Sequel- Parte 6.

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-Ah sì? Rovino le cose? Vediamo se so fare di meglio.- provoco.

Mi libero con forza dalla stretta di Vinnie attorno al mio polso, supero la sua figura ed esco dalla mia camera per dirigermi nei silenziosi corridoi.
Spero che le corsie dei dormitori femminili rimangano così vuote a lungo, non ho voglia di essere lo zimbello del collage domani per aver passato la serata a girovagare in accappatoio, e soprattutto a fare quello che sto per fare.

-Liiily!- urlo. -Dove sei??!!- riesco a sentire l'eco della mia voce nel silenzio delle pareti. -C'è una sorpresa per te. Sono tornata.-

Da dove ho preso tutto questo coraggio?
Forse l'ira con Vinnie ha provocato tutto questo.

-Chissà quale sarà la tua camera brutta tr...- e il desiderio di prima scompare immediatamente. Le ragazze stanno tutte fuoriuscendo dalle loro camere per accorrere allo spettacolo che sto dando.

Che imbarazzo.
Io non sono questa, non ero questa.
Un anno fa non mi sarei mai sognata di fare queste sceneggiate, anzi il mio obbiettivo un anno fa era proprio l'opposto: entrare ed uscire in incognito da questo collage, come se non fossi mai esistita, e frequentare le lezioni nell'assoluto anonimato. Invece mi ritrovo a sedermi ad un tavolo con una matricola che sapeva vita morte e miracoli della mia vita, insieme ai due sue fantastici amici.

-Volevo dirti che il tuo ragazzo ha appena fatto una ripassata in camera mia! Dovresti tenertelo stretto, su dai escii. Liiily!!.- continuo ad urlare.

Non so dove sia Vinnie in questo momento, so solo che poco dopo aver urlato ai quattro venti, lui è uscito dalla mia camera a grandi passi per dirigersi dalla direzione opposta del dormitorio e tutto questo mi fa pensare solo una cosa: è scappato per non farsi cogliere in flagrante da Lily.

-Ehi tu, sai dirmi qual è la stanza di Lily?- chiedo ad una ragazza appena uscita sulla soglia della sua camera per guardare lo spettacolo.

Non si aspettava che glielo chiedessi, perché si ritrae immediatamente sul posto, al sentire il nome di Lily, e scrolla la testa.
Possibile? Questa è la zona della sua facoltà, dovrebbero saperlo tutti dove alloggia.
Una porta alla mia sinistra attira l'attenzione nell'aprirsi e insieme a lei anche la persona stravagante che ne è appena uscita.

Carol!

-Ehi Carol, sai dirmi dov'è la camera di Lily?- mi dirigo verso di lei.

Mi fissa per dieci secondi abbondanti, incredula di quello che ho appena chiesto.

Ohi Carol, sei sveglia?

Poi alza la sua esile mano in aria mentre con l'indice indica una delle tante porte posizionata a due stanze da quella in cui mi trovo adesso.
Non mi dà neanche il tempo di ringraziarla che mi ha già sbattuto la porta in faccia di fretta creando scompiglio tra i miei capelli.

Uno, due, tre colpi assestati sulla porta di Lily.

-Toc, toc.- ironizzo.

Passa qualche attimo e la serratura fa il classico rumore di una che si sta per aprire con una lentezza disarmante.
Ho il cuore che batte a mille e la paura mi causa non pochi crampi nel basso ventre a contorno di una deliziosa nausea.
Il suo faccino dall'aria innocente si libera dalla lastra di legno per posizionarsi di fronte a me. I suoi occhi già grandi si spalancano sottilmente e appena la mia bocca si alza da un lato in una smorfia sarcastica, quegli occhi diventano immediatamente serrature appena si incrociano con i miei.

-Da buona vicina volevo informarti che sono tornata. Ti ho portato un regalo..- e mi giro alla mia destra indicando qualcuno che palesemente non c'è. -Ops, forse è scappato, ma è appena passato a trovarmi.- mi avvicino a lei e metto una mano al lato della bocca sussurrandole. -Sai il tuo nuovo ragazzo. E' così bravo a letto, tienitelo stretto.-

La mia metà oscuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora