Quel pomeriggio di pausa e di relax mi era proprio servito. Mi stavo divertendo come non avevo mai fatto in vita mia, forse perché non ero mai uscita con degli amici. Ben presto la partita di pallavolo si trasformò in una vera e propria guerra di schizzi e di tuffi fatti in tutte le posizioni possibili e immaginabili.
Solo in quel momento mi resi conto che stavo ridendo talmente tanto da avere le lacrime agli occhi e male agli addominali. Mi sentivo finalmente bene.
Uscii per un secondo dalla piscina, avevo davvero bisogno di respirare, ma non ebbi nemmeno il tempo di prendere fiato che sentii le forti braccia di uno dei ragazzi stringermi e buttarmi con sé in acqua. Solo quando riemersi capii effettivamente che era stato Carlos a scaraventarmi con sé nella piscina.
"Ma come ti permetti?" gli chiesi in tono ironico "te la farò pagare".
Lui fece spallucce cercando di rimanere serio "E in che modo pensi di vendicarti? Sto già tremando" mi rispose deridendomi.
Lo guardai con aria di sfida "Oh vedrai Carlos, vedrai" risposi mentre mi spingevo con le braccia per alzarmi e sedermi sul bordo della piscina.
In quel momento vidi comparire Lando e Claire dalla vetrata della sala sul retro, ridevano e scherzavano guardando il telefono cercando di far passare inosservata la loro assenza di un'ora e mezza.
Claire si avvicinò a me, non so perché ma percepivo qualcosa di diverso in lei, non ebbi nemmeno il tempo di indagare e fare domande che girò il telefono verso di me facendomi vedere il video che aveva fatto, a mia insaputa, di Carlos che mi trascina con sé in piscina.
"Mandamelo subito che lo posto nelle storie di Instagram" disse lui mentre si passava un asciugamano tra i capelli neri che gocciolavano "dobbiamo far vedere al mondo intero che anche i piloti di Formula 1 sanno divertirsi" concluse.
Guardai di nascosto la mia amica e la vidi intenta a fissare Lando, che era leggermente in imbarazzo. Cosa diavolo era successo tra quei due? La risposta già la sapevo, ma volevo avere la conferma definitiva. Aspettai che tutti i ragazzi si allontanassero per poter iniziare la mia indagine.
"Allora?" chiesi vaga facendo finta di nulla per testare la sua reazione.
"Allora?" mi rispose subito lei con le guance leggermente rosse. Claire era a disagio?! La mia teoria stava ricevendo sempre più conferme. Continuai a guardarla stando in silenzio, avrebbe parlato da sola, me lo sentivo.
"è così palese?" mi chiese lei.
"Oh si, è molto palese" le dissi io prendendola in giro.
In meno di un secondo aveva già iniziato a raccontarmi per filo e per segno tutto ciò che era successo. Aveva accompagnato Lando in cucina a prendere un bicchiere di limonata prima di fare una partita a biliardo in una delle tante sale della villa. Quella partita non l'avevano mai finita, o probabilmente non l'avevano mai iniziata.
"A casa di Carlos?" le chiesi io emettendo un piccolo urletto.
Lei alzò gli occhi al cielo sorridendo e come per scusarsi mi disse "Lo so, non era proprio il caso, ma è stato tutto così spontaneo".
"Come è stato?" le chiesi. Ovviamente io non avevo mai avuto quel tipo di contatto con un ragazzo, l'unica cosa che era successa era il bacio con Charles, ma avrei voluto veramente cancellare quel ricordo dalla mia testa.
"Davvero bellissimo" mi rispose lei con gli occhi ancora sognanti "mi sono sentita tutt'uno con lui, è stato magico".
Mi fiondai immediatamente ad abbracciarla, ero così felice per lei, si meritava tutto quello che le stava succedendo.
Pochi secondi dopo mi ricordai di non aver risposto al messaggio che avevo ricevuto poco prima di iniziare la "partita a pallavolo", presi il telefono dallo zaino e aprii Whatsapp. La chat con mia mamma non aveva nessuna notifica.
In alto a tutte le chat spiccava un numero che non avevo salvato, aprendola leggevo solo:
"Questo messaggio è stato eliminato" 16:41
"Questo messaggio è stato eliminato" 18:03
Quasi di istinto ruotai lo schermo del telefono verso Claire, la persona che mi aveva mandato quei messaggi non aveva la foto profilo e anche provando a salvare il numero non usciva nulla.
"Sarà qualcuno che ha sbagliato numero" mi disse lei.
"Per ben due volte?!" risposi io subito. Che strano pensai..
Pochi secondi dopo vidi Lando venire verso di noi, ormai erano quasi le 19 e il sole era appena tramontato, era ora di tornare a casa.
"Già andate via?" ci chiese Carlos vedendoci sistemare il telo e tutte le nostre cose.
"Si, ormai si è fatto tardi" rispose Lando.
"Se volete fermarvi facciamo una piccola grigliata, giusto per concludere questo splendido pomeriggio" disse Carlos all'amico.
Lando si voltò verso me e Claire per capire se avevamo voglia di rimanere o meno. Decidemmo di accettare, tanto il giorno dopo avevamo lezione solo al pomeriggio e la mattina avrei avuto tutto il tempo per studiare.
Al contrario di Claire e Lando che non si erano minimamente avvicinati alla piscina io avevo il costume completamente bagnato e ormai iniziava a esserci fresco.
"Carlos, potresti prestarmi qualcosa di asciutto? Sto gelando" gli chiesi io non appena lo vidi avvicinarsi a me.
"Certo chica, vieni che ti porto nella cabina armadio" rispose lui marcando con un forte accento spagnolo la seconda parola.
Quella stanza era davvero immensa, colma di vestiti di ogni tipo, Carlos mi allungò un pantaloncino ed una felpa un po' pesante e mi indicò il bagno.
"Ti aspetto qui fuori, se vuoi asciugarti i capelli nel mobiletto a destra c'è il phon"
Non me lo feci ripetere due volte, di certo non avrei voluto prendere il raffreddore o ammalarmi, la felpa riportava incise in alto a destra le sue iniziali CS, era parecchio grande, ma molto comoda. Appena uscita dal bagno lo trovai intento ad aspettarmi e raggiugnemmo gli altri in un grande salone con un tavolo in cristallo.
Lo chef personale di Carlos ci servì una grigliata davvero squisita e passai il resto della serata a ridere a crepapelle, prima per le buffe imitazioni di Lando al gioco del mimo e poi per le risposte assurde di Carlos ai quiz sulle macchine.
Ormai era passata la mezzanotte ed era ora di rientrare a casa, tutti i piloti al mattino avevano degli intensi allenamenti con i rispettivi preparatori atletici e dovevano riposare il più possibile.
Salutai tutti i ragazzi con un bacio sulla guancia ma quando feci lo stesso con Carlos lo senti prendermi con delicatezza il braccio e avvicinarsi al mio orecchio.
"Chica, che ne dici se domani vengo a prenderti all'Università? Raggiungiamo Claire e Lando per fare aperitivo" mi chiese lui timidamente quasi a non farsi sentire dagli altri.
"Certo, mi farebbe piacere" risposi subito io, ma un secondo dopo mi pentii della mia risposta. Quella aveva tutta l'aria di essere un'uscita a quattro, ormai avevo accettato, ma mi ripromisi di chiarire con Carlos la situazione il giorno dopo.
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Il Predestinato || Charles Leclerc
RomanceQuando ho scoperto che mi sarei dovuta trasferire non ho provato grandissime emozioni, non ero felice e non ero triste. Forse è brutto da dire ma lasciare il mio piccolo paesino del Nord Italia era sempre stato il mio obbiettivo, ma di certo il mio...