotutto è un mio paziente e riceverà tutte le cure che servono per rimetterlo in piedi, fidati di me."- disse con un sorriso sincero Gabriel

Sam rimase colpito dalla bellezza di quel sorriso e rispose -"Grazie mille Gabe, sei il migliore."- ricambiando quel sorriso e bevendo un un sorso del cappuccino che gli era stato offerto.

Gabriel rimase attonito nel sentire quelle parole, tanto da quasi versare il caffè sul suo camice, ma in cuor suo era felice di aver alleviato le sofferenze di Sam.

Improvvisamente qualcuno bussò alla porta e con voce stridula entrò esclamando -"Sammy-boo ho sentito di tuo fratello come staaai tesorino?"-

Era Jessica.

Sam saltò dalla sedia incredulo di come la notizia avesse viaggiato così veloce da raggiungere quella brutta oca, mentre Gabe rimase scioccato al vedere la confidenza con cui la vide entrare e parlare con Sam, ma d'altronde non sapeva in che rapporti fossero, così per togliersi ogni dubbio disse alzandosi dalla sedia:

-"Oh vedo che la tua fidanzata è arrivata Sam, non me l'avevi detto che stavi con una così bella pollastrella, mi sembrava strano che un uomo come te, fosse ancora sul mercato, comunque tolgo il disturbo"-

Jessica non diede il tempo a Sam di spiegarsi, che decise lei di rispondere invadendo la stanza-" Eh già, devo stare sempre attenta perchè molte persone lo desiderano, vero amore?"- si rivolse verso Sam che rimase a bocca aperta per la situazione che si era appena creata, nel mentre, stava cercando le parole per dire la verità a Gabriel, prima di "perderlo" per la seconda volta, ma dalla sua bocca non uscì nemmeno un fiato e questo diede al Dottor Novak la conferma che non si sbagliava, lasciando dentro di lui un senso di amarezza inspiegabile.

-"Allora ci vediamo nei corridoi Winchester"- concluse Gabriel chiudendosi la porta alle spalle.

...


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