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Conteggio parole:2808
Avvertenze: smut, esibizionismo
Canzone per il capitolo: Love me like you do- Ellie Goulding

Spagna! La mia stanchezza, e la paura, vennero sostituite dalla pura, ineguagliabile gioia dell'essere in una nuova città. Appena arrivati, decidemmo di recarci in una caffetteria per buttare giù quanto più caffè possibile e combattere la stanchezza legata al viaggio. 

<<Stai bene? Il viaggio è stato molto lungo>>, chiese Vivienne. La sua mano era calda contro la mia guancia, mentre mi accarezzava. 

<<Lo chiedi tu a me? Non sono io quella che è stata pugnalata>>, le ricordai.

<<Leggermente>>, mi corresse.

<<Ecco cosa succede quando combatti contro qualcuno che ti punta contro un coltello>>, intervenne Leon, lanciandole un'occhiata preoccupata.

<<Che c'è?>>, domandò quando si rese conto che la stavamo guardando tutti.

<<Un giorno, seguirai una lezione di autodifesa con me>>, disse Nikolai, utilizzando un tono di voce che non ammetteva repliche. Ma a lei, ovviamente, non importò.

<<Nikolai, dolcezza, sai che io sono un amante, non una lottatrice>>, rispose con un sorrisetto divertito.

<<Sei stata fortunata con il rossetto questa volta>>, provò a farla ragionare Leon.

<<Avrei usato l'anello, però mi aveva stretto proprio la mano sinistra. Adesso, possiamo cambiare argomento? Non sono dell'umore per essere rimproverata>>, mormorò. Strinsi la mano intorno alla sua, poiché mi sentivo estremamente protettiva in quel momento. Non solo per quello che era successo con Nadia, ma perché eravamo a Barcellona; la città in cui aveva subito la prima delusione amorosa. Perciò, la guardai mentre girava il cucchiaino nella tazza e mi resi conto che non sembrava turbata. Non c'era nessuno dei piccoli segnali che avevo imparato a riconoscere, tuttavia non sapevo se si stava sforzando più del dovuto o se per davvero andava tutto bene.

<<Quindi, passiamo al piano per il nostro colpo>>, disse Nikolai, concedendole la pausa che aveva richiesto. 

<<Spiegaci tutto, Leon>>, esclamò Jett, sorridendo. L'altro bevve un sorso dalla propria tazza prima di rispondere. 

<<Voglio un nuovo letto per la mia casa in Provenza>>, iniziò.

<<Amore, perché non me l'hai detto? Sono disposto a comprarti qualsiasi tipo di letto tu voglia per il nostro nido>>, lo prese in giro Jett, ottenendo in risposta un'occhiatina severa. Decidendo poi di ignorarlo, prese il tablet di Zoe per mostrarci un'immagine. L'oggetto era massiccio e opulente, composto di ottone e ricoperto di dipinti.

<<Aspetta, aspetta, lo riconosco...era una commissione speciale per....per...>>, mormorò Jett, battendo il pollice contro l'indice e il palmo, come ad invitare il proprio cervello a ricordare il nome della persona in questione. <<I re e i loro maledetti numeri. Forse, Filippo II? Sì, forse era lui>>, esclamò alla fine.

<<Era una commissione per la sua prima moglie, sì, poco prima che lei morisse>>, spiegò Leon, annuendo. 

<<E' un po' macabro>>, sussurrai.

<<Ma anche romantico. Perciò, perfetto per Leon>>, aggiunse Vivienne.

<<Dove si trova questo letto?>>, chiese Nikolai, incrociando le braccia al petto. Era palesemente a disagio all'idea di non conoscere tutto nei minimi dettagli, tuttavia l'avevo già visto farsi da parte per permettere a qualcun altro di dirigere il proprio colpo, perciò sapevo che era in grado di stare ad ascoltare e di accontentarsi anche se non era a capo del progetto.

Queen of thieves (libro 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora