Capitolo 3

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Chris non riusciva minimamente a sopportare quel maledetto gran consigliere. Dopo averlo baciato mentre si stava facendo il suo meritato bagno lo aveva anche morso e poi era scomparso di nuovo minacciandolo di rompergli un braccio se non si fosse mosso visto che a quanto pareva erano in tremendo ritardo. Che poi quel ritardo era tutta colpa di quel moro visto che non si era fatto minimamente grossi problemi prima di scoparlo da appena sveglio per non parlare del fatto che era stato quel mostro a distruggergli la schiena.

Aveva davvero paura di quel moro di merda e di certo non sapeva come la sua mente avesse partorito un personaggio del genere nei suoi sogni. Ma doveva resistere con la consapevolezza dentro di se che una volta che si fosse risvegliato da quel maledetto incubo avrebbe dimenticato tutto in una manciata di minuti.

Chris si guardò allo specchio sistemandosi meglio i bottoni della camicia di seta che indossava, togliendo i capelli che vi si erano infilati dentro, e sospirò. Non si sentiva a suo agio in quei vestiti di seta ma doveva muoversi quindi si voltò e si incamminò verso la porta di legno per poter uscire dalla sua camera e cercare il gran consigliere ma fu proprio il ragazzo ad aprire la porta.

-ti stavo per spezzare un braccio-

-sono pronto- ringhiò Chris cercano di calmare i battiti del suo cuore. Quel tizio lo avrebbe fatto morire di infarto un giorno di quelli.

-muoviti, non abbiamo tempo e vedi di non parlare con tua madre di quello che è successo. Non vorrei che stesse in pensiero per te-

-cosa non dovrei dirle? Che mi fotti o che mi hai quasi ucciso?- il moro lo guardò con sguardo furente ma allo stesso tempo confuso. Che avesse finalmente capito che non era realmente Dimitri?

-Dimitri non farmi arrabbiare prima dell'incontro con tua madre. Ovviamente non devi dire niente della botta che hai preso involontariamente cadendo durante l'allenamento- parlò con calma il moro per poi sussurrargli all'orecchio -per quello che hai detto stanotte preparati a dover trattenere la voce perché non ci andrò piano come questo pomeriggio-

Chris sgranò gli occhi ma comunque continuò a seguire il ragazzo. Non gli era per niente sembrato quel pomeriggio che ci stesse andando piano quindi era spaventato da quello che poteva succedere quella sera. Perché doveva sognare una cosa del genere? Non poteva farsi meno film mentali prima di andare a dormire?

-cosa dovrei dirle allora?- si azzardò a chiedere a quello che era il suo consigliere per capire anche come dovesse comportarsi.

-le solite cose Dimitri non farmi perdere la pazienza. Sembra che tu sia cascato dal pero-

-ho una leggera amnesia- borbottò Chris -non ricordo alcune cose-

-solo alcune? Sembra che tu non abbia mai vissuto qui! Per non parlare di certi termini assurdi che stai utilizzando! Finiscila di lamentarti per una leggera botta o seriamente ti spezzo un braccio-

-perché tutto quest'odio!- borbottò Christofer osservando attentamente le spalle possenti del ragazzo che aveva difronte. Se non fosse stato un emerito coglione e stronzo si sarebbe lasciato andare molto più volentieri. Quel giovane consigliere era davvero bello ma troppo stronzo.

-cos'hai detto?- chiese il moro voltandosi e guardandolo curioso.

-niente- mentì Chris notando nei suoi occhi azzurri un accenno d'ira. Occhi che si socchiusero osservandolo attentamente ma a quanto pareva erano davvero tanto in ritardo da far desistere il modo dal continuare a chiedere cosa avesse detto.

-Zenais, finalmente!- Chris osservò la guardia in armatura che aveva appena parlato per poi realizzare che si stava rivolgendo al gran consigliere. Quindi era quello il nome del moro?

-il principe ha avuto bisogno di più tempo per prepararsi- rispose Zenais sospirando -mi dispiace davvero tanto per aver fatto aspettare la regina-

-non può stare per troppo tempo qui quindi muovetevi- ringhiò la guardia e Zenais annuì mentre Chris sbuffava. Chi si credeva di essere quel coglione per dare certi ordini? E poi perché li erano tutti antipatici? Doveva davvero andarsi a far curare dopo quel sogno, ma da uno davvero molto bravo. Nel mentre che era perso nei suoi pensieri le guardie aprirono la porta di legno e Chris seguì Zenais dentro l'enorme sala che era ricoperta di tappeti di pregiata fattura e di cuscini, cuscini sui quali era adagiata in modo aggraziato una bellissima donna. Chis la osservò quasi stupito per via della sua bellezza, era gay ma quando vedeva una bella donna lo ammetteva sempre. I suoi capelli scurissimi erano racchiusi in una crocchia leggera sopra la testa che non li teneva troppo costretti e che quindi permetteva ad alcune ciocche di scendere aggraziate sul suo volto a cuore. Le labbra carnose erano leggermente socchiuse e si aprirono in un sorriso quando vide i due entrare nella sala così come i suoi occhi azzurri come il cielo sereno. Occhi azzurri che sembrava identici a quelli di Zenais cosa che rese parecchio confuso Chris, possibile che il moro fosse un suo qualche parente? In quel modo si poteva anche spiegare come mai fosse diventato un consigliere così giovane.

-figlio mio- disse la donna con la sua voce melodiosa continuando a sorridere. -pensavo non saresti più arrivato- sussurrò poi con gli occhi leggermente lucidi e a Chris sembrò che non stesse guardando lui.

-madre- disse facendo un leggero inchino con la testa sentendosi davvero a disagio. Cosa cavolo doveva fare adesso? Nonne aveva la minima idea!

-sei un caso perso Dimitri- il sorriso della donna scomparve -mi hanno riferito che ti sei fatto male durante l'allenamento! Come vuoi riuscire a diventare il re di questo regno se non sai nemmeno allenarti senza farti male?-

-io...-

-no! Tuo padre sarebbe stato mille volte meglio di te!- continuò la donna scuotendo la testa indignata cosa che fece anche un po' male a Chris. -va via dalla mia vista! Zenais caro rimani un po' con me-

-certo maestà- disse il moro con il sorriso sulle labbra.


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