𝗣𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗺𝗮𝗴𝗶𝗰𝗼

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"Hai mai visto un posto magico?"

"No, o almeno, non credo."

"Ti va di andarci?"

Risi.

"Suppongo di sì"


Dal finestrino vidi la magia del Colosseo di notte. Si, vero, ci sarò andata tante volte... ma non di notte. Non con Maria. Non di notte con Maria.
Sorrisi.

"Che ne dici?"

"Solo tu Maria, solo tu."

Mi regalò un sorriso e scese dalla macchina.
Passò alla mia portiera e mi porse la mano.

"Forza, scendi" rise.

**

La luna illuminava il suo viso come mai aveva fatto. I suoi occhi brillavano. La sua bocca sorrideva.

"Sai qual è la vera magia di questo posto?" le chiesi.

Rise cercando una risposta.

Sorrisi.

"Sei tu Sabrina, tu."

Mi guardò con quei dolci occhi marroni.

Le presi il viso con le mie mani fredde e la baciai.
Ci baciammo sotto quella luna piena di una calda notte di Dicembre. Suona ironico, no? Una calda notte di Dicembre.

"Maria, Maria... cosa mi fai"

Risi di nuovo e la abbracciai.

"Cosa ti faccio, Sabrina?"

Stavolta fu lei a ridere.

--

Mi svegliai che erano le nove.
Non avevo voglia di alzarmi ma Maria mi contrinse.

La sera precedente si era fatta lunga.
Moooolto lunga.

"Sabri alzati!" insistette Maria.

"Col cazzo"

"Ahhh, fanculo. Mi fai impazzire!"

"E a te piace." affermai.

"A me piace cosa!?" chiese alterata.

"Impazzire per me."

Se ne uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Ma vidi un sorrisetto sfuggirle.

"Oh, avanti!"
"Non ce l'avrai con me!?" continuai.

Risi istintivamente e con delicatezza presi il libro sul mio comodino.

Il circo della notte

Sto amando da morire questo libro. È semplicemente fantastico e mi fa sentire così... a casa.

Mi misi a leggere per passare il tempo.

Dopo varie ore dedicate alla lettura e a guardare Instagram, mi alzai e andai in salotto dove c'era la mia biondina preferita.

"Eccola qua!" esclamai passandole un braccio dietro la schiena.

"Oddio" sussultò non avendomi vista.

Scoppiai a ridere.

"Pure gli infarti te faccio prenne, Marì?" dissi con un sorrisetto.

"Figurati" sbuffò.

"Che cucini?" chiesi incuriosita.

"Il pranzo"

"Wow Marì, m'hai aperto un mondo!" dissi ironica.

"Eh, lo so. Apro tante cose io. Come per esempio le tue gambe"

Le guance mi bruciarono.

"Sai che odio battute del genere, vero?" dissi borbottando.

"Sto cercando di capire se sei più rossa tu o il sugo della pasta." La provocò Maria.

"Dio!" esclamai tirando i schiaffetti come se così passasse il rosso sulle mie guance.

Maria rise. Non quella risata simpatica dopo che un amico fa una battuta. Ma quella risata provocatoria.
Quella che mi fa impazzire.

"Maria forse è meglio che tu cucini invece di provocarmi" proposi.

"Nah, potrei fare entrambe le cose allo stesso, identico, tempo."

"Io non penso"

"Peccato che lo sto facendo tuttora." e un ghigno le si presentò sul volto.

"Dio mio, Dio mio."

Mi misi le mani sui fianchi e sedetti sul divano color bordeaux.

Vorrei saper provocare anche io Maria come lei fa con me!
Giusto per vedere come reagirebbe, mica per altro.
Ovviamente con provocare non intendo baciarmi una. Intendo anche solo semplicemente flirtare.

Un'idea mi spunta improvvisamente in testa.

"È pronta la pasta!" annunciò Maria.

Mi diressi verso il tavolo e mi sedetti.

"Eccomi!" sorrisi fiera di aver trovato un'idea.

"Tre secondi fa eri tutta scazzata... Anzi, mi correggo: eri tutta rossa."

Sbuffai.

"Per quanto continuerai così? Fammelo sapere il prima possibile." dissi.

"Mah, non so. Le faremo sapere." rispose ironica.

Dopo aver mangiato uscimmo fuori per una passeggiata ed incontrammo Florida, la ragazza di Virginia.

"Ciaooo!" ci salutò.

"Ei, come va?" chiese Maria

"Bene, bene, voi?"

"Bene dai" rispose sorridendole.

"Che bella gonna ao, 'mazza! Virginia se l'è scelta proprio bene, a essere sinceri." dissi dopo un po'.

Florida rise e mi ringraziò, mentre Maria volse lentamente la testa verso di me.
La guardai e lei guardò me.
Le sorrisi.
Lei non fece lo stesso.

"Credo proprio che noi dovremmo andare" suggerì Maria.

"Nah, io non credo" commentai.

"Perché non ci facciamo un bel aperitivo qui al bar vicino?" propose Florida.

"Certo, perché no?" risposi.

Così passammo un felice pomeriggio insieme a Florida. Io, l'ho passato facendole apprezzamenti di fronte ad espressioni infastidite di Maria.
Riuscendo così, nel mio intento.

Però mi sono davvero divertita. Sia a vedere le facce di Maria, sia a parlare con Florida. È davvero una persona d'oro.
Ci ha raccontato di occuparsi anche di volontariato e che, nel tempo libero, con Virginia, vanno al parco e trascorrono pomeriggi interi lì.
Ha tra l'altro detto che lì ci sono tanti fiori, quindi immagino quanto possa essere bello.
Forse ci sono passata davanti, ma non ricordo.
Se ci andassi con la mia biondina sono sicura che le regalerei tantissimi fiori.
E tenterei anche di creare una coroncina con essi, fallendo miseramente, di certo.
Già... dentro sono ancora una bambina.

Ah, essere bambini.

Niente responsabilità, niente preoccupazioni, problemi, amori.

Ah, tornare bambini.

Il massimo del divertimento. La gioia che hai nelle vene. La voglia di vivere. L'euforia quando mamma ti compra una caramellina.

Ah, la felicità.

♡︎ The Name of Love || De FerilliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora