Capitolo 7 - Parte seconda

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Violet

Mi sento come un ragazzina al primo ballo. Mia madre e Jessica mi hanno truccata di tutto punto, non sono riuscite a coprire completamente l'occhio nero, ma hanno mimetizzato gran parte dei lividi che ho sul viso. Mi hanno acconciato i capelli, alzandoli in uno chignon leggero, che fa ricadere solo alcune ciocche sul mio collo. Infine mi hanno fatto indossare un abito da sera, quello che avevo portato per fare colpo su Jason in occasione di questo gala. È un abito lungo, senza maniche, di sottile maglia argentata, con una scollatura a V sul davanti e una profonda scollatura sulla schiena. Nonostante i dolori mi sento viva, bella, felice più che mai. Non vedo l'ora di essere di nuovo con lui e questa volta non lo lascerò mai più.

La nave è salpata, come da programma, ma il Capitano mi ha assicurato che mio padre e Jason potranno raggiungerli in mare. Sono di vedetta sul ponte da un'ora, in attesa di vederli arrivare. Sono sola, tutti gli ospiti della nave sono alla serata di gala.

Dopo poco, eccoli arrivare su un motoscafo della guardia costiera. Mio padre è seduto e chiacchiera con un ufficiale, mentre Jason è in piedi e guarda in alto verso di me. Non so se riesce a vedermi bene a questa distanza, ma gli sorrido con tutto l'amore che posso ed agito la mano in segno di saluto. Aspetto trepidante che la nave si fermi e venga calata la scaletta. Fanno sbarcare Alison, che raggiungerà Peter e Tom in una prigione messicana in attesa del processo. Spero che le diano il massimo della pena! La odio, anche se non posso fare a meno di pensare che sono stati i suoi sentimenti per Jason a farle abbassare la guardia e a permettermi di fuggire. Finalmente lui e mio padre salgono a bordo, so che devo aspettare perché devono rilasciare alcune dichiarazioni e firmare delle carte e l'impazienza mi distrugge. Jason sarà sottoposto ad un processo e a un provvedimento disciplinare. Mio padre l'ha coperto come ha potuto, ma resta il fatto che ha rapinato una grande quantità di persone. Non sono preoccupata, sono certa che una volta ascoltata tutta la storia e rientrati in possesso dei loro preziosi, ritireranno gran parte delle loro denunce. Anche se così non fosse, non mi importa. Se Jason dovrà andare in prigione gli resterò accanto.

Finalmente, dopo un'attesa che sembra interminabile, le porte automatiche si aprono e lui arriva sul ponte. Deve essere passato in cabina a cambiarsi perché indossa lo smoking ed è incredibilmente bello, nonostante anche il suo viso sia segnato dai colpi ricevuti. Sono così felice di vederlo che resto impietrita sul ponte, non riesco a decidermi ad andargli incontro, ho quasi paura di svegliarmi e di scoprire che è solo un sogno, che lui è morto e che io sono sola. Il cuore mi batte nel petto come un forsennato e devo trattenermi per non riprendere a piangere.

Lui si avvicina a me lentamente, con cautela, quasi stesse cercando di avvicinare un animale selvatico. Vedo nei suoi occhi rispecchiarsi la mia stessa emozione. Dolcemente mi raggiunge e mi prende tra le braccia. Sentire il suo corpo a contatto con il mio e le sue braccia forti che mi stringono mi dà la conferma che sta succedendo davvero.

<<Sei qui...>> mormoro, sfiorando il suo torace con le mani, per sincerarmi che sia reale. Lui mi prende dolcemente il viso e lo gira per vedere i segni che Alison mi ha lasciato, leggermente visibili sotto il trucco. Lo vedo stringere i denti e incupirsi.

<<Cosa ti hanno fatto...>>

<<Sto bene>> rispondo accarezzandolo dolcemente <<Va tutto bene ora che sei qui>>

<<Ti giuro che non ti metterò mai più in pericolo>> sussurra, baciandomi la tempia con una delicatezza che mi riempie di commozione.

<<Non mi importa, finché sei con me>>

<<Sarò sempre con te>> ammicca e mi sorride, in quella maniera che mi fa sentire le farfalle nello stomaco <<Che ti piaccia oppure no>>

Mi hai rubato il cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora