Il ristorante in cui Charles mi aveva portato era assolutamente meraviglioso, si trovava a Milano ed aveva tutta l'aria di essere uno stellato. Inutile dire che non c'ero mai stata. Lo chef Enrico Bartolini, probabilmente informato dai suoi camerieri che ad uno dei tavoli c'era seduto il pilota di Formula 1, era uscito dalla cucina e ci aveva raggiunti.
"Che piacere Charles!" esordì avvicinandosi al tavolo e stringendogli la mano.
"Buonasera, lei è la signorina?" mi chiese poi Enrico voltandosi verso di me.
"Eva, puoi chiamarmi Eva" risposi io
"Va bene Eva, è un piacere conoscerti!" almeno lui aveva capito che poteva semplicemente chiamarmi con il mio nome.
Con Charles parlò del più e del meno, del menù di quella sera, dell'imminente gara a Monza, era ovvio si conoscessero di già.
"Cosa vuoi mangiare stasera?" mi chiese Charles distogliendo lo sguardo dello chef e puntando i suoi occhi verde smeraldo proprio su di me. Non avrei mai smesso di sentirmi sottosopra ad ogni suo sguardo.
"Quello che consiglia lo chef" risposi io, non avevo un menù in mano e non avevo ascoltato la loro conversazione al 100%, mi ero persa ad ammirare lo spettacolo che avevo davanti.
"Perfetto, va benissimo! Charles per te?" chiese lo chef al monegasco.
"Qualcosa di leggero, domani ho le prove libere, sai come funziona.." rispose lui.
Era davvero presto per cenare, appena le 19, ma Charles il giorno dopo doveva svegliarsi all'alba ed era giusto che riposasse il più possibile, aveva anche preso due aerei nello stesso giorno.
"Come funzionano i weekend di gara?" gli chiesi per rompere il silenzio che si era creato nel nostro tavolo.
"Beh, ci sono decisamente molte cose da fare. Il venerdì ci sono le prove libere 1 e le prove libere 2, il sabato le prove libere 3 e la qualifica, nella quale si decide l'ordine di partenza in base al giro più veloce. Infine, domenica c'è la gara" mi rispose battendo le dita sul tavolo
"Poi a tutto questo devi ovviamente aggiungere la preparazione fisica, allenamenti dei riflessi, interviste con i vari giornali, riunioni con i team, è davvero molto lungo ed impegnativo"
Wow quante cose in soli 3 giorni.
"E come ti senti?" chiesi io, raramente Charles si esponeva così tanto su queste cose e volevo assolutamente approfittarne per scoprire di più.
"Teso, quest'anno finalmente abbiamo una monoposto competitiva, poi questo è il Gran Premio di casa, non posso assolutamente sbagliare"
Pochi secondi dopo un camere ci raggiunse portando i nostri piatti.
Per me lo chef aveva preparato un antipasto di terra, il cameriere cercò di spiegarmi tutti i dettagli e menzionò circa 10 ingredienti, ma mi ero persa al primo, un filetto di manzo su un letto di qualcosa che non avevo assolutamente capito. Per Charles un semplicissimo risotto alle verdure.
Immediatamente lo assaggi, era davvero delizioso, oltre ad una presentazione impeccabile in bocca sentivo una vera e propria esplosione di sapori. Non avevo mai mangiato niente di così tanto buono.
Arrivò anche un secondo piatto, ormai rassegnata al fatto di non capire assolutamente nulla dell'alta cucina quasi non ascoltai il cameriere che elencava ingredienti seguiti da parole francesi davvero strane.
Anche quello era una delizia per il palato.
"Non so cosa sia, ma è davvero pazzesco" dissi guardando Charles che invece stava mangiando un semplice filetto di pollo accompagnato da un'insalata "lo vuoi assaggiare?"
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Il Predestinato || Charles Leclerc
RomanceQuando ho scoperto che mi sarei dovuta trasferire non ho provato grandissime emozioni, non ero felice e non ero triste. Forse è brutto da dire ma lasciare il mio piccolo paesino del Nord Italia era sempre stato il mio obbiettivo, ma di certo il mio...