Quanto conta il Cervello rispetto al Cuore?

11) Sabriel.

-"Allora ci vediamo nei corridoi Winchester"- concluse Gabriel chiudendosi la porta alle spalle.

...

Sam non ebbe nemmeno il tempo di dire qualcosa a Gabriel per spiegare il malinteso. Jessica vedendo la porta chiusa iniziò ad avvicinarsi sempre di più alla scrivania del dottor. Winchester.

-"Mi spieghi che cazzo ti salta in mente? Ma che problemi mentali hai brutta stronza"- tuonò Sam

-"Oh mio caro, ho per caso interrotto il vostro appuntamento galante? Non pensavo che mi avresti rimpiazzata con un uomo, così basso per giunta..."- rispose Jessica sedendosi -" Mi sei proprio caduto...com'è che si dice? Dalle stelle alle stalle"- concluse Jessica sogghignando e allungando le mani nel tentativo di aggrappare quella di Sam, che nervosamente ripeteva un ritmo sul legno lucido con le dita.

Il Dottore accorgendosi della vicinanza ritirò immediatamente la mano -"Non azzardarti a parlare così di Gabriel e non osare toccarmi con quelle mani luride che chissà quanti altri uomini avranno toccato"- disse Sam disgustato e con occhi pieni di odio.

-"Sammy-boo non pensi di star esagerando adesso? Ti ricordo che abbiamo un accordo e io ancora non sono stata assunta, vuoi veramente che la tu carriera finisca così e che la depressione riprenda piede nella tua testa? E poi come farà quel piccolo dottore senza di te? Come farà Dean senza il suo fratellino dal facile pianto?"- chiese divertita Jessica

-"Sei solo uno scarto della società, tu per me sei la feccia dell'intera umanità, non meriti nemmeno di ricevere una mia risposta, POTETE ANDARE ALL'INFERNO TU E I TUOI RICATTI"- rispose Sam

-"Quindi mi stai dicendo che non ti importa nulla della tua carriera se viene rovinata, dopo tutti gli sforzi che hai fatto per arrivare qui e tutti i medicinali che hai preso? Allora ci vediamo in tribunale Sammy-boo"- concluse Jessica alzandosi dalla sedia, dirigendosi alla porta.

-"ASPETTA...cazzo"- disse Sam con voce rassegnata, richiamando l'attenzione della donna -"avrai tutto ciò che chiederai, ma dopo dovrai lasciare in pace me e la mia famiglia"-

-"Ora si che ragioniamo Sammy-boo"- disse soddisfatta Jessica -"allora ci vediamo stasera per una cenetta romantica?"- domandò la ragazza

-"Te lo puoi scordare, ho di meglio da fare stasera."- rispose Sam

-"Non iniziamo bene Sammy-boo, devi uscire con me o potrebbe succedere qualcosa a tuo fratello e di conseguenza alla carriera del tuo fidanzatino"- disse in modo minaccioso Jessica

-"Ti ho già detto che devi smetterla, quante cazzo di volte devo ripetertelo?"- controbatté il giovane medico -"mandami sta maledetta posizione del posto in cui vuoi andare e l'orario, così la finiamo con questa pagliacciata."

-"Ora si che ragioniamo, ci vediamo stasera Sammy-boo e prima di venire assicurati di aver dato la buonanotte a Dean"- concluse Jessica chiudendo la porta dietro di sé.

Finalmente un attimo di pace. Sam si maledì per il patto con il diavolo che aveva accettato, ma non poteva fare altro per custodire i suoi segreti e salvare la sua reputazione.

Erano ormai le 10:00 e il Dottor Winchester era in ritardo riguardo le visite mattutine che erano già iniziate mezz'ora prima, così si affrettò a prendere le carte e ad avviarsi a fare il giro chiamando a sé i suoi specializzandi. Iniziò proprio con il suo paziente preferito, il signore malato di Alzheimer, con cui intraprese vari discorsi per annotare i cambiamenti che aveva subito la memoria in quei giorni. Continuò con gli altri pazienti fino all'ora di pranzo, per poi dirigersi nel suo studio a posare il tutto; nel tragitto verso la mensa Sam distrattamente va a sbattere contro qualcosa...o meglio qualcuno, si trattava proprio di Gabriel.

Quando abbassò lo sguardo, rendendosi conto di che cosa era successo, il dottor Winchester pensò -"Eh che cazzo, oggi non me ne va una giusta"- guardandosi il camice in cerca di una macchia; mentre Gabriel iniziò ad imprecare -"Ma dove cazzo c'hai la testa, brutta giraffa, non vedi che abbiamo tutti un vassoio in mano? Non ti rendi conto che hai delle persone intorno a te o sei così impegnato ad immaginare mentre ti scopi quella zoccola Samuel?"-

Sam sbiancò alle parole del collega, così tanto da non trovare le parole per rispondere e dire che in realtà lei non era niente per lui e che era stato tutto un malinteso ma Gabe, accorgendosi di ciò che aveva detto iniziò a pentirsene e andò via in fretta e furia, chiedendosi il perchè avesse avuto quella reazione che agli occhi estranei poteva essere classificata come "esagerata".

Sam rimase a guardare in direzione dalla quale scappò Gabriel poco prima, immobile, incredulo di averlo sentito pronunciare quelle parole.

-"Ma che cazzo mi è preso, sembravo una ragazzina viziata, sono un coglione, perchè...perchè"- disse Gabriel mentre si riparava dietro la porta del ripostiglio; iniziò a vedere le prime lacrime che scendevano dal suo viso mentre bagnavano le sue mani -"ora mancavano solo loro, maledetto me e maledetto quello spilungone, VAFFANCULO"- affermò Gabriel.

Improvvisamente qualcuno bussò alla porta e il dottor Novak cercò di sistemarsi il più possibile e di schiarirsi la voce per dire "occupato" ma ricevette una risposta inaspettata.

-"Gabe, sei nello sgabuzzino delle scope, chi mai direbbe occupato in una stanza del genere? Stai bene? Posso entrare?"- disse Sam con voce fioca ma divertita.

-"Se proprio ci tieni ad entrare, vieni anche perchè ti devo delle scuse"- ammise Gabriel con un tono di rimorso nella voce, mentre apriva la porta

-"Penso che tu abbia frainteso la cosa, lei non è la mia ragazza...non più ormai, per vari motivi ma comunque non siamo una coppia e non penso ai vari modi con cui potrei avere un rapporto sessuale con lei, posso solo dirti che la situazione è abbastanza complicata e ti chiedo di fidarti di me e di aspettare...o meglio aspettarmi"- confessò Sam riuscendo finalmente a parlare con Gabriel faccia a faccia

-" Winchester cosa intendi con aspettarti...?"- chiese il Dottor Novak

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