"Mammaaaa! Sono a casa" urlo appena arrivata, "Buongiorno tesoro, com'è andato il primo giorno di scuola?" "Tutto bene, ho già una nuova amica" in realtà non saprei se considerare Ivan un nuovo amico, sono ancora in pensiero perché non mi ha più rivolto la parola da quando gli ho fatto quella domanda. Che c'era di sbagliato? Se voleva evitare l'argomento non doveva iniziarlo!
"Che bello amore! Hai fame?" "Non molta, vado in camera".
Camera mia è abbastanza grande: c'è un armadio bianco e marrone chiaro, un letto a una piazza e mezzo, una scrivania bianca molto grande e qualche pupazzo gigante per terra che uso come poltrona.
Mi butto sul letto e accendo il cellulare e stranamente vedo un messaggio. Apro iMessage per controllare chi fosse. Numero sconosciuto.
Hey Ellie! Sono Sandra!
Sandra? Come ha avuto il mio numero?Hey Sandy, come stai?
Tutto okay, ho avuto il tuo numero
dalla segreteria. Volevo chiedertelo
ma mi sono dimenticata xDMi ha letto nel pensiero. Mistero risolto.
Ah okay!
Volevo chiederti... Ti va di venire
da me stasera? Sto organizzando
una festa di inizio anno!Una festa? Cosa dovrei mettermi? Come ci si comporta??? Sarebbe la mia prima volta.
Sarebbe bellissimo!! Ma come...
No, no, cancella.
Certo, mi farebbe piacere.Yay, alle 6:40 da me.
7647 West Longbranch Ave.AIUTO COSA MI METTO? Okay, no panic, chiedo a mia mamma.
"MAMMAAAA CODICE ROSSO! Sono stata invitata a una festa" al pronunciare di quella frase fa un'espressione shoccata, come se non si fosse mai aspettata sua figlia andare a una festa. "Una festa di chi?" "La mia nuova amica, si chiama Sandra".
Il bello di mia madre è che lei è sempre disponibile quando ne ho bisogno, è sempre pronta ad aiutarmi.
"Okay, hai qualche vestito?" "Ehm... Quello del matrimonio di Zia Karol" è il vestito più brutto del mondo, letteralmente. È lungo fino ai piedi, è marrone e ha dei fiori azzurri e rosa avvolti in dei nastri giallo piscio. È assolutamente un NO per una festa, metterlo significherebbe rimanere sfigata a vita.
"Okay no, shopping. ORA" dice mia madre afferrando alla svelta le chiavi della macchina. Arrivate al centro commerciale Megaplex mi fiondo in un negozio che vende vestiti super carini a basso prezzo. Ne prendo due da provare nei camerini, il primo è quello che mi piace di più.
È nero con dei brillantini che lo rendono perfetto per una festa. Le spalline sono fini come un filo d'erba.
Lo indosso. Bellissimo. Non sono una ragazza con molte forme ma quel vestito, nella sua finezza e semplicità, le accentua ma non in un modo esagerato.Nel dubbio provo anche il secondo. A differenza del primo questo era stretto sopra ma con il gonnellino sotto che arrivava un poco sopra le ginocchia. Era di un giallo pastello bellissimo. Ora sono davvero indecisa! Dalla tendina faccio segno a mia mamma di entrare. Lei entra e apre la bocca come se avesse appena visto Michael Jackson resuscitare.
"Sei bellissima!!" afferma con tono emozionato.
"Non so mamma, sono entrambi fantastici. Ma forse il primo ci sta un po' di più per una festa" "Sono d'accordo, però prendiamoli entrambi".Tornate a casa controllo l'orario e sono le cinque e mezza. Ho solo un'ora e 10 per preparami. Ho controllato prima e, con il bus, ci metto 30 minuti ad arrivare a casa di Sandy.
Corro sotto la doccia e lancio un urlo al getto d'acqua fredda sulla mia pelle calda, però è una bella sensazione. I capelli li ho lavati stamattina e profumano ancora quindi non perdo tempo a rilavarli . Esco dalla doccia, mi asciugo e metto una crema idratante alla lavanda su tutto il corpo.
Mi metto il vestito, mi controllo allo specchio e mi piaccio. Ho ancora 25 minuti. Cosa faccio ai capelli? Mi trucco?
Controllo nei cassetti e noto che la mamma ha una piastra, non l'ho mai usata prima ma ci provo lo stesso.
Attacco la presa, la lascio riscaldare e arriva mia madre: "Ellie che stai facendo?" "Non lo so, che sembra stia facendo?" "Simpatica come sempre. Ti aiuto io che conoscendoti ti bruceresti i capelli".
Non ha tutti i torti, non sapevo neanche fosse una cosa possibile bruciarsi i capelli con la piastra.Me li fa a boccoli, poi prende una lattina gigante e mi dice "Chiudi gli occhi e non respirare" "Che fai? Mi uccidi?" "Ma piantala" dice ridacchiando.
Me la spruzza sui capelli e poi mi dice che è lacca così che non si rovinano.
"Mamma dovrei truccarmi?" "Come vuoi amore, sei bella comunque" "Mi metti quello per le ciglia?".Prende un tubicino nero, come un pennarello, lo apre e da lì esce un pettinino (?) e me lo struscia sulle ciglia. "Si chiama mascara".
Metto un paio di tacchi neri di mia madre, non sono molto alti, 4cm, ma per una bassa come me è tanto.
Prima di uscire mi da un bacino sul naso e mi dice "Divertiti" in un tono super dolce "E torna prima dell'alba".
L'alba?? Cos'è tutta questa libertà, donna?
Salgo sul bus, metto le cuffiette e appoggio la testa al finestrino.
7647 West Longbranch Ave. Ecco, sono arrivata.Scendo e mi ritrovo davanti a una villa gigante con una piscina. Mi avvicino e suono il campanello.
Sandra mi apre la porta e mi saluta con un abbraccio.
Indossa un vestito rosso che le arriva a metà coscia.
Dei tacchi con i lacci che le avvolgono le caviglie, i capelli li ha lasciati mossi. Sta benissimo."Sei in anticipo, ma non preoccuparti", controllo l'ora: 6,30 pm. Vabbè non è tanto anticipo.
"Vieni, ti mostro la casa" mi prende per l'avambraccio e mi porta a vedere quel castello.
È gigante. "Qui è dove avverrà la festa" mi dice in salotto. È tutto allestito: c'è una parte per le foto, i drink, e qualcosa da sgranocchiare.Arrivano tutti gli invitati e la musica è a palla. Vedo Ivan in lontananza che sta bevendo qualcosa da un bicchiere rosso. Mi avvicino. "Ciao Ivan!" "Hey Ellie" risponde lui con freddezza. Ignoro. "Ti stai divertendo?" "Sì dai, è appena iniziata. Vediamo come va poi" rispondo con una mezza risatina.
Mi giro e vedo Sandra venire da me. "Ellie! C'è più gente di quanto mi aspettassi, ti dà fastidio?" mi sa che ha capito che questa è la prima festa della mia vita. "No tranquilla, anzi!".
Mi giro e vedo un ragazzo, mai visto prima, entrare.
È alto, indossa una camicia ma sbottonata all'inizio. Indossa dei jeans neri larghi, i capelli ricciolini e la pelle mulatta. Rimango incantata fino a quando qualcuno fece cadere il suo drink vicino a me. Non mi ha preso per un pelo."Chi è quello?" domando alla mia amica indicando il super muchacho appena entrato. "Ohh amica, lui è Ethan Perez. Il ragazzo più popolare della scuola".
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Books are never enough- I libri non sono mai abbastanza
RomantizmQuesta è una storia di una ragazza appassionata della lettura, Ellie Groowen, che vive a Grenare, una cittadina sperduta del Texas. Vive lì da tutta la sua vita eppure non è mai riuscita ad ambientarsi dato che ha passato le medie e le elementari a...