5 - L'Accademia del Medaglione

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Non era ancora sorto il sole quando Jack si svegliò nella stanza. Tenui bagliori all'orizzonte preannunciavano l'arrivo dell'alba, ma mancava ancora molto prima che sorgesse il sole. Il giovane si alzò dal letto dirigendosi verso il catino pieno d'acqua e si dette una sciacquata veloce al viso. Nello specchio vide il riflesso del suo volto segnato dalle occhiaie e da quella cicatrice sotto l'occhio destro che rendeva il suo giovane viso duro e malinconico.

Non aveva dormito molto quella notte, ma nonostante ciò non aveva voglia di starsene fra le coperte a girarsi e rigirarsi, tormentato da timori e paure. Uscì dalla camera e si avviò verso il ponte della nave che dava sull'esterno per rilassarsi con la visione del panorama, cullato dalla lieve brezza del mattino sulla pelle, ma i pensieri lo tormentavano. La morte del Maestro Sean e di Emily lo perseguitavano.

<<Anche stanotte hai dormito poco>> Il Maestro Giant si sedette vicino a Jack.

Non ci fu alcuna risposta. Si udiva solamente il soffio del vento accompagnato dallo sciabordio delle onde e dallo scricchiolio della nave.

<<Il Maestro Sean era come un padre per te e Mark, e so che è brutto perdere il proprio padre>>

Jack continuava a fissare l'orizzonte, senza reazioni, senza far trasparire alcuna emozione.

<<La morte non esiste, Jack. La gente muore solo quando viene dimenticata, spiegò mio padre poco prima di andarsene. Disse: "Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te". Gli risposi e gli promisi "Mi ricorderò di te". Poi mi prese una mano e con gli occhi mi disse quanto mi amava, finché il suo sguardo non divenne nebbia e la vita uscì da lui>>

Da dietro l'albero maestro Mark stava ascoltando tutto, finché non decise di unirsi a loro.

<<Ragazzi, purtroppo la morte di un genitore è raramente prevista e mai accettata. Non importa quanti anni uno ha, abbiamo ancora bisogno dei nostri papà e ci chiediamo come faremo a cavarcela senza di loro>>

Jack provò a replicare ma un nodo in gola smorzava le sue parole. <<E' successo tutto così in fretta. Emily... il Maestro Sean... tutto perduto in un attimo>>

Il pianto ed il dolore si fecero strada sul volto dei due ragazzi che non riuscirono a trattenere le lacrime, iniziando anche a singhiozzare.

Il viaggio durò diversi giorni prima di approdare a Bellavista. Da Rotta dovettero prendere un'altra nave che avrebbe attraversato il Grande Lago della Paglia portandoli dall'altra parte. Da Bellavista a Bosco Pendente ci voleva un altro giorno di viaggio via terra, tramite nuove carrozze motorizzate che aveva sviluppato il Centro Meccanico del Medaglione.

Il ritorno a Bosco Pendente fece un grande effetto a Jack e Mark. Sembrava che fossero stati via per anni. Transitare con la scorta di soldati in mezzo alla città non fece passare inosservati i due ragazzi, che timidamente cercavano di nascondere il loro volto dietro le armature. Il cancello principale era composto da una grossa scalinata che portava all'entrata dell'Accademia. Dall'esterno sontuose torri, circondate da maestosi alberi, dominavano l'intero nucleo della città. Jack e Mark avevano ammirato il tutto solamente dall'esterno ogni volta che scendevano in città, e fantasticavano su come fosse fatta internamente e di come sarebbe stato trascorrere la vita al suo interno.

L'Accademia del Medaglione era suddivisa in diversi locali. La struttura aveva 8 piani, un sotterraneo ed in cima si trovava l'ufficio del Preside, nonché Lord della Città. Nel mezzo si trovava un'enorme colonna a forma cilindrica che conteneva al suo interno le scale ed al centro un ascensore, un impianto di sollevamento per muoversi più velocemente tra i vari piani. Era l'unica struttura di tutto il Regno a possedere una tecnologia simile.

{Libro 1} Un Destino fatto di Scaglie - Il RisveglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora