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Conteggio parole: 2199
Canzone per il capitolo: All aboard-Romeo Santos

Danil era dalla parte opposta del vicoletto, con Marisha stretta tra le braccia. La bambina sorrise quando mi vide, mostrandomi come suo solito il pupazzetto a cui era tanto affezionata. A differenza di sua figlia, l'uomo sembrava furioso di vedermi, invece.

<<Quindi, avete cambiato idea. Volete ancora la tiara>>, disse e il suo tono duro attirò l'attenzione di una serie di passanti.

<<Rilassati, voglio solo parlare>>, mormorai. Mi passò accanto con le spalle rigide, avvicinandosi al passeggino per poterlo rimettere dritto e poterci poggiare dentro Marisha con estrema delicatezza.

<<Vieni con me, allora. Ci sono troppe persone che ci guardano>>, disse. Camminammo uno accanto all'altra per alcuni minuti, mentre lui continuava a fissare dritto davanti a sé.

<<Non ti permetterò di prendere la tiara. Vivienne la vuole per la sua collezione, proprio come è successo con te. Ho sentito che è passata dal collezionare grande arte a grandi artisti e tu la ami, perciò faresti di tutto per lei>>, borbottò.

<<Non provare a paragonarmi ad un trofeo rubato. Sono un membro dei Poppy, mi sono guadagnata il mio posto e non ti ho fatto nulla per meritare questo tipo di comportamento da parte tua>>, dissi. Ci fulminammo con lo sguardo, entrambi incapaci di contenere la rabbia che ci montava dentro all'idea di dover aver a che fare con l'altro. Marisha emise dei piccoli versi di spavento, muovendosi in maniera agitata. Entrambi ci calmammo per il suo bene.

<<Io...mi dispiace. Devi capire che questo è più di un semplice colpo per me>>, sussurrò.

<<Chiedi scusa anche per aver insultato la mia ragazza>>, affermai.

<<Chiedo scusa anche per quello. Ma Vivienne è...be', Vivienne. Potrebbe rubare chiunque lei voglia>>.

<<Non si possono rubare le persone! Se non ti fidi di tua moglie, per quale motivo stai con lei? E cosa ti fa credere che Vivienne la voglia?>>, chiesi con confusione. Danil sorrise.

<<Perché Irina è...incredibile...stupenda...è la ladra migliore che abbia mai conosciuto>>, disse, arrossendo furiosamente come se lo ammettesse a voce alta per la prima volta. Vidi il ghiaccio che lo avvolgeva sciogliersi completamente, lasciando spazio ad un semplice ragazzo innamorato. Così, prese a fare un vero e proprio monologo riguardo quanto fosse perfetta sua moglie, quanto l'amasse e quanto non riuscisse a comprendere come qualcun altro non potesse non volerla. 

<<Ed è la madre di mia figlia>>, terminò, prendendo la bambina in braccio per premere la sua guancia contro quella più piccola di lei. Sussurrò qualcosa in russo per Marisha, ritornando subito dopo a parlare con me. <<Eravamo così uniti, ma adesso a malapena riesce a guardarmi negli occhi. Perciò, devo portare a compimento questo colpo. Devo mostrare ad Irina che sono ancora l'uomo che ha sposato>>, aggiunse. Allora, le sue spalle tornarono ad irrigidirsi, anche se mi sembrò impossibile vederlo minaccioso, probabilmente perché c'era ancora la bambina tra le sue braccia.

<<Danil...credo che tu debba sapere...>>, ma un rumore dall'auricolare mi fermò. 

<<Non dirglielo. Lo conosco, non è ancora pronto a sentirselo dire e quando sarà pronto, dovrà dirglielo Irina>>, disse Vivienne, intervenendo solo in quel momento. Con gli occhi speranzosi di Danil su di me, dovetti inventarmi subito qualcosa da dire.

<<Credo che tu debba sapere che anche io mi ingelosisco spesso con Vivienne, penso sia normale quando sei con qualcuno che credi fuori dalla tua portata>>, sussurrai alla fine.

Queen of thieves (libro 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora