Il numero 16

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Non mi stava più guardando, si era voltato pochi secondi dopo per chiedere qualcosa ad un cameriere. 

Quel ragazzo mi faceva uno strano effetto, questo dovevo ammetterlo. Lo ammirai in tutta la sua bellezza mentre si passava una mano tra i capelli sudati. Era estremamente sexy. Ma cosa mi stava prendendo? Non avevo mai avuto un fidanzato e soprattutto non ero mai uscita con un ragazzo, gli anni delle superiori li avevo passati a studiare e a mangiare vaschette di gelato sul divano con mia mamma. 

Nel momento in cui mi resi conto che stavo continuando a fissarlo mi voltai immediatamente verso la grande vetrata, oppure avrebbe pensato che ero una stalker. Ormai le tribune erano quasi completamente vuote e molti tifosi si stavano dirigendo verso gli yacht, sicuramente per continuare a festeggiare. Non ne avevo mai visto uno prima di venire a vivere a Monaco, ma la curiosità di sapere come fossero organizzate quelle grandi case sull'acqua era molta.

Dopo qualche minuto sentii una mano toccarmi delicatamente la spalla scoperta e il mio corpo si caricò immediatamente di elettricità. Mi voltai quasi di riflesso e Charles Leclerc era proprio dietro di me. 

Percepivo il suo respiro addosso.

Guardai intensamente le sue labbra schiudersi e aprirsi in un sorriso con a lato due piccolissime fossette.

"Ti avevo detto che il numero 16 è fortunato Eva" mi disse allungando uno dei due calici di spumante che teneva nell'altra mano. 

Sentii le mie guance diventare rosse e abbozzai un leggero sorriso, ero palesemente in imbarazzo ma speravo non se ne accorgesse.

Charles fece tintinnare i due calici e portò il suo alla bocca per bere un piccolo sorso. Ero completamente pietrificata e incantata nei due occhi smeraldo che continuavano a fissarmi.

"Ti aspetto stasera alla festa" aggiunse lui prima di congedarsi velocemente.

Inspirai a pieni polmoni e solo in quel momento mi resi conto che avevo trattenuto il fiato per tutta la durata della conversazione. Il mio petto faceva su e giù velocemente. Guardai il calice che avevo in mano e decisi di berlo tutto di un sorso, avevo bisogno di un po' di coraggio liquido.

"Ehi signorina piano con quei superalcolici" mi disse Claire scherzosamente avvicinandosi.

"Hai assistito alla mia umiliazione? Non sono riuscita a spiccicare parole" aggiunsi io demoralizzata.

"Forse si, ma farò finta di nulla, la prossima volta saprai riscattarti vedrai" mi rispose lei "dai su andiamo verso l'appartamento è ora di prepararsi per la festa".

La limousine era proprio là davanti che ci aspettava, appena tornate in casa mi infilai immediatamente sotto la doccia, ripassai le onde ai capelli che ormai erano diventati lisci. Il trucco poteva andare bene così, l'abito era molto aderente e non volevo esagerare. Il tessuto rosso fasciava alla perfezione ogni mia curva, stranamente non mi sentii a disagio, la spumante Ferrari stava sicuramente rendendo tutto più semplice. Abbinai degli orecchini un po' vistosi e mi incamminai verso la camera di Claire.

Appena la vidi nel suo abito rosso lungo esclamai "Mamma mia che bella! Stasera qualcuna vuole fare colpo"

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Appena la vidi nel suo abito rosso lungo esclamai "Mamma mia che bella! Stasera qualcuna vuole fare colpo"

"Può darsi" mi rispose lei "c'è un pilota di formula 1 con il quale ho scambiato qualche messaggio su Instagram, spero sia alla festa stasera"

"Ahhh ora è tutto chiaro, il nome posso saperlo o è ancora un segreto?" le chiesi io.

Fece spallucce, era chiaro non volesse rispondere alla mia domanda, ma sapere il nome non avrebbe cambiato nulla, non avrei comunque saputo che faccia avesse.

"Okay te lo dico, ma non devi dirlo a nessuno, promesso?!"

"Il tuo segreto è al sicuro con me" dissi io facendo il gesto di tapparmi la bocca.

"Si chiama Lando ed è un pilota della McLaren"

Ecco come non detto, non avevo la minima idea di chi fosse.

Ci incamminammo verso l'ascensore, la limousine era già sotto casa ad aspettarci, non mi sarei mai abituata a tutto quel lusso. Una volta salite Claire aprì una bottiglia di prosecco e facemmo un piccolo brindisi, ormai era prassi, ma come sempre io dovevo stare attenta o l'alcool mi avrebbe fatto fare una brutta figura.

Dopo 20 minuti la limousine si fermò e l'autista di Claire venne ad aprirci la portiera, appena scesa mi ritrovai davanti la stessa villa della settimana prima, addobbata tutta di rosso per festeggiare la doppietta della Ferrari.


Il Predestinato || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora