Capitolo 4 - Parte prima

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Jason

Non riesco a staccare gli occhi da lei, in quello striminzito bikini è una visione, assolutamente conturbante, mentre fa il bagno in piscina insieme a Jessica e Tyler. Per non eccitarmi sono costretto a recitare a memoria tutti i testi delle canzoni dell'ultimo album dei Cranberries. Il Comandante mi fissa con aria di rimprovero, sa perfettamente che sto trasgredendo gli ordini. Non gli sfugge niente.

Aspetto che Caroline si alzi per andare al bar per confermare i suoi sospetti:

<<Non ce la faccio, Capo>> gli dico, sostenendo il suo sguardo tagliente <<Mi sospenda, mi licenzi, faccia quello che ritiene giusto. Non riesco a stare lontano da lei!>>

Vedo una scintilla nel suo sguardo, per un attimo temo che mi dia uno dei suoi poderosi pugni, per cui è diventato famoso al dipartimento. Contraggo i muscoli del collo e della mandibola e mi preparo a ricevere il colpo. Lui invece, inaspettatamente, sorride.

<<Saresti disposto a rinunciare a così tanto per lei?>>

<<A qualsiasi cosa>> rispondo, senza esitazione <<Mi è entrata dentro il cuore e non voglio che vada via.>>

<<Lei è innamorata di un criminale, non di un poliziotto. Si è invaghita del bel rapinatore, è attratta dal pericolo. Credi che ti vorrebbe lo stesso se sapesse chi sei veramente?>> osserva lui, cinico.

<<Non lo so...>> sono costretto ad ammettere <<Ma questo non mi impedisce di provare questi sentimenti per lei, non crede?>>.

Caroline torna a sedersi accanto a noi e interrompe il nostro discorso prima che lui possa rispondermi. Non che io voglia chiedere il suo permesso, ormai mi è chiaro che qualunque cosa dica non posso stare lontano da Violet, ma sarebbe infinitamente meglio se lui approvasse.

Mi alzo, per sgranchirmi le gambe e trovare qualcosa da fare che mi aiuti a distrarmi. Passeggio sul ponte, allontanandomi dalla folla. Dopo qualche minuto sento un familiare formicolio dietro la nuca. Una sensazione di pericolo che tante volte mi ha salvato la vita. Obbedendo all'istinto, mi getto a terra, appena in tempo per scansare un proiettile che attraversa l'aria sopra la mia testa. Il rumore dello sparo si perde tra i rumori della nave e viene portato via dal vento. Rotolo su un fianco, nascondendomi dietro un angolo. Resto sconvolto nel vedere Peter Colombo che viene verso di me, con la sua fida Desert Eagle tra le mani.

<<Guarda guarda, chi si vede...>> dice beffardo, puntandomela contro <<La talpa!>>

<<Ciao, Peter>> rispondo, cercando di sembrare tranquillo, mentre valuto le mie opzioni che in realtà sono pressoché nulle. Sono disarmato e lui è enorme in confronto a me <<Che ci fai qui?>>

<<Ho dovuto cambiare piano di fuga>> dice, digrignando i denti <<Ti sembrerà strano, ma il colpo è andato male. La refurtiva è stata intercettata e la polizia ha preso Roger e Marcus>>

<<Davvero?>> cerco di essere credibile, ma è evidente che mi ha scoperto <<Non ne avevo idea...>>

<<Ho pensato molto cercando di capire chi ci avesse venduto>> dice poi, compiendo gli ultimi passi che ci separano e poggiando la Desert Eagle sulla mia fronte <<Immagina il mio stupore quando ho scoperto che sei addirittura fidanzato con la figlia del capo della polizia>>

<<Ti sbagli, Peter>> gli dico cercando di prendere tempo <<Sono qui solo perché è un modo sicuro di raggiungere il Messico. Ho sedotto la ragazza per fare un colpo>>

<<Non sei molto convincente...>> preme ancora di più la pistola contro la mia fronte, sento la morte avvicinarsi e il sangue abbandonare il mio corpo, sto sudando freddo. Cerco di pensare più rapidamente possibile, per fare un altro disperato tentativo.

Mi hai rubato il cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora