Sequel- Parte 37.

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Vinnie-Pov.

-Come fai a sapere che è la casa giusta?-  chiese curiosa Samantha al mio fianco mentre attendevamo sul pianerottolo di una umile casa.

-Perché ci sono già stato.-

Ero in ansia e fissavo insistente che la porta in legno di fronte a noi si spalancasse, due ore di viaggio con Samantha che blaterava, se fossero andate a puttane avrei realmente compromesso la mia relazione con Dayane e dentro di me la certezza che Colin avesse colto l'occasione nella sua debolezza cresceva sempre di più.

-Uh, le cose erano serie tra voi due...- sollevò un sopracciglio curiosa di sapere di più.

-No, non quanto Dayane se è questo che vuoi sapere.- la anticipai.

Dayane.
Il suo nome mi provocò un brivido misto a irritazione a pensare che tutto questo l'aveva sopportato a causa mia, che lì ad aiutarla non c'ero io ma il bastardo che aveva messo del suo per distruggerla, per distruggerci.

Il rumore della porta davanti a me mi fece sussultare distraendomi da quei pensieri.

La chioma bionda di Sarah sbucò dall'uscio della porta, aprì di poco il tanto che bastava per posare gli occhi su di me. Si spalancarono e poi si spostarono su quelli di Samantha ma non ebbero il tempo di farlo che la porta si richiuse velocemente.
Ebbi abbastanza riflessi per bloccare il profilo del legno con una mano ed evitare di perdere l'unica speranza di uscire da quest'inferno.
Cercò in tutti i modi di fare forza, ma era esile e piccola, la sovrastai finché i miei occhi non fissarono imploranti le sue iridi azzurre.

-Ho bisogno del tuo aiuto Sarah...- pazientai. -Per favore.-

-Io non posso aiutarvi...- sibilò versandoci del succo.

La cosa era asettica, arredata con mobilia scordinata di vari colori, niente più dell'essenziale ma era accogliente e tremendamente vuota. Nessuna traccia di famiglia.

-Lo so, forse puoi dirci qualcosa di più riguardo a Lily. So bene che è tuo cugina, ma ha distrutto Dayane e me...Ha pubblicato le sue foto, ha distrutto la sua dignità. Ora è con Colin, il suo ex ragazzo, ma è stato lui ad ordinarle di farlo, credo per una vendetta verso di me. - Sarah spalancò gli occhi lasciando il bicchiere a mezz'aria.

-Colin?! Colin?! Lui collabora con Lily?- Samantha urlò piegandosi sul tavolo per obbligarmi a guardarla in faccia.

-Sì, lui è il proprietario dell'Apollo.- risposi indifferente fissando Sarah. -Lui mi assicurava di proteggere Dayane da Lily mentre io spacciavo e gestivo le ragazze. Quando confessai a Dayane ciò che provavo lui lo scoprii e mi minacciò di non proteggerla più, e lo minacciai a mia volta. Troppo offuscato da Dayane non ho valutato le conseguenze, che lui fosse più potente di me.-

-E quando avevi intenzione di dirlo a me, a Dayane, a tutti?- le sue urla aumentarono di intensità.

-Vi avrei messo in rischio così.-

-Perché non sei venuto da Sarah prima? Perché non hai fatto qualcosa prima??!- mi accusò.

-Sono venuto, cazzo! Non l'ho mai trovata non sapevo che fare, come mi muovevo avevo una minaccia su per il culo Samantha!- sbottai con un pugno sul tavolo.

-Non sono cugina di Lily.- la voce di Sarah mentre fissava il vuoto interruppe la discussione tra me e Samantha e la nostra attenzione si riportò su di lei.

Facemmo silenzio in attesa che continuasse mentre i suoi occhi non incontravano mai i nostri, il suo volto di ghiaccio e il vuoto di fronte a quel succo arancione sul tavolo.

-Io e Lily non siamo cugine...-ripeté più decisa.

-Spiegati meglio Sarah.- si protese Samantha verso di lei.

La mia metà oscuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora