Capitolo 6

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-è strano- disse Eldarin a Zenais appena finito la sua sessione di allenamento con Dimitri.

-in che senso?- chiese curioso il moro passandosi una mano tra i capelli per togliersi i ciuffi che gli erano finiti davanti agli occhi essendo troppo corti per essere tenuti per tanto tempo legati nella loro solita coda bassa.

-nel senso che sembrava che si fosse dimenticato tutto quello che gli ho insegnato in questi anni vostra altezza-

-Eldarin- lo avvisò Zenais guardandolo come per dirgli di non chiamarlo in quel modo nuovamente.

-ci siamo solo noi due qui, permettetemi quando sono da solo di darvi il dovuto rispetto-

-il dovuto rispetto me lo dai ogni giorno, non voglio rischiare che qualcun altro possa sentirti. Altrimenti cosa serve a fare Dimitri?-

-come volete. Comunque Dimitri è strano, il colpo alla testa potrebbe anche essere stato forte ma non può avergli fatto completamente dimenticare come usare una spada! Sembrava un bambino alle prime armi- spiegò con calma Eldarin al suo principe mentre quest'ultimo annuiva.

-concordo, anche alcuni suoi comportamenti sono abbastanza strani e diversi dal solito-

-credete che qualcuno possa averlo rapito e sostituito con un suo sosia?- chiese Eldarin guardando attentamente il moro che stava palesemente pensando a quello che aveva detto.

-no, è lui- disse convinto Zenais, ormai conosceva perfettamente il corpo di Dimitri da poter sapere perfettamente che non poteva essere qualcun altro. Ma la cosa gli pareva comunque abbastanza strana. -ci deve essere altro sotto e sono intenzionato a scoprirlo-

Zenais salutò con la testa quello che era stato anche il suo istruttore d'armi e si diresse a passo svelto verso gli appartamenti priva di Halais presenti nella torre più alta del palazzo reale. Dimitri era andato subito nella sua camera dopo aver finito l'allenamento e Zenais voleva prima accertarsi cosa gli fosse successo prima di raggiungerlo. Forse aveva leggermente esagerato nel quasi ucciderlo ma era esploso quando Dimitri gli aveva puntato la spada addosso e se non avesse avuto riflessi pronti forgiati da anni di allenamenti probabilmente lo avrebbe sgozzato. Ed ecco l'altra cosa strana: Dimitri non aveva minimamente fatto riferimenti al suo tentativo di ucciderlo e nemmeno sembrava volerlo fare in quel momento, anche se a volte lo sguardo omicida lo aveva eccome.

-mio principe!- disse Halais aprendo la porta e osservandolo incuriosita.

-Halais quante volte ti devo dire che devi evitare di chiamarmi in questo modo?- chiese Zenais esasperato mentre entrava negli appartamenti della donna -siete tu, Eldarin e mia madre a sapere la verità quindi vi prego di stare attenti-

-scusate vostra altezza ma è troppo difficile per me non portarvi il dovuto rispetto. A cosa devo la vostra presenza qui?- chiese la donna ritornando al suo tavolo di lavoro e continuando a mischiare le erbe come stava facendo prima che il ragazzo bussasse alla sua porta.

-Dimitri- disse Zenais incrociando le braccia al petto -dopo che si è risvegliato dal mio tentativo di farlo fuori sembra una persona completamente diversa ma sono sicuro che il corpo sia il suo-

-come fata ad essere sicuro che sia il suo corpo?- chiese la donna alzando le sopracciglia curiosa.

-lo so e basta. Puoi dirmi cosa gli è successo?-

-dite sempre che sono pericolosa perché posso usare i poteri astrali ma per i vostri comodi non guardate in faccia a nessuno- borbottò Halais prendendo una bacinella di calcite riempiendola d'acqua per poi immergere al suo interno un po' di petali di fiore della luna triturati per poter ampliare i suoi sensi e attingere alla forza astrale e poter vedere cos'era successo a Dimitri.

Il suo incantesimo ci mise un po' per attivarsi tanto che la donna inizialmente pensò che non avesse funzionato ma poi lo vide. Vide prima di tutto quello che Zerais gli aveva solamente raccontato a grandi linee, cioè il momento in cui Zenais aveva fatto sbattere la testa di Dimitri a terra facendolo anche svenire. Poi la donna si ritrovò ad osservare un posto che non aveva mai visto e soprattutto a vedere un ragazzo dai cortissimi capelli castani e gli occhi nocciola che camminava palesemente perso nei suoi pensieri, tutto intorno a lui c'erano edifici altissimi, più di quanto la donna avesse mai visto , e anche strutture di metallo che si muovevano senza ausilio di cavalli e trasportavano persone. Halais si chiese cosa centrasse quel posto e soprattutto quel ragazzo fino a quando non vide una di quelle carrozze di metallo prenderlo in pieno facendogli sbattere anche la testa sulla terra dura e grigia. Dopo quelle due visuali vide chiaramente il ragazzo castano sovrapporsi a Dimitri e capì aprendo gli occhi.

-allora?- chiese Zenais osservando con insistenza la donna che sospirò spostando la ciotola.

-non è Dimitri-

-e chi è?- Zenais non credeva fosse possibile una cosa del genere.

-non lo so. Il corpo è quello di Dimitri è vero ma la persona che è al suo interno non è Dimitri, credo sia un ragazzo che abbia subito una botta alla testa simile a quella di Dimitri e che grazia a quella si siano scambiati corpo- spiegò a grandi linee Halais, non le sembrava il caso di parlargli del tipo di luogo da quale veniva quel ragazzo.

-quindi sta facendo finta di essere Dimitri anche se non lo è, non gli sta riuscendo tanto bene-

-perché voi lo conoscete da quando siete nato Dimitri. Credo che il ragazzo che ha preso il suo posto abbia avuto paura di non essere creduto e per questo ha mentito- Halais sorrise in direzione di Zenais che sembrava davvero tanto pensieroso. -non tutti pensano che la magia possa esistere e nel vostro regno ancora qualcuno ha dei dubbi-

-devo parlargli, non sono l'unico che se ne è accorto anche se alcuni hanno ancora dei dubbi non posso rischiare che faccia saltare la copertura di quel pezzo di merda- ringhiò Zenais. Non poteva permettere che quel ragazzo rovinasse tutto il lavoro di sua madre.


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