-quando potrò tornare ad essere libero da questo posto? Per quanto è grande questa camera io mi innervosisco se non faccio niente- borbottò Chris in direzione di Zenais che era entrato nella sua camera insieme a dei camerieri con la sua cena, i camerieri se ne erano andati immediatamente ma Zenais era rimasto con lui sedendosi sul suo letto.
-quando quella ferita sarà guarita, non voglio rischiare che si riapra-
-maledetti voi e i vostri medici antiquati- borbottò ancora il moro, quella ferita da lui l'avrebbero curata in pochissimo tempo e non sarebbe dovuto stare una settimana intera senza potersi muovere.
-cosa scusa?- chiese Zenais guardandolo confuso non capendo minimamente le sue parole.
-lascia stare cose del mio mondo che non capiresti- Zenais a quelle parole sospirò.
-devo dirti una cosa- si decise a parlare Zenais, in quella settimana ci aveva pensato e si era deciso a dire tutta la verità a Christofer, soprattutto dopo quello che era successo.
-cosa?-
-tutta la verità ma ti prego Christofer di non farne parola con nessuno, siamo in quattro compreso me a sapere ciò e la cosa non deve assolutamente uscire da questa camera-
-mi hai chiamato con il mio nome?- chiese sorpreso il ragazzo per poi farsi serio anche perché lo era anche Zenais.
-si, l'ho fatto- alzò gli occhi al cielo il moro -mi prometti che non ne parlerai con nessuno?-
-Zenais io sono muto come una tomba non devi preoccuparti-
-ti ho già spiegato che la regina si è trovata a dover passare mesi della sua vita segregata perché volevano uccidere lei e l'erede no?- Chris annuì ricordandosi le parole del moro -era terrorizzata dalla possibilità che qualcuno potesse uccidere suo figlio e quindi ha proposto al re di scambiare il loro figlio con un bambino simile perché così sarebbe stato sicuro in caso di un attentato. Il re non era per niente d'accordo e la regina l'ha ucciso perché era certa che la sua idea fosse quella migliore-
-l'ha fatto? Ha davvero...Dimitri non è il vero principe?- chiese Chris sgranando gli occhi mentre realizzava che era nel corpo del falso principe ereditario e che se anche fosse morto non sarebbe successo niente di grave perché il vero principe era al sicuro da qualche parte. E quello era anche il motivo per il quale Zenais poteva uccidere tranquillamente Dimitri senza subire conseguenze.
-no, non lo è-
-quindi io potevo tranquillamente morire in quell'attentato e non sarebbe successo il finimondo. Perché mi hai urlato contro?-
-perché non voglio che tu muoia ovvio! Di Dimitri non mi interessa ma di te si- gli rispose serio Zenais avvicinandosi e baciandolo -motivo per il quale vorrei sapere più di te-
-oh andiamo non credo proprio che in poco tempo tu possa esserti affezionato ad un tizio che non hai mai nemmeno visto!-
-mi piace il tuo carattere Christofer e anche fare sesso con te se proprio devo dirla tutta-
-ma è il corpo di Dimitri-
-lo so ma immagino te, in qualche modo-
-non sai come sono fatto, ti sarai di sicuro immaginato un ragazzo bellissimo cosa che non sono!-
-Christofer secondo te io guardo l'aspetto fisico?- chiese Zenais ridacchiando e sporgendosi per baciare sulle labbra l'altro.
-e che ne so io- borbottò Chris mettendo il broncio, non voleva illudersi troppo con Zenais perché anche lui stava iniziando a sentire qualcosa per quel moro -comunque ho i capelli castani e cortissimi. Gli occhi sono nocciola, sono davvero insignificante e comune-
-ora so come immaginare il mio Chris, posso chiamarti Chris vero?-
-certo che puoi chiamarmi Chris- sussurrò lui -chi è il vero principe? Posso almeno saperlo?-
-sono certo che ci arriverai da solo alla risposta- Zenais sorrise e Chris lo guardò confuso negli occhi azzurrissimi per cercare di capire qualche piccola informazione e fu allora che capì.
-sei tu- sussurrò Chris continuando a guardare quegli occhi identici a quelli della regina.
-gli occhi vero?- Chris annuì e Zenais continuò a sorridergli -Dimitri ha sempre avuto me e la regina sotto gli occhi e non si è mai accorto di niente, così come tantissima altra gente mentre tu in due settimane te ne sei accorto senza problemi-
-ora capisco anche alcuni tuoi comportamenti nei confronti di Dimitri, lui ha preso tutto quello che era tuo-
-non solo, sai agli occhi di un bambino di dieci anni sapere di dover imparare tutto ed impegnarsi al massimo mentre un tizio a caso si comporta da padrone del modo solo perché lo hanno messo come esca al tuo posto non è tanto bello. L'ho odiato da morire e ho fatto cose brutte questo te lo concedo-
-ma Dimitri doveva essere il tuo nome oppure....-
-no Zenais era il mio nome e lo è. Dimitri è un nome a caso che ha dato mia madre a un bambino orfano che ha preso come esca-
-grazie per essere stato sincero con me- disse alla fine Chris sorridendo al moro e sporgendosi un po' per poterlo baciare lui quella volta. Bacio che divenne subito più profondo con Zenais che si portò sopra all'altro toccandolo con calma cercando ovviamente di non fargli troppo male. -non sono di porcellana Zenais, toccami come si deve- ringhiò alzando il bacino per far in modo che si toccasse con quello dell'altro moro che lo guardò prima un attimo indeciso e poi si fiondò su di lui baciandolo nuovamente.
-io non rispondo delle mie azioni se poi ti fa male o ti esce del sangue-
-è passata una settimana Zen non dovrebbe uscire del sangue- rise Chris incrociando le braccia dietro al collo del moro stando ovviamente attento a non tirargli troppo i lunghissimi capelli.
-Zen?-
-Zenais è troppo lungo, non ti preoccupare lo userò solo quando saremo da soli-
-devo ancora capire se la cosa mi dia fastidio oppure no ma per il momento te lo concedo piccolo suddito insignificante- rise Zenais.
-ma grazie mio principe- stette al gioco Chris mentre si accorgeva che si, stava andando a letto con un vero e proprio principe.
ANGOLO AUTRICE
Scusate per il ritardo del capitolo ma questa mattina wattpad non si apriva e non sono riuscita ad aggiornare prima di uscire di casa.
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Principe Ereditario
FantasíaChris ha una vita tranquilla ma un giorno per colpa di un incidente si troverà a vivere in un sogno che potrebbe tranquillamente trasformarsi in un incubo.