13 - Salvataggio

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[Giorno]

Ubro si trovava nella Sala del Trono, in ginocchio sul lunghissimo tappeto rosso che attraversava la sontuosa sala dall'ingresso al trono. L'arredamento era per lo più composto da mobili con finimenti in oro e con velluti porpora, ed il soffitto era dotato di un gigantesco lampadario in cristallo. Le pareti erano rivestite da velluto finissimo e orologi d'oro e legno pregiatissimo. Quattro Corone dorate difendevano i lati dei due troni color oro e scarlatto. Nonostante le precarie condizioni, Jin era seduto lì. Indossava un lungo cappotto a doppio petto, con il fazzoletto del taschino rivoltato. I pantaloni leggeri e di colore nero, come la giacca, mentre la camicia era bianca, di lino, con il colletto basso ed una cravatta sottile. Dagli orli dei pantaloni, dalle maniche e dal viso, si poteva notare come ogni parte del suo corpo era ricoperto di bende, eccetto per il naso e gli occhi. Le cure venivano seguite da un team di medici ogni giorno ed ogni ora.

Nessuno osava fiatare se non per suo ordine. Ubro tremava dalla paura, col cuore che batteva forte nella cassa toracica pronto ad esplodere.

Un ragazzo molto giovane di 16 anni si trovava in piedi a destra di Jin. Si chiamava Zan ed era alto 1,80 con occhi gialli, tendenti al verde, e capelli scuri. <<Cosa sei venuto a fare qui?>>

Ubro deglutì nervosamente ed alzò di poco lo sguardo.

<<ABBASSA IMMEDIATAMENTE LA TESTA! PLEBEO!>> Urlò Zan sprigionando un'immensa Force che schiacciò letteralmente al suolo Ubro.

<<Non...>> Ubro non riusciva a respirare e gli girava la testa, al punto che stava per perdere conoscenza. Jin, con un gesto della mano fece intendere a Zan di fermarsi.

<<Oggi Lord Jin è particolarmente magnanimo con te.>> Zan ridusse la sua Force e si limitava ad osservare dall'alto del Trono Ubro che rimase a terra in ginocchio e con la testa bassa quasi a toccare il pavimento col muso.

<<Mio Signore.>> Ubro tossì. <<Sono venuto qui oggi per dirvi che ho finalmente trovato l'ingrediente finale per la pozione. Ma mi serve una Reliquia, altrimenti il procedimento non può avvenire.>>

Dopo qualche secondo di silenzio Jin iniziò a togliere le bende che coprivano e ostruivano la bocca.

<<Lord Jin, ne è sicuro?>> Chiese Zan preoccupato per la sua salute.

Non appena Jin tolse le bende ed aprì la bocca le pareti della sala iniziarono a tremare. <<Ubro...>> La sua voce era calda e graffiante, quasi ad enfatizzare la sua virilità. <<...sei venuto qui per dirmi di rinunciare alla mia Reliquia?>> Accanto a Jin, sull'altro trono, c'era il pomello della vecchia spada di Lukas.

<<Mio Signore, non sto dicendo questo. Non mi permetterei mai di chiedervi una cosa del genere. Ma per far funzionare la pozione bisogna bagnare al suo interno una delle Sacre Reliquie, altrimenti l'incantesimo non può funzionare.>> Ubro non avrebbe mai voluto fare quella richiesta, ma se non avesse portato a termine il suo obiettivo sarebbe morto ugualmente.

Jin prese la Reliquia e scese dal trono avvicinandosi ad Ubro ancora in ginocchio. <<Alzati e guardami.>>

Lentamente e timorosamente l'uomo si rialzò, incrociando lo sguardo di Jin. Due occhi rossi lo fissavano come se volessero divorarlo. Spaventato, Ubro voleva gridare, ma le labbra ingiungevano minacciosamente di tacere.

<<Prendi.>> Disse Jin porgendogli la Reliquia.

Non aveva mosso le labbra ma la voce arrivò chiara e forte nella mente di Ubro. Non disse niente, prendendo la Reliquia con sé.

{Libro 1} Un Destino fatto di Scaglie - Il RisveglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora