Capitolo 7 - Parte prima

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Violet

Non so dire quale parte del mio corpo non sia dolorante. Sono piena di lividi, ho un occhio pesto e il labbro spaccato. Alison si è divertita ben bene a dimostrarmi che sono in suo potere e che può farmi molto male. Sono certa che il motivo non siano gli ordini di Peter. È furiosa con me perché sto con Jason, è evidente che prova ancora qualcosa per lui. Mi tiene sotto tiro, anche se non ce n'è alcun bisogno, legata come sono alla sedia. Intorno a noi scatole di dolci natalizi creano uno stridente contrasto con la situazione. Oggi è la vigilia di Natale, non riesco ad immaginare un modo peggiore di trascorrerla.

La temperatura è molto bassa quaggiù, l'ambiente è refrigerato per una migliore conservazione degli alimenti e le celle frigorifere sono a pochi passi. Il gelo più profondo è quello che però stringe il mio cuore. Jason è in pericolo, da quel poco che Alison si è lasciata sfuggire ho capito che Peter ha le peggiori intenzioni. Li ha traditi, in occasione del colpo alla banca, e questa è gente che non perdona. Lo uccideranno, e non potrò fare niente per impedirlo. Questo pensiero mi dilania, più del pensiero della mia morte che probabilmente seguirà la sua. Ho visto Alison e Peter in viso, so troppe cose.

Quando il telefono di Alison squilla, un brutto presentimento mi strizza il cuore in una stretta dolorosa. Lei risponde e ascolta in silenzio, per poi avvicinarsi a me con un'espressione letale.

<<Il tuo ragazzo vuole salutarti, bellezza>> il suo tono è seccato, è evidentemente contrariata da quello che ha sentito, ma non ho voglia di pensarci. Tutto quello che mi interessa è guardare lo schermo del cellulare, dove attraverso la videochiamata posso vedere la scena che più temevo. Un incubo tramutato in realtà. Jason è in ginocchio, in un orribile posto che sembra un cimitero per auto. In piedi alle sue spalle, un tizio che non conosco, in divisa della marina, ha in mano una pistola, la canna punta alla sua nuca. Jason guarda verso di me, attraverso la telecamera del cellulare. I suoi incantevoli occhi verdi sono profondamente tristi, mentre mi guarda con un sorriso coraggioso che mi spezza il cuore.

<<Violet, amore, mi dispiace>> le lacrime scorrono inarrestabili sulle mie guance, mentre ascolto il suo addio <<Avevo in mente un altro futuro per noi, perdonami>>

<<Non c'è niente da perdonare, vorrei solo che avessimo più tempo...>> i singhiozzi mi spezzano il respiro, non vorrei mostrarmi debole davanti a loro, ma non riesco a trattenermi.

<<Questi ultimi giorni con te valgono una vita. Mi dispiace di averti coinvolta, sono stato egoista, non ho saputo rinunciare a te anche a costo di metterti in pericolo>>

<<Smettila di scusarti, se potessi tornare indietro rifarei ogni cosa! Ti amo, Jason>> è tutto quello che riesco a dire, la voce rotta dal pianto.

<<Ti amo, Violet. Per sempre>>sono le sue ultime parole per me, poi si volta verso Peter <<Non voglio che lei veda.>>

Vedo l'uomo in divisa tendere il braccio per prepararsi a sparare, Peter poggia il telefono su un rottame, la telecamera inquadra per un attimo il cielo dove il sole sta tramontando. Al rumore assordante di uno sparo segue uno schizzo di sangue che macchia l'inquadratura.

<<Nooo!>> grido, ma Alison mi strappa il telefono di mano e chiude la comunicazione, è visibilmente pallida e scossa.

<<Merda!>> dice, lanciando il telefono a terra <<Io... non credevo che sarebbe finita così>> è solo un sussurro, ma posso sentire la tristezza nella sua voce. Mi volta le spalle, nascondendomi la sua espressione.

<<È tutta colpa tua!>> le grido contro <<Se tu non mi avessi rapita non lo avresti costretto ad andare con Peter e ora sarebbe vivo!>>

Mi hai rubato il cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora