I DUE LEONI DELLA YUEI

CAPITOLO 12

Arrivati di corsa al Grande Galeone, Mark e sua cugina si siedono. Mark è emozionatissimo per lo spettacolo a cui sta per assistere, mentre Miyo è stremata per la folle corsa dietro al cugino avventuroso. I due sono seduti su una gradinata che dà su una vasca a forma di laguna con un palcoscenico e sullo sfondo, un galeone dei pirati come scenografia con tanto di bandiera col teschio. Dietro la scenografia ci sono poi le vasche delle foche e dei leoni marini dove questi trascorrono la giornata quando non fanno gli spettacoli. Le vasche sono ampie e confortevoli con diversi arricchimenti naturali e artificiali per gli animali, in modo da farli sentire il più possibile a proprio agio A separare la vasca dalle gradinate ci sono delle vetrate e ai lati della vasca ci sono delle piccole scale dalle quali gli animali possono scendere per dare al pubblico un'esperienza più ravvicinata.

"Non vedo l'ora di assistere allo...uh?" dice Mark entusiasta ma si blocca vedendo la cugina stremata col fiatone per essergli corsa dietro per tutto il tragitto dal castello medioevale al Galeone: "Eccomi...sono...arrivata!!" dice lei crollando sfinita.

"Ti...senti bene?" chiede Mark preoccupato;

"Figurati, riposo solo un attimino qui...ehehehe!!" dice Miyo stesa a terra.

Passano i minuti e i due sono seduti sulle gradinate pronti per assistere allo spettacolo.

"Gentilissimo pubblico, vi diamo il benvenuto al Grande Galeone, qui avrete la possibilità di conoscere da vicino i nostri meravigliosi amici del mare. Prima dell'inizio dello spettacolo vi raccomandiamo di non avvicinarvi al bordo della vasca, di non gettare oggetti in acqua e di non fare foto con il flash. Vi ringraziamo per la collaborazione!" annuncia e raccomanda la speaker

Parte subito la prima canzone: , una porta della scenografia si apre e da essa fa capolino un grosso maschio di leone marino di Steller. L'enorme pinnipede si tuffa in acqua mostrandosi in tutta la sua elegante maestosità mentre l'addestratrice lo mostra e la speaker lo presenta: "Ed è con grande orgoglio che vi presentiamo il nostro primo ospite, un grande leone marino di Steller, il suo nome è Goliath!!"

L'addestratrice fa avanti e indietro allungando il braccio e tenendo la mano aperta, facendosi seguire dal gigantesco pinnipede.

Mark e Miyo sono sbalorditi dalle enormi dimensioni del mammifero marino, il quale dopo che l'addestratrice ha aperto un piccolo cancello, esce dall'acqua, scende dalla piccola scalinata e si mostra al pubblico in tutto il suo magnifico splendore. Tutti sono emozionati di vederlo, specialmente i bambini delle prime file vorrebbero toccarlo, anche se i genitori fanno il possibile per non permetterglielo.

L'addestratrice poi da all'animale il comando: "Voce!" e il pinnipede spalanca la bocca in un potente ruggito davanti al pubblico. L'azione si ripete per tre volte, poi il leone marino viene ricondotto in acqua dove l'addestratrice lo premia con del pesce.

"Bene, ora che abbiamo fatto le dovute presentazioni, vi chiederete come facciamo ad addestrare i nostri animali?" inizia la speaker: " Bene, la risposta è nello strumento che ha in mano la nostra Sayu. Questo strumento si chiama target." Continua mentre l'addestratrice vestita da pirata e con i capelli castani estrae una lunga asta di legno con una pallina colorata all'estremità. La allunga verso il leone marino che la tocca con il muso e viene premiato di nuovo. "L'animale la tocca spinto dalla curiosità e viene premiato. Man mano che l'esercizio va avanti l'animale associa il target a qualcosa di positivo come il cibo, e con questa possiamo creare diversi esercizi e comportamenti, come ad esempio questo bellissimi salto!" annuncia la speaker al microfono mentre l'addestratrice tiene alto il target sulla vasca e il leone marino fa un salto toccandolo con il muso, per poi essere nuovamente premiato con del pesce. La folla applaude, e anche Mark e Miyo. Il ragazzo-felino in particolare non si perde una mossa di quello che fa l'addestratrice con il target, dato che anche lui con i suoi animali lo usa spesso.