21 - Vendetta

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Jack non riusciva a credere che Fran fosse il tizio incappucciato di quella sera. Sia lui sia Mark pensavano fosse stato Aron ad averli attaccati in cima al colle.

<<Perché...? Perché...? PERCHE'!?>> Jack urlò disperatamente e furiosamente.

<<Perché dici? Perché Sean doveva morire per mano della mia vendetta, ecco perché.>>

<<Ed Emily cosa ti aveva fatto!? Non meritava la morte!>>

<<Si è solamente trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato.>> Fran era molto calmo nel parlare.

<<Ma di che stai parlando? Di che vendetta parli? Il Maestro Sean non aveva mai avuto a che fare con te!>>

<<Con me direttamente no, ma fu uno dei Maestri che lasciarono morire tutte quelle persone a Rotta.>>

Jack era confuso. Non riusciva a capire nulla di quello che Fran stesse dicendo.

<<Jack, devi sapere che durante la Prima Grande Guerra, quando Tyron si affacciò sul Mare dell'Abbandono, Rotta venne attaccata e come Maestri in sua difesa c'erano Sean e Giant. Quei due incapaci non riuscirono a salvare la maggior parte degli abitanti, anzi gli arrivò l'ordine di ritirata da parte di Dickens. Lasciarono che moltissimi civili persero la vita, tra cui i miei genitori. Ero piccolo quando morirono. Io e mio fratello Adam ci unimmo all'Accademia fin da subito ma non ho mai dimenticato quel giorno e mai lo dimenticherò. Un vecchio è morto, adesso mancano gli altri due.>>

Per Jack quello sembrava un incubo reale. Respirava in modo affannoso. <<Quindi all'esame sei sparito non per caso.>>

<<Esatto Jack, dovevo permettere a quel incompetente di Ubro di scappare ma voi due avete rovinato tutto assimilando l'Entità ed ora dovrò catturare Mark e portarlo da Jin. E se vuoi saperlo mi era stato ordinato anche di punire i Rinnegati per la loro vigliaccheria. Ecco perché accettai quella missione, ma soprattutto feci finta di perdermi perché volevo che sia tua sia quell'idiota di Mark sareste riusciti a crescere.>> Fran tese la mano a Jack. <<Dopo la cerimonia ti ricordi cosa dissi? Che la vita ti mette di fronte ad un bivio. Tu quale strada scegli?>>

Jack colpì la mano di Fran allontanandola. <<Tieni le sue sporche e sudice mani lontane. Non mi unirò mai a te! Mai! Non con una persona malvagia come te!>>

Fran per la prima volta iniziò ad irritarsi. <<Non ti permettere a dire una cosa del genere. Non so né un cattivo né una persona che guarda i cattivi senza fare nulla. Io sto agendo per la giustizia, quella vera!>>

<<No Fran, sei come tutti gli altri. Il Maestro Sean una volta ha descritto le sue lotte interiori in questo modo: Dentro di me ci sono due cani. Uno dei cani è meschino e malvagio. L'altro cane è buono. Il cane cattivo combatte il cane buono continuamente. Alla domanda su quale cane vinse, riflette per un attimo e rispose: Quello che nutro di più. E tu Fran, accecato dalla vendetta, hai nutrito quello malvagio.>>

Fran diede un calcio in faccia a Jack. <<Hai fatto la tua scelta.>> Fran si avvicinò a Matthew e Oliver ed utilizzò l'elettricità per bloccarli a terra. Le scariche elettriche erano di un voltaggio così alto che i loro corpi iniziarono a friggere.

<<Basta!>> Disse Jack.

Provò ad attaccarlo ma Fran aveva creato una sfera elettrica intorno a sé che impediva a Jack di avvicinarsi. Cercò di colpirlo con ogni attacco possibile ma era tutto inutile. Dalla rabbia Jack non voleva cedere iniziando a subire svariate scottature a contatto con la sfera. Poi in un piccolo momento di lucidità si ricordò della tecnica di Donnie che avvolgeva le lame gemelle col plasma per tagliare colpi elementali.

{Libro 1} Un Destino fatto di Scaglie - Il RisveglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora