puzzle

capitolo 15.

christian era arrivato da un paio di ore a bergamo e già sentiva la mancanza di roma , principalmente di qualcuno in particolare che non voleva manco nominare per non riprendere a piangere .

appena arrivato i suoi familiare lo avevano accolto con una grande festa e tra risate e balli si dimenticò per quelle poche ore di divertimento della persona che non voleva uscire dalla sua testa .

doveva essere felice di essere ritornato dai suoi amici e dalla sua famiglia eppure voleva rimanere ancora a roma , la sua testa era ancora in quella città.
si guardava intorno sperduto come se quello non era più il posto e forse non lo era davvero .

menomale non era uno che parlava tanto cosi nessuno poteva accorgersi del suo malessere e fargli domande indiscrete, anche se già volevano sapere tutto di quelle settimane ma menomale il discorso in qualche modo si sviava .

appena tornarono e casa il ragazzo con la scusa di avere sonno si rinchiuse in camera e aspettò con ansia un messaggio che sembrava non arrivare mai e forse non sarebbe mai arrivato e Christian più passava il tempo più iniziava a non sperarci più .

e alla fine il ragazzo si addormentò, non avendo la forza di far nulla , stringendo tra le sue braccia il telefono con le lacrime a gli occhi e mille pensieri negativi per la testa .

***
dall'altra parte c'era mattia che una volta tornato a casa prese il bigliettino e se lo strinse tra le sue piccole mani fino ad andare in camera .
si salvò il suo numero senza pensarci due volte e andò velocemente su whatsapp volendo scrivere al ragazzo sentendo la sua mancanza ma le paranoie portarono a non farlo , ma solo a far scoppiare in lacrime il ragazzo iniziando a pensare che christian si era già dimenticato di lui ora che aveva gli amici di sempre al suo fianco , che magari lo avrebbe disturbato e pensieri così .

ma nessuno dei due sapeva che in realtà erano conciati entrambi nello stesso modo , o lo sapevano nei loro cuori ma non volevano ascoltare quel pensiero