Capitolo 35

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Capitolo trentacinque

Jennifer's Pov

Sono accaldata ed è come se avessi un bue addosso. Le mie mani strofinano lentamente i miei occhi cercando di adattarmi alla luce che subentra dalla finestra.


"Josh",sussurro piano,"Josh,svegliati".

Il suo ammasso di muscoli avvolge ancora la mia vita mentre le sue gambe mi tendono più stretta verso di lui,sembra che deve evitare che io scappi.
Ancora il mio cervello non riesce a immagazzinare totalmente il fatto che io abbia dormito con Josh,ma è l'ultimo dei miei pensieri visto che riesco a malapena a respirare.

"Josh alzati,non respiro",sussurro di nuovo.

È ovvio che se parli con il tono di voce di un topo non ti sente.
Provo ad alzare il suo braccio ma l'unica cosa che ricevo è un suo grugnito,mi sento una prigioniera!

"Josh alzati",urlo spingendomi indietro facendolo cadere bruscamente per terra ,"Sei un fottuto mammut..

Lo vedo alzarsi di colpo dal pavimento e guardarsi freneticamente attorno. Guarda il suo torace,poi guarda le lenzuola,la finestra e poi me. Ripete l'azione un paio di volte finché non si rilassa e si appoggia al bordo del letto.

"Vorrei dirti buongiorno ma non c'è niente di buono in questo risveglio",mi dice acido.
"Nemmeno per me è il caso di dirti buongiorno visto che fino a qualche secondo fa rischiavo di morire soffocata",rispondo nello stesso tono.
"Potevi semplicemente svegliarmi!",mi sbraita contro.
"Ci ho provato ma non ti smuovevi".
"E dovevi buttarmi sul pavimento?",chiede arrabbiato.
"Cosa dovevo fare? Svegliarti con il canto degli uccellini?".

Avete esempio quando due persone dormono insieme abbracciati e poi il mattino dopo rimangono ore a guardarsi,darsi il buongiorno dolcemente con un bacio,coccolarsi,parlare e poi vanno a fare colazione insieme? Ecco,non siamo io e Josh.

"Sei arrogante anche di prima mattina vedo".
"Te lo sei anche mentre dormi quindi figurati",lo rimprovero io ancora una volta per avermi soffocata.

Stava per ribattere finché non sentiamo dei rumori provenire da fuori e diventiamo improvvisamente muti. Sentiamo i passi avvicinarsi sempre di più alla nostra porta e cominciamo uno scambio di sguardi preoccupati finché non sentiamo bussare.

"Signorina Milton",vocia Anny da dietro la porta.
"Cazzo",sibilo.
"Chi è?",chiede Josh a bassa voce.
"Anny,la cameriera".

Le nocche di Anny sbattono contro la porta un'altra volta.

"Beh rispondile",ridice di nuovo sussurrando.
"Ma come fa a sapere che sono qui? Sarebbe dovuta venire a bussare in camera mia".
"Signorina Milton tutto bene?",continua a parlare Anny dall'altro capo della porta.
"Rispondile!",dice Josh togliendomi di forza il lenzuolo che stavo torturando tra le mani.
"Ehm Anny si",blatero,"Tutto apposto".

Il silenzio cala dall'altra parte della porta mentre io e Josh gesticoliamo come delle scimmie per parlare senza emettere suoni.

"Vuole che prepari la colazioni per lei e il suo amico?".

Il mio amico? Una vampata di calore che parte dalla pianta dei piedi e arriva fino alla mia fronte mi percorre velocemente il corpo facendomi diventare una fragola matura.

"Come fa a saperlo?",chiedo a bassa voce.
"Siccome ieri sera noi due non abbiamo combinato niente,sono andato da lei per farmi soddisfare".

Gli lancio uno sguardo agghiacciante assieme a un cuscino che evita facilmente prima di stendersi sul letto e tornare a ridere.

"No Anny grazie,se ne va subito",dico rivolgendo un'occhiata a Josh che sembra leggermente offeso.
"Signorina credo sia maleducazione far andar via il suo ospite senza fargli fare la colazione".

Stringo il pugno nel lenzuolo sapendo che Anny non cederà su questioni di cibo.

"Va bene",sospiro,"Scendiamo tra un po'".
"Si signorina Milton".

Sento i piccoli passi di Anny andare verso le scale e mi rilasso ributtandomi sul letto con le mani sulla faccia.

"Signorina Milton eh?",chiede Josh malizioso,"Molto carino".
"Non sei divertente".

"Potrei chiamarti cosi d'ora in poi",dice sapendo che non mi farebbe piacere.
"No,non lo farai",uso un tono sicuro.
"E chi te lo dice?",mi chiede accigliato.
"Io",rispondo prontamente,"Se mi chiamerai cosi non ti risponderò e sappiamo entrambi che sono brava a mantenere il silenzio".

Il suo sorriso malizioso scompare all'improvviso probabilmente ricordando le settimane in cui non ci rivolgevamo parola o per meglio dire,in cui io non li rivolgevo la parola.
I capelli sono più spettinati del solito ma stranamente mi piacciono anche di piu e la luce che entra dalla finestra illumina le ciocche ramate mentre riesco a vedere le sue pupille in mezzo al mare nero dei suoi occhi. Le macchie nere sulle braccia si tendono assieme ai suoi muscoli mentre si stiracchia e io giro velocemente il capo prima di arrossire.

"Comunque è la prima volta che mi succede una cosa del genere",risponde cambiando argomento.
"Cioè?",chiedo alzandomi lentamente dal letto.
"Cioè che dormo con qualcuna senza aver concluso niente la notte prima".

Lo guardo con la coda dell'occhio mentre mi infilo le ciabatte e lo becco fissare il muro davanti a se come se fosse la cosa più interessante del mondo. Sembra pensieroso riguardo a ieri notte ma dal tono di voce con qui l'ha detto non ne sembra turbato.

"C'è sempre una prima volta",dico io come se fossi indifferente a tutta questa situazione.
"Si può sempre rimediare sai?",asserisce con tutta la sua malizia.
"Mi astengo grazie",sorrido falsamente.

Lui ti fa una proposta del genere e tu ti astieni?

Si certo.
Sei forse cieca?
Ma tu non dovresti essere d'accordo con me essendo la mia coscienza?
Si in teoria,ma quei muscoli mi annebbiano la ragione.

"E perché mai dovresti astenerti?",chiede assottigliando gli occhi
"Vado a fare una doccia",proferisco senza voler rispondere alla sua domanda.
"Rispondi".
"Ho detto che vado a fare la doccia",ripeto cercando di farlo capire che non ritornerò sull'argomento.

Mi guarda intensamente come per cercare di capire il mio comportamento ma alla fine si alza anche lui dal letto e mi si avvicina.

"Va bene,andiamo a fare la doccia".
"Ho detto che io vado a fare la doccia",lo correggo puntadoli l'indice contro il petto.
"Siccome sono un ragazzo dall'animo gentile vengo con te per sostenerti",sposta il mio dito e si mette una mano sul cuore.
"Sostenermi per fare la doccia?",domando divertita.
"Si. A volte passarsi il bagno schiuma sulla schiena può essere un'impresa ma io sarò li ad aiutarti, se ti va lo shampoo negli occhi sarò li ad aiutarti,se...",lo blocco subito con la mano perché non posso ancora sostenere la sua stupidità. Non a quest'ora del mattino.
"Josh",dico mezza seria e mezzo ridendo.
"Si?",risponde pieno di speranza.
"Andiamo a fare colazione",rido ed esco dalla stanza.
"Ma come? E la doccia?",domanda come se fosse un cucciolo abbandonato.
"La doccia la faccio dopo",rispondo girandomi sullo scalino,"Da sola".

"Non sei per niente una ragazza generosa".
"Devo ricordarti che ti ho fatto dormire nella stanza degli ospiti?".
"Noi abbiamo dormito nella stanza degli ospiti",mi corregge Josh divertito,"Insieme".

In questo momento lo sto odiando,ovviamente sa che la cosa mi imbarazza e lui deve sempre puntualizzarla.

"Si ho capito",ribatto infastidita,"Ero presente anche io".
"Oh si che lo eri",borbotta da dietro di me ma faccio finta di niente.

Arriviamo in salotto e mi guardo nello specchio grande osservando la mia figura ricordandomi di non essere nemmeno andata in bagno per colpa di Josh. Pigiama giallo tutto stropicciato,capelli che vanno dove li pare a loro e delle leggere occhiaie sotto gli occhi.
Sospiro frustata davanti allo specchio per il mio aspetto da zombie resuscitato.

"Stai bene",si complimenta Josh raggiungendomi dietro lo specchio.
"Oh avanti risparmiatelo!",lo ammonisco.

Fa spallucce come un bimbo indifeso che ha semplicemente detto la verità ed esce dala visuale dello specchio.

"Stop!",lo sgrido io.
"Cosa c'è?",mi chiede preoccupato per il mio tono di voce.
"Dove stai andando?".
"A fare colazione no?".
"Vai a metterti la maglia".

Guarda il suo petto e poi guarda me sfoggiando uno de suoi sorrisi migliori.

"Ti distraggo troppo in questo modo Milton?",chiede sempre sorridendo.
"No ma Anny è in cucina,non vorrei pensasse cose che non abbiamo fatto".
"Che purtroppo non abbiamo fatto",mi sussurra all'orecchio per poi fare le scale.

Si sta lamentando cosi tanto del fatto che non abbiamo fatto sesso questa mattina ma ieri notte non sembrava averne intenzione. Quando mi ha chiesto di andare a dormire con lui non sembrava avere doppi fini e infatti non mi ha nemmeno sfiorato in modo poco consono.
Sapeva benissimo che non sarebbe successo niente ma mi ha chiesto comunque di andare a dormire da lui.

"Buongiorno signorina Jennifer".
"Buongiorno Anny",rispondo un po' imbarazzata e impacciata.

Bacon,uova,uva,cereali,caffè,latte,pane tostato,marmellata,cioccolata,yoghurt,brioche.
La tavola è contornata di cibo e il mio sguardo si illumina immediatamente.

"Buongiorno signorino Josh",ripete Anny quando vede Josh entrare in cucina. Con la maglietta perfortuna.

O persfortuna.

Baci nell'ombra (Disponibile in tutte le librerie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora